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Instagram ha svelato le nuove API per i propri account Business, è stato pubblicato l’ormai tradizionale report “Global Digital” di We are Social e Facebook ha diramato i risultati trimestrali…

Chiudiamo la settimana riassumendo le notizie più importati sul fronte Social Media Marketing e Digital Marketing.

Instagram cambia le API: possibile ora lo scheduling. I BOT vengono messi “al bando”

Novità molto importante da Instagram, e questa volta non stiamo parlando di una nuova tipologia di Storia o di GIF da poter aggiungere, ma di un fattore fondamentale per chi lavora con questo Social. Infatti Instagram ha cambiato le sue API, rilasciando delle nuove possibilità per i tool di terze parti, chiudendone contemporaneamente altre.

Andiamo con ordine. Prima di tutto, e non è un fattore da poco, i developer non dovranno più controllare le API rilasciate su Instagram, per quanto riguarda gli utenti business, ma si dovranno relazionare direttamente con Facebook. L’Instagram Graph Api è ospitata infatti su developer.facebook.com.

Passando invece alle novità rilevanti per noi non-sviluppatori: d’ora in poi i servizi di terze parti potranno usare le API di Instagram per consentire agli utenti di programmare i post senza più dover poi confermarli aprendo l’app dal telefono. Questo vorrà dire che tutti i diversi tool attualmente sul mercato che offrono funzioni di scheduling, potranno fornire lo stesso servizio anche per Instagram. A livello di Social Media Marketing significherà una notevole libertà per i marketers, che potranno impostare la strategia su Instagram con notevole anticipo.

Ma non è l’unica novità: a partire dal prossimo luglio per i BOT si farà dura. Ne parliamo meglio nel nostro video di approfondimento:

Pubblicato il rapporto “Global Digital 2018”

È uscito il report annuale di We are Social, che identifica le tendenze del Social Media Marketing mondiale e nazione per nazione. Da un punto di vista globale il Social più utilizzato è ancora Facebook, seguito a distanza da Youtube. I dati ovviamente fanno riferimento all’anno 2017.

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E in Italia? Crescono le persone che navigano e frequentano i social: nel 2017 sono stati più di 43 milioni gli italiani connessi, con un tasso di penetrazione del 73% (+7% rispetto al 2016). Gli utenti che usano i social media sono invece 34 milioni, con un tasso di penetrazione del 57%.

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Ma se aumenta il numero di persone connesse e presenti sui social, diminuisce invece il tempo trascorso su questi strumenti, arrivando ad essere (seppur di poco) sotto le due ore: esattamente 1 ora e 53 minuti (era di due ore nel 2016).

Ma qual è invece il rapporto di forza fra i vari social network in Italia? Se abbiamo visto che a livello mondiale non c’è storia, per quanto riguarda il nostro Paese invece la situazione è molto più sfumata:

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Youtube continua a detenere il primato dei Social, seguito a brevissima distanza da Facebook. WhatsApp si aggiudica la terza posizione. A distanza tutti gli altri. Fra i Social maggiori leggero passo indietro rispetto all’anno scorso di Twitter (dal 25 al 23%) e di Snapchat (ancora piuttosto irrilevante in Italia, con solo il 9% di utilizzo). Non stupisce invece la crescita di Instagram, che passa dal 28% del report dell’anno scorso al 33%.

Per tutte le altre statistiche, fra cui il reach medio di Facebook per tipologia di post e altri dati, vi invitiamo a guardare il video di approfondimento:

Amazon si butta nel settore sanitario

Dopo aver rivoluzionato la vendita di libri, la vendita online in generale, dopo aver creato il mercato dei nuovi speaker intelligenti, dopo aver inaugurato il primo negozio senza casse, Amazon ha deciso di entrare nel settore delle assicurazioni sanitarie. Insieme ai partner Berkshire Hathaway e JPMorgan Chase infatti il colosso delle vendite online sta studiando come rivoluzionare un settore, quello delle assicurazioni sanitarie private, che in USA ha un mercato lucroso e vastissimo (ricordiamo che non esiste una sanità pubblica simile a quella di stampo europeo negli Stati Uniti).

Il punto focale su cui si concentrerà la nuova società, per il quale sarà indispensabile l’esperienza di Amazon, sarà utilizzare al meglio i nuovi strumenti web per dare nuovi servizi, ad un prezzo inferiore rispetto ai competitor.

Facebook blocca le pubblicità dei servizi finanziari collegati alle criptomonete

Settimana scorsa era uscita la notizia dell’interessamento di Facebook nei confronti delle nuove criptomonete. Questa settimana però il Social ha cambiato la propria policy rispetto agli advertising e ha bloccato tutti gli ads che proponevano servizi finanziari, offerte iniziali di monete (ICO) e opzioni binarie.

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Questo perché, secondo Facebook, una grande parte di queste pubblicità vendevano servizi truffaldini. Si è quindi deciso di bloccarli tutti e di rivedere in seguito la politica solo dopo aver trovato una via per individuare le pratiche ingannevoli.

Ovviamente in molti hanno pensato che si tratta solo di una mossa per evitare di avere “in casa” pubblicità di criptomonete potenzialmente concorrenti alla (futura?) moneta di Facebook.

Facebook pubblica i risultati del trimestre fiscale

Facebook ha rilasciato i risultati del trimestre, e sono, come potreste aspettarvi, molto positivi, anche se c’è un fattore interessante. Prima di tutto comunque vediamo il numero di utenti attivi al mese:

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L’utenza di Facebook continua a crescere, ed è ora a più di 2 miliardi e 100 milioni di utenti attivi al mese, una crescita trainata dai “nuovi mercati” asiatici e mondiali, mentre in Europa e USA, con il mercato saturo, i numeri restano sostanzialmente invariati.

Ma da un punto di vista finanziario?

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Una crescita decisa, di due miliardi di dollari, rispetto al trimestre precedente. Facebook ha infatti fatturato per 12 miliardi di dollari, con revenue che vengono, come ci si poteva aspettare, quasi tutte dalla pubblicità.


Le “note dolenti” però arrivano dal tempo medio speso sul Social: è infatti calato di 50 milioni di ore ogni giorno il tempo speso in media su Facebook nel mondo. Un calo dovuto ai cambiamenti del News Feed e cercato da Facebook stesso, che punta ad aumentare il “tempo di qualità” speso sul Social e a farne così diminuire la quantità.

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Riassunto
Weekly Marketing Recap del 2 febbraio: Instagram rilascia nuove API
Titolo Articolo
Weekly Marketing Recap del 2 febbraio: Instagram rilascia nuove API
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Weekly Marketing Recap del 2 febbraio: Instagram rilascia le nuove API con la possibilità di programmare i post, Facebook presenta un fatturato da record e Amazon si butta sulla sanità privata
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