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Se c’è una costante in ogni strategia di marketing è la presenza delle email. Che siano per comunicare, sponsorizzare o notificare fin dal 1969, tempo del primo messaggio all’interno di Arpanet, i messaggi di posta elettronica si sono rivelati fondamentali.

 
L’email marketing è morto? Lo dicono molte volte, quasi con una certa cadenza ciclica. La verità è che come qualsiasi strumento muore se non lo si sa usare, è stato lo SPAM a inflazionare l’email marketing e purtroppo ci sono aziende che ancora non sanno capire la differenza tra email necessarie e inutili invii.
Specialmente dopo l’avvento del collegamento tra le caselle di posta elettronica agli smartphone, merito anche di Gmail obbligatorio in ogni device Android, ci teniamo a confermare che non è assolutamente morto ma è più vivo che mai.
 
Tra mille strategie su come acquisire nuovi contatti e tutorial su come creare l’email perfetta, noi abbiamo deciso di chiedere alcune delucidazioni a un esperto del settore.
Guglielmo Arrigoni è autore, docente ed esperto in Acquisizione Clienti. Fondatore del sistema ClienteDiretto®, lo abbiamo conosciuto come docente su Studio Samo, speaker allo SMAU, Web Marketing Festival e moltissimi altri eventi.
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La cartella promozione su Gmail è considerata spam? Come uscirne?

 
G: Non è considerata SPAM. Google “organizza” le email all’utente finale e mette le newsletter pubblicitarie all’interno di questa tab specifica. Utile per gli utenti ma tediosa per chi deve fare email marketing.
tab gmail promozioni come uscirne
 
Uscirne? Dipende da numerosi fattori.
Personalmente ne ho provati diversi ma tecnicamente possiamo riassumerli in:
 
1) umanizzare il più possibile le comunicazioni
2) aumentare l’engagement delle email
 
In questo modo “fai sembrare” al client di posta elettronica che sia una email tradizionale e non promozionale.
 

Ultima spiaggia: convincere gli utenti a trascinare la tua email nella tab principale. In questo modo segnali a Gmail di volere questa specifica newsletter comunque tra le email principali da visionare.

Oltre Open Rate e Click Rate, quali sono le statistiche che dobbiamo tenere più in considerazione?

G: Un fattore importante quanto poco considerato è il tasso di consegna.

L’email è arrivata o no? E se non è arrivata, perché?
 
Considerare quindi i fattori di rimbalzo (hard bounce e soft bounce) è importante per individuare eventuali criticità all’interno delle liste contatti.
 

Chiaro poi che, ad esempio, se abbiamo un eCommerce il tasso di conversione è un’altra statistica importante.

APPROFONDIMENTO: Come si calcola il Costo per Lead (CPL)

Ti è mai successo di avere a che fare con liste confuse e senza tag? Come fai a rimetterle in ordine?


G: Sì, quasi sempre 🙂

E spesso purtroppo il cliente non ha informazioni a riguardo.
 
Quindi per iniziare a segmentare correttamente un database si programmano una serie di invii per raccogliere più informazioni possibile. A seconda quindi delle interazioni iniziamo a “popolare” di tag la lista e pian piano ad organizzarla al meglio.
 

Infine potrò finalmente comunicare con contenuti specifici a utenti specifici perché utilizzerò email segmentate al meglio che si basano finalmente sui dati.

Quanto è importante trovare un modo per acquisire nuovi contatti?

G: Importante sì, ma ancor più importante fidelizzare i clienti.
Detto questo, chiaramente una impresa necessita di alimentare il database di nuovi potenziali clienti e l’Email Marketing è ancora oggi lo strumento con il maggior ritorno sull’investimento.

Come riattivare chi non ha mai aperto una nostra email o non la apre da tempo?

G: Questi li chiamo Zombie 🙂

Bisogna attuare una strategia di re-engagement. È una delle campagne che spieghiamo in ClienteDiretto®.
Sostanzialmente bisogna dare un out-out = dentro o fuori per vedere se il contatto si riattiva o meno.
 

Poi effettuare una bella pulizia dei contatti che, fatta anche questa strategia, non hanno dato risposta altrimenti rischiamo di sporcare le statistiche e il database che stiamo lavorando.

Nel  gruppo Facebook di Leevia Academy abbiamo raccolto la domanda di un membro della nostra community, Gian Mario Sassu:

I tempi sono maturi per impostare il video-email marketing? Ovvero: condensare i contenuti canonici di un’email professionale tramite un messaggio video, o creato con slides.

G: Direi che è un po’ presto. Del tipo “vorrei ma non posso”.
I client di posta elettronica ad oggi non sono ancora così evoluti ma…ci arriveremo presto.
Quindi rimaniamo sintonizzati su tutti gli aggiornamenti che verranno perché l’email è ancora oggi un mezzo fondamentale per le imprese.
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Riassunto
Email Marketing: consigli e best practices con Guglielmo Arrigoni
Titolo Articolo
Email Marketing: consigli e best practices con Guglielmo Arrigoni
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L'email marketing è morto?Assolutamente no. Ecco quali sono i consigli di Guglielmo Arrigoni, esperto di email marketing, docente e speaker.
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