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Il countdown per il 2030 è ufficialmente cominciato: ma cosa significa? 

Nel 2015, i 193 Stati membri dell’ONU hanno fissato una data limite, il 2030 appunto, entro la quale adottare misure concrete per raggiungere i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030, il piano d’azione globale che mira a porre fine alla povertà, proteggere il pianeta e garantire prosperità per tutti.  

L’Agenda 30 impone degli standard a cui ogni realtà aziendale dovrà adeguarsi per il bene del pianeta e della comunità. In una sola parola: impegno, che dovrà essere garantito da tre punti di vista differenti: quello economico, sociale ed ambientale. 

Le strategie di marketing possono aiutare le aziende a raggiungere gli Obiettivi dell’Agenda 2030? Assolutamente sì! Parliamo infatti di SDGs marketing, la branca del marketing che include tutte quelle strategie improntate a portare avanti iniziative sostenibili che facciano bene all’economia, all’ambiente e alle persone. 

Cosa ne pensano i consumatori? 

Consumatori sempre più consapevoli ed impegnati

Ad oggi, le persone sono sempre più informate e consapevoli rispetto alle tematiche ambientali e sociali, e pongono sempre più attenzione nella scelta dei prodotti da acquistare o a quali brand affidarsi. 

Un ruolo chiave lo gioca la brand reputation: più un brand riesce a trasmettere dei valori positivi, più le persone si riconosceranno in quei valori e lo sceglieranno in modo continuativo nel tempo. Ma vediamo qualche dato a favore di questa tesi.

Il 90% dei consumatori sceglie un prodotto se lo considera sostenibile e, secondo uno studio condotto da Nielsen IQ, l’83% dei consumatori è addirittura disposto a pagare di più per un prodotto sostenibile rispetto ad un corrispettivo non green più economico, mettendo l’etica prima del risparmio.

Le percentuali crescono se si prende in esame la fetta di popolazione appartenente alla Generazione Z. Infatti, i giovani tra i 18 e i 24 anni si dimostrano sempre più sensibili alle tematiche ambientali e sociali, tanto che il 70% di loro afferma che sarebbe addirittura disposto a pagare il doppio per un prodotto green, dimostrandosi altamente fedele ai brand più trasparenti ed onesti.

Trasparenza e onestà vs greenwashing

Fingere di interessarsi alle tematiche ambientali semplicemente tingendo i packaging dei propri prodotti di verde non vale.. 

In passato si sono verificati molti casi di greenwashing, ovvero pratiche di marketing ingannevoli attraverso le quali le aziende si ergevano come paladine della sostenibilità quando, nel concreto, non facevano nulla o addirittura nuocevano all’ambiente con i loro prodotti o processi di produzione.

Ecco perché, ad oggi, è richiesta maggiore trasparenza da parte dei consumatori ma anche da enti adibiti a verificare la veridicità delle informazioni condivise. La trasparenza e l’impegno verso tematiche sostenibili permette alle aziende di migliorare il proprio ESG rating, ovvero il giudizio sintetico che certifica la solidità di un’azienda dal punto di vista ambientale, sociale e di governance.

Un’azienda per essere trasparente deve:

  • Comunicare i propri obiettivi di sostenibilità
  • Segnalare i propri progressi in modo tempestivo e approfondito
  • Verificare che i propri fornitori rispettino in pieno i valori aziendali

Solo in questo modo può verificarsi un allineamento valoriale con i consumatori e una vera connessione emotiva in grado di rinforzare la relazione brand-persone: secondo dei dati raccolti da Accenture, la trasparenza su queste tematiche consente di aumentare le percentuali di fidelizzazione fino al 6%.

Le comunità salveranno il mondo!

Per rimanere nella mente dei consumatori, essere trasparenti e rispondere agli obiettivi di sostenibilità, ci sono diverse strade percorribili, ma le più efficaci sono quelle basate sulle strategie di engagement e loyalty: coinvolgere il pubblico in attività e iniziative per agire insieme verso un futuro sostenibile consente di aumentare il senso di appartenenza e la fedeltà dei consumatori.

Le aziende possono coinvolgere attivamente la propria community attraverso l’organizzazione di eventi sul territorio o promuovendo donazioni verso associazioni senza scopo di lucro. 

Per fare la differenza bisogna agire insieme, ecco perché la community sustainability non solo risulta funzionale per una strategia di SDGs marketing efficace, ma offre un contributo importante e concreto dal punto di vista ambientale.

Dall’Engagement e dalla Loyalty agli SDGs 

Una strategia di engagement continuativa e un programma di loyalty comportamentale possono diventare il driver per promuovere iniziative che fanno bene all’ambiente e alla società, stimolando comportamenti virtuosi degli utenti e consentendo all’azienda di migliorare il proprio rating ESG. Potrai così rispondere a diversi Obiettivi di Sostenibilità SDGs, anche lontani dal tuo core business, e coinvolgere la tua community verso un futuro sostenibile.


Vuoi saperne come? Scarica la presentazione

Buona lettura!
* Leevia fa parte di Advice Group

Riassunto
Marketing e Sostenibilità per rispondere agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 
Titolo Articolo
Marketing e Sostenibilità per rispondere agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 
Descrizione
La sostenibilità non è una tendenza ma un’esigenza. Ecco cosa sta cambiando per aziende e consumatori.
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Leevia
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