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Instagram fa un cambio repentino sulle proprie API, Youtube introduce un nuovo formato di ads e Facebook ci legge i messaggi su Messenger

Chiudiamo la settimana con le notizie più importanti su Digital Marketing e Social Media Marketing, fra API che cambiano e problemi di privacy.

Instagram taglia il volume di richieste per utente e accelera sul cambio delle API

A seguito di tutte le problematiche sorte a causa del “CambridgeAnalyticaGate” Facebook ha deciso di accelerare sul cambiamento relativo a ciò che le applicazioni di terze parti possono fare tramite le API di Facebook e Instagram. In particolare per gli sviluppatori Instagram si sta rivelando una settimana molto più complicata del previsto: lo scorso fine settimana è stato segnalato che Instagram aveva tagliato il numero di richieste possibili tramite app di terze parti verso la propria piattaforma, limitandole a 200 orarie per utente, quando il limite in precedenza era di 5000.

In più, proprio nella notte (italiana) di giovedì scorso, attraverso una mail mandata ai developer Instagram informava che molte delle API che erano già state indicate come in fase chiusura per luglio o dicembre 2018 sarebbero invece state disabilitate fin da subito. In particolare Instagram ha tagliato tutte le azioni che potevani essere fatte al posto dell’utente: mettere e togliere like, seguire e finire di seguire altri utenti, commentare altre foto, cercare altri utenti attraverso informazioni pubbliche. Tutte le attività che vengono quindi quotidianamente svolte dai numerosi bot presenti online sono state disabilitate.

Test A/B più semplici su Facebook

Facebook ha lanciato la funzione per creare dei test A/B sugli ADS un anno fa. La funzione, però, fino ad ora, era selezionabile solo attraverso il wizard di creazione della sponsorizzata:

weekly marketing recap 6 aprile fb1

Ora invece l’opzione potrà essere utilizzata anche tramite la quick creation:

weekly marketing recap 6 aprile fb2

L’opzione di Split Test permette quindi di comparare due ad che si differenziano nella creatività, sia essa riferita all’immagine piuttosto che al copy. Facebook ha anche aggiornato la dashboard di reportistica finale, aggiungendo i più comuni KPI:

weekly marketing recap 6 aprile fb3

Youtube introduce un nuovo formato Ads

“TrueView for Reach” è il nuovo formato di sponsorizzata e consiste in un ads, saltabile, pensato specificamente per far raggiungere agli inserzionisti quante più persone possibili. Il formato, infatti, dà priorità al raggiungimento di quante più persone possibili piuttosto che alla visualizzazione completa del video promozionale oltre i 5 secondi obbligatori. È una sostanziale differenza rispetto al formato classico “TrueView” (a cui si affianca, non si sostituisce) che ha invece come obiettivo la visualizzazione di almeno 30 secondi di spot.

TrueView fo Reach prevede quindi l’addebito del costo dello spot ad ogni singola visualizzazione oltre i due secondi, su base CPM (Costo Per Mille visualizzazioni), una modalità di costo molto simile a quella dei normali spot televisivi. L’obiettivo per l’inserzionista che acquista questa tipologia è ovviamente quello di raggiungere, con un messaggio molto breve ed incisivo, la quantità di persone più alta possibile.

Snapchat cerca di alzare l’età della sua utenza e introduce nuove funzioni

Snapchat ha rilasciato in settimana uno spot perlomeno “curioso”:

È il primo spot tradizionale di sempre di Snapchat, che cerca in questo modo di accrescere il proprio pubblico con una definizione di sè (Snapchat è una camera) e una rappresentazione dei propri utenti tranquillizzante e rassicurante.

Snapchat insomma cerca di farsi conoscere ad un pubblico che non sia quello degli adolescenti, cercando di spiegare che la sua principale funzione è quella di immortalare la propria vita attraverso le immagini e a quello che puoi inserire sopra alle immagini: GIF, sticker, ecc.

Inoltre in settimana la popolare app di messaggistica ha aggiunto alle sue funzioni anche la chiamata video di gruppo:

weekly marketing recap 6 aprile snap2

La funzione permette di creare una video chat di gruppo fino a 16 persone, con l’utilizzo dei filtri video tanto cari agli utenti di questa app comunque attivi. Inoltre p stata aggiunta la possibilità di menzionare un altro utente all’interno di una propria storia, tramite la più classica delle combinazioni @+username.

Messenger aggiunge il supporto al 360 e all’HD

Anche Messenger però non resta fermo e aggiunge questa settimana due nuove importanti supporti: la possibilità di inviare e ricevere video in HD e il supporto ai video e foto a 360 gradi. Attenzione però, questo non implica il poter filmare video a 360 gradi o HD con l’app di Messenger, anzi Facebook dice esplicitamente che questi video devono essere girati tramite altre app o con supporti dedicati. Una volta spedito il contenuto l’utente potrà visualizzarlo attraverso la propria app o via web a risoluzione completa oppure, nel caso di foto o video a 360 gradi, come esperienza immersiva. La funzione è attualmente in fase di roll-out solo in alcuni Paesi: oltre agli USA sono al momento inclusi fra le nazioni europee Francia, Finlandia, Danimarca e Belgio, ma non l’Italia.

Facebook estenderà la protezione del GDPR anche a tutti gli utenti non europei e intanto controlla i contenuti su Messenger

Rispondendo ad una notizia circolata in settimana (che diceva il contrario), Zuckerberg ha espresso l’intenzione del Social Network di estendere quanto possibile la protezione della privacy dei propri utenti garantita dalla nuova normativa europea anche a tutti gli iscritti non europei. Nel comunicato il fondatore e CEO di Facebook ha dichiarato che la regolamentazione è certamente un bene per gli utenti e che per quanto potrà il Social estenderà la stessa protezione anche ad altri Paesi. Intanto in una intervista a Vox Proprio Zuckerberg ammette che Messenger utilizza esattamente gli stessi strumenti di controllo sui contenuti di Facebook, il che vuol dire sostanzialmente che ogni contenuto scambiato nella chat di Messenger è “visto” da Facebook, per prevenire eventuali usi illeciti del mezzo.

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Riassunto
Instagram taglia le API
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Instagram taglia le API
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Weekly Marketing Recap del 6 aprile: Instagram taglia l'uso della API in anticipo rispetto a quanto già dichiarato, Snapchat cerca di farsi conoscere oltre gli adolescenti, Youtube presenta un nuovo tipo di ads
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Leevia
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