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Digital Coach ha condotto una ricerca sui trend del Digital marketing in Italia. Ecco cosa ne è emerso

Digital Coach, nota academy online verticalizzata su corsi dedicati al digital marketing in tutte le sue sfumature, ha di recente condotto una ricerca dedicata ai trend del mondo digitale, basandosi sulle risposte di alcune aziende che operano sul web o in maniera tradizionale. Best of Digital 2018 ha intervistato un totale 206 aziende tra web company, e-commerce, agenzie di comunicazione, freelance, startup ed aziende tradizionali, con una maggioranza schiacciante di microimprese (57,77%).

Soprattutto in Italia, lo scenario imprenditoriale è per lo più composto da micro aziende con un numero di persone impiegate comprensivo tra 1 e 10. Vengono poi le PMI e solo in ultimo le grandi imprese. Soprattutto in ambito digital, ovvero la maggior parte delle aziende coinvolte nella ricerca, si parla di microimpresa. Startup e web agency sono quelle che vedono coinvolti un numero minore di dipendenti.

Le imprese e il digital marketing: lo scenario in Italia

Delle aziende intervistate, la maggior parte (76%) ha dichiarato di avere un team interno dedicato al marketing digitale composto da meno di 5 persone, scenario molto comprensibile considerato che, come detto poco sopra, parliamo di un panorama imprenditoriale composto per lo più da aziende molto piccole. Questo numero si conferma non solo per le aziende di tipo tradizionale, che come ben sappiamo ancora faticano a credere nelle potenzialità del web, ma anche tra web agency che offrono servizi di comunicazione completa: dallo sviluppo di siti web fino all’ADV online.

Ma com’è possibile curare la comunicazione web delle aziende nella sua totalità, senza avere a disposizione grandi team? La risposta è semplice: il 62% degli intervistati si affida a fornitori esterni che possano garantire una copertura totale anche nei momenti di maggior picco lavorativo.

Secondo quanto emerso da Best of Digital 2018, più è grande l’azienda e maggiore sarà l’utilizzo costante di fornitori esterni. Pensiamo ad esempio alle grandi aziende di tipo tradizionale: molte delle stesse hanno una o più web agency che ne seguono il digital marketing, a seconda delle specializzazioni. Al contrario, le aziende più piccole cercano di gestire internamente le attività web, spesso prediligendo l’assunzione di dipendenti molto trasversali, in grado di occuparsi contemporaneamente di più attività.

Le attività esternalizzate secondo Best of Digital

In linea di massima, le attività che vengono maggiormente esternalizzate, a prescindere dalla dimensione e / o tipologia di azienda sono le seguenti:

  • creazione di siti web, portali e web design (35,92%);
  • servizi di Advertising online (27,18%);
  • SEO (25,30%);
  • realizzazione di video dedicati al web (19,90%).

Al contrario, la maggior parte delle aziende tende a gestire internamente soprattutto le attività di web reputation, di creazione funnel di vendita, di social customer care, mobile marketing e CRO.

 

Digital marketing trend: gli investimenti sui quali puntano le aziende

Oltre a concentrarsi sulla tipologia di attività esternalizzate e sulle competenze verticali o trasversali che dovrebbe avere un fornitore esterno o dipendente, Digital Coach ha chiesto alle aziende intervistate di prevedere le aree in cui concentrerebbero i loro sforzi da qui ad un anno. È emersa una maggior concentrazione su 3 macro aree: web marketing (68,45%), social media marketing (55,34%) e mobile marketing (36,41%).

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Questo ci fa comprendere che è in atto un cambio di rotta nei confronti del web, non più visto come semplice strumento di svago dedicato ai più giovani, bensì come canale attraverso il quale farsi conoscere attraverso delle solide strategie. Certo, perché non dimentichiamo che alla base della promozione digitale di un’azienda ci deve essere sempre una strategia di comunicazione ben precisa, basata su obiettivi che si desiderano raggiungere, valori che si vogliono trasmettere e potenziali clienti da intercettare.

I canali e strumenti con il miglior rendimento

Ultimo focus sul quale si concentra la ricerca di Digital Coach sono gli strumenti digitali sperimentati con miglior rendimento. In testa troviamo Facebook ADS con il miglior costo per conversione, seguito da AdWords keyword advertising e ancora dal Display remarketing social e / o Google. I peggiori, sempre secondo gli intervistati, sono Bing e Yahoo keyword advertising e RTB / Programmatic.

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Proprio per i risultati ottenuti con Facebook, la maggior parte delle aziende, indipendentemente dalla tipologia e /o dalla dimensione, pensa che continuerà ad investire in strategie di Facebook advertising nel prossimo anno. Ad oggi, il social network blu risulta essere quello più amato dagli utenti in tutto il mondo, e ha da poco raggiunto 2 miliardi di iscritti attivi. Questo significa un parco di potenziali clienti molto ampio e diversi metodi per raggiungerli.

Conclusioni

Nel report non si è parlato di Instagram marketing. Anche questo è uno strumento molto interessante di promozione, dato che sono state introdotte numerose funzionalità proprio dedicate alle aziende. Soprattutto chi ha un e-commerce sta sperimentando con successo la funzione shoppable, ovvero la possibilità di taggare prodotti nei post del feed e nelle stories per aumentare le conversioni. Chissà se il prossimo anno anche Instagram entrerà a far parte degli strumenti da sfruttare assolutamente! Se volete leggere il report completo potete scaricarlo direttamente dal sito web di Digital Coach.


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Riassunto
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Titolo Articolo
Best of Digital 2018: trend e usanze nel panorama digitale italiano
Descrizione
Ma è vero che in Italia si investe poco nel digitale? Best of Digital, una ricerca di Digital Coach ci fa capire che la visione del web da parte delle aziende, anche di quelle tradizionali, sta via via cambiando. Lo strumento più utilizzato resta Facebook ma sono diverse le imprese che si stanno muovendo per una strategia completa di comunicazione.
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Leevia
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