Tutto sul Green marketing per le aziende: ecco di che cosa si tratta
- Che cos’è il Green marketing
- Perché il Green marketing è importante
- Green marketing non significa Greenwashing
- Esempi virtuosi di Green marketing
Il Green marketing non è altro che quell’insieme di azioni utili a sviluppare, produrre e vendere beni o servizi che rispettano l’ambiente. Aiuta a migliorare la credibilità di un’azienda, intercettare nuovi segmenti di pubblico e a distinguersi dalla concorrenza, soprattutto oggi: epoca in cui sempre più persone acquisiscono consapevolezza sui problemi ambientali.
Green marketing: che cos’è
Come già anticipato poco sopra, il Green marketing è quel ramo del marketing che si occupa di promuovere prodotti e servizi sostenibili per l’ambiente. Ma non solo: si tratta di una vera e propria vision, condivisa tra brand e clienti, in cui l’obiettivo principale è quello di promuovere azioni concrete per migliorare la questione ambientale. Poiché sempre più consumatori si dimostrano interessati alle problematiche che affliggono il nostro pianeta, e dimostrano di voler acquistare da aziende che hanno a cuore la sostenibilità, oggi è diventato imprescindibile.
Il Green marketing implica una serie di azioni molto differenti tra loro. Queste possono includere la creazione di prodotti sostenibili, l’utilizzo di imballaggi ecologici e l’adozione di pratiche commerciali che rispettano l’ambiente, fino ad arrivare alla comunicazione che presenta tutti i vantaggi green di un dato prodotto o servizio.
Sicuramente inserirsi nel contesto del marketing della sostenbilità può essere costoso, almeno all’inizio, ma sul medio-lungo periodo può portare ad un notevole ritorno dell’investimento dovuto alla domanda crescente di prodotti o servizi che rispettano il pianeta Terra.
Perché il Green marketing è importante
La tutela dell’ambiente è una cosa seria e i consumatori hanno oggi una consapevolezza maggiore rispetto al passato. Secondo una ricerca curata da Nielsen e Novamont, le persone oggi si aspettano che le aziende si impegnino realmente nella sostenibilità ambientale. In particolare:
- l’88% degli intervistati ha dichiarato che ridurre l’inquinamento è una delle più importanti sfide da accettare al mondo al giorno di oggi;
- il 75% pagherebbe di più per un prodotto ecosostenibile;
- i consumatori scelgono i brand in base a quanto sono green.
Altre ricerche dimostrano anche che i brand che si impegnano in azioni concrete a tutela del nostro pianeta sono meglio percepiti dai consumatori, con un sentiment di gran lunga positivo rispetto a chi non fa nulla.
Possiamo quindi dire che fare Green marketing è una cosa seria e che presuppone un impegno sul lungo periodo da parte delle aziende, facendosi promotori di una rivoluzione sostenibile per fidelizzare coloro che già sono sensibili all’argomento e conquistando tutti coloro che, ancora, non ne hanno compreso l’importanza.
Attenzione: il Green marketing NON è il Greenwashing
Sempre più spesso si parla del concetto di Greenwashing, molto diverso dal Green marketing. Come abbiamo già detto, il Green marketing è un impegno reale di un’azienda nel promuovere prodotti e / o servizi sostenibili, mentre il Greenwashing è quella pratica adottata da alcuni brand per dimostrare di “essere alla moda”, dimostrando un attaccamento all’ambiente che in realtà non esiste solo per guadagnare punti in reputazione e immagine.
Di fatto il Greenwashing non è altro che una strategia che consente di comunicare un impegno e un attaccamento alle politiche ambientali non dimostrabili in nessun modo. Per esempio, un brand potrebbe raccontare sui suoi canali, digitali o tradizionali, di adottare processi produttivi sostenibili, di impiegare solo plastica riciclata per i packaging, quando in realtà non è così.
Tale pratica è sanzionata in Italia dallo Iap e dall’Antitrust e, non molti anni fa, San Benedetto è stata condannata al pagamento di una multa pari a 70mila euro per pratiche commerciali sulla base del Greenwashing. Il brand aveva lanciato una nuovissima campagna dedicata alla sua bottiglia “Eco-friendly”, dichiarando che veniva prodotta con il 30% di plastica in meno rispetto alle normali bottiglie. L’Antitrust ha però contestato l’azienda, poiché tali affermazioni non potevano essere provate in alcun modo.
Esempi virtuosi di Green marketing
Di seguito alcuni esempi reali di Green marketing.
Lush
Lush è un brand produttore di cosmetici freschi, etici e fatti a mano. Famoso a livello mondiale ha fatto dell’etica, del cruelty free e della sostenibilità i suoi valori fondamentali. Ad oggi sono diverse le azioni di Green marketing intraprese dall’azienda:
- packaging, ove necessari, principalmente in plastica riciclata e riciclabile;
- programma Bring it Back, che permette uno sconto di 0,50 euro per ogni contenitore restituito sulla spesa totale in negozio;
- prodotti solidi venduti senza packaging;
- ingredienti naturali e provenienti solo da fornitori etici.
A dimostrazione delle sue azioni, il brand pubblica ogni anno un resoconto dei dati relativi all’impatto ambientale.
Ikea
Ikea non è certo un’azienda che ha bisogno di presentazioni. Tra le sue azioni di Green marketing troviamo:
- incentivare i consumatori a riportare i mobili Ikea in negozio per donar loro una seconda vita;
- l’introduzione di prodotti alimentari plant-based;
- utilizzo di sola energia rinnovabile;
- consegne a emissioni zero in tutto il mondo.
In conclusione
Come abbiamo visto in questi esempi di Green marketing, l’essere sostenibili è una vera e propria mission costituita da una serie di azioni concrete. Non si tratta semplicemente di cavalcare un trend, ma di una visione radicata all’interno dell’azienda che si fa così promotrice di una vera e propria rivoluzione utile a sensibilizzare i consumatori.
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