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Arrivano gli Ads nelle Instagram Stories, novità per Adwords e per l’algoritmo di Facebook, ma anche Google e la TV di Youtube

Molte novità nel recap di questa settimana su Social Media Marketing e Digital Marketing, che copre la fine di febbraio e l’inizio di marzo. La fine del trimestre si avvicina e molte grosse società iniziano a svelare alcuni prodotti per poter raggiungere gli obiettivi di crescita prefissati. Questa settimana in particolare vediamo come Youtube cerca di cambiare in parte il proprio modello di business, come Google cerchi di entrare in un nuovo mercato e come Instagram rilasci nuove modalità per creare ADS e partnership.

Youtube cerca di monetizzare con la TV

Youtube in settimana ha lanciato un servizio che si “rumoreggiava” da qualche tempo: la possibilità di sottoscrivere un’abbonamento a un bundle di canali che possono quindi essere visti attraverso una app apposita. Con la possibilità di registrare online i programmi su spazio infinito (il cosiddetto DVR).

I canali a disposizione sono interessanti: ESPN, ABC, FOX, CBS, NBC etc. Il costo anche: 35 dollari al mese con la possibilità di usare sei account simultaneamente. Parliamo di dollari perché l’offerta, almeno per ora, è limitata al solo territorio americano.

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Nel frattempo la società ha annunciato che gli utenti vedono OGNI GIORNO più di un miliardo di ore di video dalla piattaforma.

Google entra in un nuovo settore

Il settore dei tool/app per videoconferenze aziendali sembra essersi fatto improvvisamente affollato. Dopo Microsoft, che ha presentato qualche mese fa un’applicazione appositamente dedicata derivata da Skype, Amazon, che solo la settimana scorsa è entrata nel settore con una nuova app chiamata Chime, ora è il turno anche di Google, che ha fatto uscire, per il momento senza alcun clamore ufficiale una nuova app: Meet. 

L’applicazione, disponibile per ora via web e iOS, si basa su Hangout e sulle funzioni della G Suite. Per il momento le descrizioni delle funzioni sono ancora scarne e non si ha conoscenza sul prezzo, tuttavia sembra che sarà indirizzata ai sottoscrittori dei servizi Google per le aziende, con la possibilità di creare conversazioni video in HD fra 30 persone e la possibilità (che è presente anche in Chime) di poter accedere anche tramite semplice telefonata. Per ora non sappiamo di più e attendiamo ulteriori sviluppi!

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Facebook considererà di più le reaction rispetto ai like “semplici”

Ad un anno di distanza dalla loro introduzione ufficiale Facebook fa il punto della situazione rispetto alle reaction e decide di “pesare” di più queste rispetto ai semplici like in quanto:

Over the past year we’ve found that if people leave a Reaction on a post, it is an even stronger signal that they’d want to see that type of post than if they left a Like on the post

In sostanza secondo Facebook se invece di mettere un semplice like l’utente lascia una reazione, dimostra un coinvolgimento superiore e in questo senso, quindi, l’algoritmo del News Feed verrà modificato per tenere conto di questa premessa.

AdWords testa ADS con ancora più caratteri

Secondo alcune fonti sembra che AdWords stia conducendo dei test per cui ad alcuni inserzionisti è comparsa la possibilità di aggiungere, oltre alla descrizione da 80 caratteri, un altro campo di descrizione da ulteriori 80 caratteri. Vi ricordiamo che il campo Descrizione era stato introdotto lo scorso anno e da allora i risultati su annunci con più testo non sono stati univocamente positivi.

Altro piccolo cambiamento è che ora le inserzioni hanno un testo che le denota molto più piccolo rispetto al passato:

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Instagram rilascia gli Ads nelle storie e apre ai Partner Tag

Dopo averle testate per qualche settimana con alcuni brand, Instagram ha rilasciato per tutti la possibilità di creare Story ADS, ovvero delle inserzioni pubblicitarie in formato “Storie”, che compariranno quindi nel feed in alto di Instagram. Gli ADS potranno essere in formato sia foto che video, limitato però a 15 secondi. Per acquistarle si dovrà comunque passare attraverso il management Ads di Facebook.

Inoltre, Instagram ha introdotto anche la possibilità di taggare i brand (con la funzione “Add Partner“) all’interno dei post, riconoscendo ufficialmente quindi il ruolo degli influencer sulla piattaforma.

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Snapchat entra in borsa e fa il botto

Snap Inc., la società proprietaria del social network più amato fra i giovanissimi, Snapchat, si è quotato in settimana in borsa, e il valore delle sue azioni sono aumentate subito del 44%, passando dai 17 dollari ad azione del prezzo di collocamento ai 24 dollari di fine giornata.

La società ha un valore ora di 34 miliari di dollari. I due cofondatori di Snap, Evan Spiegel e Bobby Murphy, detengono ora azioni per rispettivamente 5 e 6 miliardi di dollari.

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