La Svezia si offre su Airbnb, Desigual fa una cosa poco da Desigual, a Netflix sono sempre perfetti in tutto quello che fanno
Raccontiamo anche questo mese alcuni dei win e fail più interessanti avvenuti sui social italiani. Questo è quello che ci ha colpito questo mese!
La Svezia (tutta) si registra su Airbnb
Nell’ottica di usare (bene) ogni canale possibile di marketing oggi a disposizione, soprattutto pensando al target più giovane, il ministero del turismo svedese ha creato una campagna con il contributo di Airbnb, inserendo sul portale di condivisione di stanze e case per le vacanze tutta la Svezia, nel vero senso della parola.
Infatti in Svezia non è reato accamparsi con la tenda sugli spazi pubblici, e anzi il ministero per il turismo vuole incentivare questa pratica indicando sul portale alcune zone di particolare interesse. La campagna ha avuto un notevole riscontro mediatico, quindi già da questo punto di vista ha raggiunto il suo scopo: far sapere all’estero della possibilità di viaggiare in Svezia usufruendo di questa possibilità a poco prezzo.
Desigual lancia una campagna contro gli stereotipi
La catena di abbigliamento giovane, molto amata soprattutto grazie allo stile non convenzionale dai colori sgargianti, utilizza il proprio canale Instagram in gran parte per mostrare le proprie collezioni, attraverso l’uso di modelle, fondali colorati e lo stile irriverente che contraddistingue il marchio. Tuttavia in una delle foto dello stream ecco quello che non ti aspetti:
La cellulite in una foto di moda, soprattutto giovane, non è certo una cosa comune. Desigual ha sfidato prima di tutto la propria immagine per dimostrare che la diversità non è solo uno slogan, e i propri follower hanno apprezzato “l’umanizzazione” della modella e del brand.
Al Ministero dell’Istruzione hanno un problema… Con l’istruzione!
Come ogni anno l’Italia si ferma in quel rito collettivo che è l’esame di Maturità. Una popolazione intera che aspetta con ansia di sapere qual è la versione di greco (o di latino) da tradurre, come si risolve lo studio di funzione al liceo scientifico di quest’anno e, soprattutto, quali sono le TRACCE del tema di italiano. Il problema, quest’anno, è che anche al ministero dell’istruzione un ripasso dell’esame forse avrebbe fatto comodo:
Ovviamene l’errore non è passato inosservato. E anche se, una volta scatenatasi la presa in giro da parte di tutta la Rete italiana, l’errore è stato presto corretto, non sono mancate le reazioni spiritose.
Il commento più spiritoso, secondo noi, è arrivato dalla Kinder, che ha cavalcato bene il trend, inserendolo all’interno della campagna di marketing già avviata sul Kinder Bueno “Bueno ma non Buenissimo” un claim spiritoso e soprattutto non forzato. Complimenti!
PS
Il Ministero corregge “traccie” ma in pochi si accorgono che subito sotto si trova anche un altro errore grossolano:
Il ministero comunque corre ai ripari social con un post su Facebook in cui spiega l’accaduto (e chiede scusa agli studenti):
Aranzulla prende in giro i propri fan (e si prende in giro?)
Salvatore Aranzulla è un personaggio che non ha bisogno di presentazioni. Famoso in tutta Italia grazie ai propri tutorial, con l’esplosione dei social network è diventato un fenomeno che ha trasceso in qualche modo le sue reali (enormi) competenze, per diventare un personaggio quasi leggendario.
Il personaggio è diventato così oggetto di attenzione mediatica anche dei mezzi di comunicazione “tradizionali”, che gli hanno dedicato diversi servizi giornalistici. Ma Salvatore, con una buona dose di ironia e auto-ironia, ha voluto prendersi gioco di sé e dei propri fan con dei post su una presunta traccia riguardante se stesso che ha fatto uscire la notte prima degli esami.
Lo scherzo è andato avanti per qualche tempo, fino al mattino successivo (quindi presumibilmente quando chi era a fare l’esame si era ormai reso conto dello scherzo)
Che dire? Dei post divertenti, che a quanto pare non hanno fatto cadere nella burla nessuno e che comunque sono stati un buon diversivo rispetto ai restanti post della Pagina Facebook, che sono solitamente rimandi al sito di Aranzulla.
Luis Fonzi (chi?) featuring i The Jackal
Se tutti (ormai, purtroppo) conosciamo la canzone Despacito non è altrettanto vero per quel che concerne il cantante, che è invece, attualmente, ancora piuttosto sconosciuto in Italia. Perché allora non approfittare di un video virale realizzato dal conosciutissimo gruppo dei “The Jackal” per aiutarsi nella promozione? Detto, fatto.
Il terzetto dei Jackal risalgono in auto e creano un divertente siparietto con il cantante (e facendo contemporaneamente anche auto-promozione per il prossimo film in uscita, grazie alla maglietta). Un win-win perfetto per tutti.
Netflix pensa anche ai tifosi
Chiudiamo la rassegna del mese con “i soliti” geni veri del social media marketing di Netflix. Alla vigilia della finale di Champions League, fra Juventus e Real Madrid, invitano i propri utenti a non litigare per la televisione:
E “approfittano” di un evento che è completamente al di fuori della propria piattaforma (e della logica di funzionamento della piattaforma stessa) per ricordare le prossime serie in uscita. Instant Marketing perfetto.