Chrome va contro la pubblicità troppo insistente, Facebook farà vedere più informazioni sulle Pagine, Instagram propone i profili da seguire
Bentornati alla prima edizione della nostra Weekly Marketing Recap del 2018. Stiamo già lavorando su nuove idee per quest’anno, ma intanto ecco le ultime notizie sul Social Media Marketing e sul Digital Marketing della scorsa settimana…
Chrome bloccherà gli ads non conformi
Dal 15 febbraio Chrome, il browser di Google (attualmente il più utilizzato al mondo), bloccherà gli ads che non rispettano determinati standard. In particolare le pubblicità colpite saranno quelle in formato pop up, quelle che occupano più del 30% della pagina web o in formato video auto-play. Queste tipologie di ads infatti sono state dichiarate non conformi dalla Coalition for Better Ads, un’organizzazione che raggruppa testate giornalistiche, media agency, social network e aziende, e che ha come scopo la creazione di un’esperienza utente migliore per i fruitori di news online.
Gli ads verranno automaticamente bloccati una volta che il sito web risulta per 30 giorni consecutivi “non conforme” agli standard. Una volta che si è “sulla lista nera” l’unico modo per uscirne è eliminare gli ads fastidiosi e informare Google.
Facebook inizierà ad informare gli utenti su quante volte una pagina pubblica al giorno
Una nuova funzione, attualmente in fase di testing, darà la possibilità a tutti gli utenti di sapere quanti post una singola pagina pubblica ogni giorno.
L’indicazione sulla frequenza verrà inserita alla destra del conteggio dei like, sulla pagina di ricerca del Social. È un ottimo modo per capire qual è la frequenza migliore per postare contenuti e per verificare, da parte dell’utente, se una Pagina è ancora attiva, prima di mettere il like alla stessa.
Facebook Now Lists Page Posting Frequency in Search Results https://t.co/57ouMOH53W via socialmedia2day
— Matt Navarra (@MattNavarra) 4 gennaio 2018
Facebook ha recentemente dichiarato che le pagine non dovrebbero preoccuparsi di “postare troppo” in quanto è lo stesso algoritmo di Facebook che si preoccupa di non “spammare” gli utenti, e si preoccupa di dare ad ognuno solo l’informazione che più lo può interessare.
Instagram rilascia una nuova sezione per “raccomandare” i post
Nei giorni scorsi Instagram ha rilasciato una nuova funzione che ha come scopo quello di incrementare i follower per i profili. Una delle difficoltà maggiori su questo social è infatti quello di riuscire a “promuoversi” efficacemente, ed è anche il motivo per cui i bot sono molto utilizzati, contrariamente a quanto vorrebbe Instagram stesso. Infatti è attraverso il lavoro dei bot che usualmente si cerca di farsi conoscere, attraverso following e reazioni e commenti ai post.
Il passo in questa direzione porta Instagram ad avvicinarsi come Social a Facebook, dove le amicizie o le Pagine consigliate sono una funzione che esiste praticamente da sempre, ed aiutano la creazione del network e della viralità spontanea.
La sezione “raccomandati per te” indica i post che, in base ai profili che vengono seguiti, potrebbero essere interessanti per l’utente. È da notare che la sezione, sebbene possa essere nascosta, non si può disabilitare, e periodicamente suggerirà altri profili da seguire.
Snapchat lavora ad una condivisione sul web delle sue Storie
Nel tentativo di aumentare il tasso di crescita della propria utenza, Snapchat – secondo alcuni rumors – starebbe lavorando ad una nuova funzione per poter condividere la Storie che vengono create sull’applicazione, anche al di fuori dell’applicazione stessa.
La funzione, che si dovrebbe chiamare “Stories Everywhere”, punta ad attirare i produttori di contenuti che potrebbero così “embeddare” tali contenuti anche all’interno del proprio sito web (un po’ come la funzione di Twitter che esiste dal 2011).
Spotify raggiunge i 70 milioni di utenti e si prepara a quotarsi in borsa
Spotify comunica in settimana di aver raggiunto il traguardo dei 70 milioni di utenti paganti nel mondo. Il servizio di streaming musicale dal 2016 vede la propria predominanza attaccata da Apple Music, il servizio simile dell’azienda della mela.
Hello 70 million subscribers 👏
— Spotify (@Spotify) 4 gennaio 2018
Tuttavia sembra che, più che creare problemi, l’avere un competitor così grande e così importante, che funge anche da traino per informare gli utenti sull’esistenza del servizio, abbia portato benefici a Spotify, che ha visto infatti aumentare, e non diminuire, il proprio tasso di crescita. Apple Music in confronto è comunque riuscita, in pochi mesi, a diventare il secondo servizio di streaming musicale più utilizzato, con oltre 30 milioni di utenti paganti al mondo.
Nel frattempo Spotify starebbe preparando la documentazione necessaria per lanciare l’IPO, la procedura di collocamento delle proprie quote sul mercato azionario.
Gli articoli della settimana, da leggere:
Su Contently un classico articolo sulle novità che ci possiamo aspettare nel 2018 sul content marketing, realizzate però da esperti del settore, che identificano 24 possibili scenari per il content marketing.
Riccardo Scandellari si interroga se Facebook non si debba ritenere anche un motore di ricerca. In fondo sono gli utenti stessi che lo stanno utilizzando proprio in questo senso, quindi perché non dovrebbe essere sempre più così?
È iniziato il 2018 e un buon proposito che ogni Social Media Manager si dovrebbe dare è quello di migliorare la propria conoscenza nella gestione della community online. Perché non partire da questo articolo lungo e ricco di spunti su Content Marketing Istitute?