Cos’è la semiotica e perché è oggi fondamentale applicarla ad una strategia di marketing e comunicazione
Oggi come oggi il mondo del marketing si può dire profondamente cambiato. Il cliente finale non acquista semplicemente un prodotto, ma compra un’esperienza, uno status, uno stile di vita. L’acquisto è sempre guidato da percezioni ed emozioni subconsce.
La semiotica, ovvero l’interpretazione di segni e simboli, aiuta a definire quegli elementi subconsci ed emozionali. Anche se è una disciplina che possiede diverse associazioni accademiche, essa ha delle grosse implicazioni anche nel marketing.
Per farla breve la semiotica nel marketing può aiutare:
- a migliorare la comunicazione ed i messaggi lanciati al proprio pubblico;
- a comunicare i significati più nascosti;
- ad influenzare il processo decisionale subconscio dei consumatori.
Cos’è la semiotica: la definizione e cosa significa
La definizione di semiotica è lo studio dei segni e dei simboli. Ne spiega il significato attraverso il background sociale e culturale dell’individuo, rivelando le modalità di interpretazione dei messaggi.
Il subconscio si basa sulle emozioni e non sull’informazione e, nonostante si cerchi sempre di fornire razionalità ad una decisione d’acquisto, spesso questa è dettata da fattori che non si possono controllare. E qui entra in gioco la semiotica, una disciplina che può aiutare a comprendere tutta quella fetta di comunicazione invisibile ed allo stesso tempo potente.
Il ruolo della semiotica nel marketing
Il marketing consiste nel comunicare il messaggio giusto, al momento giusto ed alla persona giusta. Per questo motivo, la semiotica può essere una valida alleata: è infatti un enorme aiuto nella semplificazione di questo processo.
Le teorie ed i metodi utilizzati in semiotica possono essere utilizzate per identificare le tendenze nella cultura popolare, capire come si modificano gli atteggiamenti ed i comportamenti dei consumatori in relazione ai nuovi trend ed in che modo le campagne di marketing e comunicazione possono soddisfare al meglio le esigenze dei consumatori, migliorando soprattutto l’esperienza con l’utente finale.
Apple è l’esempio principe in questo senso. Le persone non fanno la fila per ore solo per comprare un iPhone o un Mac, ma per acquistare uno stile di vita ed uno status sociale specifico.
Per riuscire in questa esperienza, i messaggi di Apple passano attraverso i filtri del subconscio dei loro consumatori:
Ma come si passa dall’essere un brand sconosciuto ad uno status symbol? Si deve prima di tutto effettuare un’analisi semiotica, la quale permette di interpretare elementi quali parole, immagini, suoni e gesti e di utilizzare le informazioni ricavate per persuadere i consumatori.
Un’analisi semiotica si compone, in sostanza, di tre passaggi che fanno riferimento ad analisi:
- dei segni verbali (ciò che leggiamo ed ascoltiamo);
- dei segni visivi (ciò che vediamo);
- del messaggio simbolico (interpretazione di quello che vediamo).
Nella pratica, quindi, parliamo della decodificazione dei significati che il pubblico potrebbe vedere. Questa conoscenza ti permette di incorporare gli elementi subconsci in tutte le tue comunicazioni e campagne di marketing.
L’analisi semiotica può far parte della checklist durante lo sviluppo di una nuova campagna pubblicitaria o nella strategia di pianificazione dei contenuti. Non ci sono certo limiti nell’utilizzo nel mondo del marketing digitale e tradizionale.
Come si applicano i risultati dell’analisi semiotica al marketing
Ti sei mai soffermato a riflettere sul significato di brand? Il marchio altro non è che una combinazione di elementi che distingue un’azienda dall’altra. Quindi parliamo di un segno da interpretare, di un insieme di componenti che lo costituiscono (quali per esempio mission, valore e significato) e di una raccolta di percezioni vive nella mente del consumatore. In pratica, il brand non ha nessuna esistenza oggettiva.
Quando si crea un brand di successo significa che il pubblico sta decodificando i messaggi come pianificato in fase strategica. Di esempi di marchi radicati nella propria identità ne è pieno il mondo, come abbiamo diversi messaggi pubblicitari che, seppur a distanza di anni, abbiamo ancora ben stampati in testa.
Tornando ad Apple, tra gli esempi più calzanti di questo nuovo millennio, la società si è impegnata nel diffondere la cultura della conoscenza, della creatività e dell’innovazione facendosi di questi valori pioniera già nel 1984, anno di uscita del suo primo Macintosh.
Siamo i primi e siamo diversi, questo il messaggio lanciato nell’iconico spot dello stesso anno:
Un triangolo, quello della semiotica nel marketing, che fornisce un chiaro processo di definizione del brand e delle sue interpretazioni. Per riassumere, questi elementi sono:
- identità aziendale composta dalla mission, dai valori, dal brand storytelling, dai dipendenti e dai prodotti o servizi proposti;
- comunicazione del brand composta da logo, slogan, claim, colori e contenuti;
- ethos del marchio composto dalla reputation, dal sentiment e dal modo in cui i consumatori percepiscono la tua azienda.
Cos’è il semiologo?
Il semiologo è un professionista che riesce ad associare formi e segni ai loro significati culturali, sociali, politici, emozionali. Anche se è difficile trovare uno specialista, molti associano il neuromarketing alla semiologia.
In realtà adesso ci stiamo limitando molto al campo marketing ma esistono professionisti che sono legati ad altre specializzazioni come ad esempio la semiologia linguistica o la semiologia psicologica.
In conclusione
Sulla semiotica nel marketing si potrebbe parlare per ore, ma nel nostro articolo di oggi ti abbiamo fatto comprendere perché ad oggi è importante per creare delle campagne di comunicazione iper targettizzate sul proprio pubblico di destinazione.
Le persone, in fase decisionale, si basano sull’emotività e dalle interpretazioni subconsce di parole ed immagini. La semiotica può aiutare a decodificare quei messaggi per migliorare la percezione del tuo brand ed i messaggi lanciati alla tua audience.
Ad ogni modo, come dicevamo in conclusione, è possibile scriverci libri interi (e così è stato fatto) proprio perché è una materia vastissima che può essere applicata molto più ampiamente al mondo del marketing. La semiotica può per esempio essere applicata nelle analisi competitive, nelle ricerche di mercato e perfino nella segmentazione di nuovi gruppi di clienti.
In ogni caso, utilizzarla nella propria strategia permette di avere un’idea più precisa di come il tuo pubblico percepisce quello che comunichi e potrai correggere in tempo eventuali interpretazioni errate prima che si scateni una qualsiasi tempesta sul web e sui social network.