Per l’autorità austriaca DSB, Google Analytics non rispetta il GDPR. Si accodano a questa affermazione anche Francia e Olanda. Ecco cosa sta succedendo.
Google Analytics illegale in Unione Europea.
In queste ore si sta scatenando il panico in merito a questa affermazione, ma vediamo insieme cosa sta succedendo davvero e se il pericolo di un addio a Google Analytics in UE è reale oppure no.
Tutto è partito dall’Austria
Nel mese di gennaio 2022, l’autorità garante per la protezione dei dati austriaca, che prende il nome di DSB, ha dichiarato che l’uso di Google Analytics viola il GDPR, anche alla luce della sentenza Schrems II di luglio 2020. All’interno di questa sentenza, la Corte di Giustizia UE aveva stabilito che il Privacy Shield, ovvero la norma punto di riferimento per il trasferimento dei dati tra UE e USA, non era assolutamente allineato al “nuovo” Regolamento generale sulla protezione dei dati.
Tuttavia, nonostante l’importanza della sentenza, la maggior parte dei siti Web ha continuato il normale utilizzo di Google Analytics con conseguente trasferimento di dati dall’Europa agli Stati Uniti.
Big G, in risposta a tali accuse, ha messo in campo una serie di misure. Ad oggi, queste sono ancora giudicate insufficienti dal Garante della privacy austriaco.
Google Analytics illegale, cosa dicono gli altri Stati
Dopo l’Austria arriva l’Olanda.
L’AP, ovvero il Dutch Data Protection Authority, ha dichiarato che presto l’uso di Google Analytics potrebbe non essere più consentito. Dichiarazione poi appoggiata anche dalla Francia nel mese di febbraio 2022.
Al momento sono solo questi 3 i Paesi che si sono espressi sull’illegalità di Google Analytics all’interno dei confini dell’Unione Europea, ma è possibile che nei prossimi mesi intervengano anche i garanti della privacy di altri Stati europei.
Cosa significa tutto questo?
Applicando alla lettera quanto indicato all’interno della sentenza Schrems II, qualunque tool di analytics basato su server posizionati negli Stati Uniti è di fatto illegale in Unione Europea.
Quindi, lo stesso problema di Google Analytics potrebbe ripercuotersi sugli Analytics dei social media più popolari, come per esempio Facebook e Instagram, di proprietà Meta Inc.
Una questione davvero seria, che va ad aggiungersi alle problematiche già create dall’aggiornamento iOS14 che vieta il tracking da parte di siti terzi, su dispositivi Apple, a meno che l’utente non abbia espresso manualmente il suo consenso, e al caos che si scatenerà quando anche Google Chrome eliminerà il tracciamento tramite cookie, previsto per il 2023.
Se anche Google Analytics verrà giudicato illegale in Europa, tutto il mondo dell’advertising è destinato ad implodere poiché verranno a mancare degli strumenti di tracciamento che oggi sono giudicati fondamentali: sia in fase di remarketing che in fase di analisi per comprendere il ritorno sull’investimento.
La sentenza Schrems II è molto chiara.
Le leggi statunitensi non offrono una tutela adeguata dei dati personali dei cittadini europei. Tuttavia, in caso di accordi specifici, non ci sarebbero problemi e staremmo parlando del nulla. Peccato che, in questo caso, non sia possibile trovare un punto di incontro poiché illegale secondo l’impianto normativo USA, che impone alle aziende di sottostare alle azioni di analisi invasive da parte del governo.
Insomma, ci troviamo davanti ad un’impasse davvero seria.
Le alternative a Google Analytics
Di alternative a Google Analytics ce ne sono molte. La più famosa è Matomo, un progetto open source che può essere scaricato direttamente dal sito Web dell’azienda.
Il vantaggio principale di adottare Matomo al posto di Google Analytics riguarda proprio la protezione dei dati personali degli utenti. Adottando questo strumento, se necessario, tutti i dati possono essere salvati su server proprietari rendendo così possibile un controllo completo da parte dell’azienda.
Seppur la configurazione e l’utilizzo siano a primo impatto più complessi, le funzionalità sono le medesime offerte dal programma di analisi Google ed è possibile installare anche un tracking per le campagne, oltre che gli obiettivi su siti Web e-commerce.
Qualora il Garante della privacy italiano dovesse esprimersi in favore all’illegalità di Google Analytics in Unione Europea sarà necessario pensare a delle alternative valide e Matomo lo è. Inoltre, sullo stesso software open source è basato Web Analytics Italia, una soluzione open source di raccolta, analisi e condivisione dei dati di traffico e comportamento utente dei siti web delle amministrazioni pubbliche italiane.
Attualmente in fase beta chiusa, il software sarà gratuito per tutte le PA aderenti, le quali dovranno necessariamente migrare nel caso in cui Google Analytics venga considerato illegale in Italia.
In conclusione
Per quanto sarebbe bello, la sfera di cristallo per prevedere il futuro non ce l’abbiamo.
Al momento sull’argomento Google Analytics illegale in UE si sono espresse solo Austria, Olanda e Francia, mettendo in luce il fatto che tutti i tracker in grado di rilevare, inviare e salvare dati su server USA vanno contro il GDPR.
Prima di allarmarsi del tutto è bene aspettare le dichiarazioni degli altri Stati, ma nel frattempo meglio non farsi trovare impreparati e Matomo sembra essere una buona soluzione nel caso in cui Google Analytics dovesse smettere di funzionare in UE.