Parola d’ordine: digitalizzazione. Le imprese italiane mai come adesso hanno avuto una spinta motivazionale per aggiornare i propri sistemi di gestione interna ed esterna di prodotti e\o servizi.
Se pensate che il covid non abbia cambiato le abitudini delle aziende vi sbagliate. I dati dell’Istat sono molto chiari:
“Cresce notevolmente la quota di imprese che forniscono sui propri siti web
informazioni sui prodotti offerti (55,5% dal 33,9% nel 2019).”
Ciò significa che più delle metà dei negozi e delle imprese si sono premunite nel cercare di farsi trovare online e continuare lì la propria attività, dopo un 2020 e possiamo prevedere un 2021 in cui si fa fatica a rimanere aperti.
Il dato è incoraggiante ma forse non troppo. Infatti sempre nel rapporto dell’Istat notiamo che le applicazioni digitali più evolute sono poco utilizzate tra le PMI.
Quando c’è da scegliere un servizio però è chiaro che la scelta va subito su dei sistemi in cloud.
Nel 2020, il 97,5% delle imprese utilizza connessioni a banda larga fissa o mobile e di questi il 53,2% utilizza un computer connesso a internet per svolgere il proprio lavoro.
Avere un modo per gestire tutto ciò che riguarda la vendita dei prodotti e servizi che sia in cloud quindi è fondamentale per le PMI.
Anche lo Stato italiano lo sa bene e per questo ha rinnovato anche per quest’anno il voucher digitalizzazione per le imprese, in modo da aiutare economicamente chi pensa che sia troppo dispendioso fare un’attività di questo genere.
Voucher digitalizzazione 2021, per cosa è valido?
Si tratta di un incentivo a fondo perduto e può essere utilizzato ai seguenti scopi:
- Acquisto di hardware per rinnovare l’azienda a livello tecnologico
- Acquisto di software tra cui sistemi di gestione e sistemi operativi
- Spese di formazione per il personale
- Acquisto di sistemi per la gestione di e-commerce
- Sostenere l’adeguamento tecnologico
Quindi tra le motivazioni che le PMI possono utilizzare per sfruttare al meglio il voucher c’è anche quello dell’acquisto di un software che aiuti nella gestione.
Avere un sistema ERP, ovvero Enterprise Resource Planning (pianificazione delle risorse d’impresa), è la scelta giusta per non farsi sfuggire ogni aspetto e specialmente per garantire un flusso continuo tra i vari settori: dalla gestione del magazzino, alla fatturazione, ai rapporti con i fornitori.
Attraverso un CRM in Cloud si possono gestire:
- le commesse;
- le fatture;
- pianificazione degli acquisti;
- magazzino;
- calendari;
- attività;
- contatti.
Perché un e-commerce ha bisogno di un CRM in Cloud
L’eCommerce non può esistere senza i suoi clienti, un CRM in Cloud permette di creare funnel di vendita che fidelizzino l’utente creando una relazione duratura nel tempo.
Ogni persona è diversa, ha gusti, valori e preferenze di acquisto che spesso non riescono ad essere categorizzate. Un CRM in Cloud permette di segmentare e leggere i dati di ogni singolo utente in modo da proporre delle campagne e offerte commerciali che siano in linea con il complesso sistema di scelte del prodotto di un individuo.
Quindi un CRM online riesce ad aiutare le imprese nella gestione interna ma anche nella comunicazione verso l’esterno.