Il real time bidding è una strategia di advertising in forte crescita. Ecco cos’è e come si fa
Quando si parla di pubblicità online è impossibile non menzionare il real time bidding, una strategia oggi in forte crescita.
Conosciuto anche con l’acronimo RTB, si tratta dell’acquisto e della vendita di annunci in tempo reale in base alle impression che si verificano in pochi secondi, ovvero il numero di volte in cui un contenuto è stato visualizzato dagli utenti.
Questo di solito è facilitato da piattaforme SSP, le quali consentono agli editor di vendere impression di annunci display, su mobile e video a potenziali acquirenti, ovviamente in maniera automatica e in tempo reale.
Ma come funziona esattamente il RTB?
Nel mondo del real time bidding, tutto parte quando l’impression di un annuncio viene caricata nel browser di un utente. Tutte le informazioni della pagina visualizzata vengono trasmesse alle piattaforme per scambio annunci, quindi vengono messe all’asta e poi vendute all’inserzionista disposto a pagare il prezzo più alto.
L’annuncio vincente viene poi caricato sulla pagina web in cui naviga l’utente quasi istantaneamente. L’intero processo è assolutamente in real time e richiede pochissimo tempo per essere completato.
In pratica, nel real time bidding ci sono tre fasi ben definite:
- Gli inserzionisti che desiderano acquistare spazi pubblicitari entrano in piattaforme lato domanda (DSP) per automatizzare il processo di acquisto,
- L’asta parte e le piattaforme lato offerta (SSP) lavorano per automatizzare il processo di vendita di spazi pubblicitari, alzando in contemporanea il prezzo,
- Al termine dell’asta, l’annuncio viene visualizzato con il posizionamento richiesto (sito web, app o altro).
Facciamo un esempio pratico.
Prendiamo un utente che sta ingannando il tempo con un gioco per dispositivi mobili e tra i vari livelli vede determinati annunci pubblicitari.
In quel momento la piattaforma SSP mobile esegue un’asta per tutti gli inserzionisti intressati a mostrare un annuncio a quel determinato giocatore. Gli inserzionisti fanno la loro offerta e, in una frazione di secondo, viene definito il miglior offerente. L’annuncio del vincitore viene quindi visualizzato dall’utente.
I vantaggi del real time bidding
Attrverso delle offerte in tempo reale, gli inserzionisti possono applicare un targeting ottimizzato e concentrarsi sullo spazio pubblicitario più pertinente per loro. Questo, com’è ovvio, è in grado di generare un miglior ROI ed eCPM.
Inoltre, questa strategia di advertising consente agli inserzionisti di modificare i budget delle loro campagne in modo istantaneo, al fine di ottimizzarne le prestazioni.
Nella pratica, il RTB permette di:
- massimizzare il proprio investimento in advertising, ottenendo i benefici di una spesa efficiente,
- ottimizzare le impression per i propri annunci,
- lavorare su un target ristretto e potenzialmente più performante.
Ovviamente, sia i publisher che gli inserzionisti possono impostare dei parametri per il real time bidding, come prezzi minimi e offerte massime, ma anche dare priorità a offerte e spazi pubblicitari specifici.
Le differenze con il programmatic advertising
Il real time bidding è un ramo del programmatic advertising. Questo significa che non tutte le pubblicità programmatiche si basano sulla tecnica di RTB.
La differenza sta che, nella pubblicità programmatica, i publisher vendono il proprio database ad un prezzo fisso agli inserzionisti. Nel real time bidding, invece, ci si basa su aste online che consentono di avere lo spazio desiderato al miglior costo possibile.
Di fatto, quindi, il real time bidding consente di ottimizzare i costi di investimento, poiché è possibile impostare un’offerta massima per impression, ma anche di generare migliori prestazioni e di ottenere il massimo dal retargeting.
Certo è anche che per applicare le tecniche di RTB sono necessarie competenze di cui non tutti gli advertiser dispongono, come la conoscenza delle piattaforme SSP e DSP, ma anche di analisi avanzata. Ecco perché, nonostante sia una delle tecniche di advertising ad oggi più efficaci, sono ancora poche le aziende che la applicano con successo alla propria strategia di digital marketing.