Il futuro del marketing digitale è stato scritto: l’Intelligenza Artificiale regnerà sovrana e i brand di tutto il mondo dovranno trovare soluzioni alternative per rispondere all’era cookieless.
Ecco cosa ci attende all’orizzonte e qualche consiglio utile per navigare queste nuove acque.
Google Marketing Live 2024: tra AI e Misurazione dei dati
Dopo il Google Marketing Live 2024, l’evento annuale sulle ultime novità dal mondo Google, si è confermato ciò che già era diventato chiaro a tutti: quanto l’Intelligenza Artificiale stia conquistando qualsiasi settore. In questa MMR ci concentreremo sulle novità più importanti.
Partiamo dal futuro della ricerca web: è stato presentato AI Overview, uno strumento che offre una risposta concisa e diretta a una domanda inserita nella barra di ricerca, raccogliendo le informazioni da diverse fonti insieme ai link per approfondire. Una nuova funzionalità che ottimizza la user experience sul motore di ricerca più utilizzato al mondo. Cosa ci si aspetta? Risparmiare ore e ore di navigazione tra un sito e l’altro alla ricerca della risposta desiderata!
Una grande opportunità per chi lavora nel mondo del marketing: verranno proposti all’utente anche degli annunci pubblicitari specifici, collegati alla domanda di partenza.
Ad esempio, cercando: “Come togliere le pieghe da un vestito”, l’utente scoprirà una serie di prodotti correlati, come diversi modelli di ferro da stiro portatile o a vapore.
Ma non finisce qui…c’è una nuova funzione che strizza l’occhio alla fedeltà dell’utente: Loyalty Promotion mostrerà annunci con offerte speciali e promozioni dedicate soltanto ai clienti più fedeli a un brand specifico perché iscritti al programma di loyalty.
Sono state inoltre introdotte due funzionalità che torneranno utili in vista della Cookie Apocalypse
- Meridian, il nuovo modello di marketing mix open source che consentirà di misurare le adv in ottica cookieless e ottimizzare gli investimenti sui diversi canali
- Google Ads Data Manager, adesso disponibile per tutti gli account Google Ads, che permetterà di collegare i dati di prima parte provenienti da fonti esterne, senza che vengano condivisi con Google grazie alla tecnologia Trusted Execution Environments, fondamentali per creare annunci con target più accurati.
Addio cookie, benvenuti Walled Garden
A partire dal 2025 sarà vietato appoggiarsi a terze parti per raccogliere dati utili sugli utenti. Anche se a prima vista può sembrare un problema che limiterà la segmentazione del pubblico, in verità è l’occasione perfetta per cambiare la propria strategia e cominciare a raccogliere autonomamente i dati in modo trasparente e consensato.
La soluzione per stabilire un rapporto di fiducia con il proprio pubblico e, allo stesso tempo, raccogliere dati preziosissimi per segmentare e profilare chi ne fa parte si chiama Walled Garden!
I Walled Garden sono degli ecosistemi chiusi che mettono a sistema diversi servizi e touchpoint del brand. Immaginalo come una sorta di “giardino recintato” in cui ogni utente può scoprire contenuti, funzionalità e attività ingaggianti, che non solo lo indurranno a rimanere a lungo all’interno di questo territorio virtuale, ma lo spingeranno anche a condividere i propri dati con l’azienda in modo volontario.
Non solo dati transazionali, ma anche comportamentali a cui il brand ha accesso proprio grazie alle attività svolte dall’utente all’interno del Walled Garden. Ad esempio, possiamo considerare un Walled Garden, un’applicazione di proprietà aziendale, in cui l’utente può usufruire di servizi, leggere articoli, visionare contenuti e, perché no? Prendere parte a missioni comportamentali e slegate dall’atto di acquisto, che permettono di stimolare la relazione nel lungo periodo. Così, non solo l’azienda andrà a raccogliere dati proprietari, ma anche a coinvolgere e fidelizzare l’utente.
Verso il 2030: per un mondo più inclusivo e sostenibile
Una notizia che interessa tutti, ma proprio tutti, è che tra poco più di un anno sarà necessario rispettare i criteri di accessibilità imposti dall’European Accessibility Act (EEA), pena multe e sanzioni! Siti web e applicazioni, e quindi anche i Walled Garden, dovranno essere realizzati secondo importanti criteri di accessibilità, ottimizzando la user experience per poter essere inclusivi e a norma di legge, oltre che poter raggiungere un più ampio pubblico di utenti.
A prescindere dalla scadenza dell’EEA, fissata per il 28 giugno 2025, ci stiamo avvicinando sempre più al 2030, che rappresenta la data limite imposta dall’ONU per il raggiungimento dei 17 Obiettivi di Sostenibilità Globali (SDGs). Le aziende sono chiamate a fare la propria parte per rendere le proprie strategie più sostenibili sul fronte ambientale, infrastrutturale, sociale ed economico.
Anche le strategie di engagement possono aiutare le aziende a raggiungere gli Obiettivi di Sostenibilità in ottica di crowdsourcing sustainability, un approccio che consiste nel coinvolgere prospect, clienti e brand lover in attività sostenibili anche lontane dal proprio business di riferimento.
Attività apparentemente tattiche come contest, azioni di caring, quiz e survey se inserite all’interno di una strategia data-driven risultano determinanti nella creazione di una relazione valoriale e bidirezionale con le persone, rendendole protagoniste del cambiamento.
I contest rappresentano un’occasione unica per:
- Informare e educare il pubblico su tematiche ambientali e sociali, in modo divertente e interattivo.
- Promuovere comportamenti sostenibili e incoraggiare l’adozione di scelte eco-compatibili nella vita quotidiana.
- Creare un legame emotivo con i brand, basato su valori condivisi e sul rispetto per l’ambiente.
- Rafforzare la brand reputation e posizionarsi come azienda attenta alle tematiche sociali e ambientali.
In conclusione, possiamo dire che il futuro del marketing sia sempre più tech e automatizzato. Ma, nonostante tutti questi cambiamenti, la fiducia, l’interazione, la condivisione di valori, il rapporto bidirezionale tra utente e azienda continuano ad essere di primaria importanza.
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