Instagram annuncia l’arrivo dei dati Insights per i Reels e testa una nuova funzione per pubblicare i post direttamente da PC. Intanto Google rilascia una versione più dettagliata di Live View, per ora solo in alcune città.
Altre funzionalità in arrivo su Twitter. Ecco tutte le social media news della settimana nella nostra Weekly marketing recap del 31 maggio.
News Instagram
In arrivo i dati Insights per Reels e Live
Sulla base dei feedback ricevuti da creator e aziende, nei giorni scorsi Instagram ha lanciato dei dati Insights approfonditi per Reels e Live streaming.
Per Reels, nello specifico, sono state introdotte metriche come visualizzazioni, copertura, mi piace, commenti, salvataggi e condivisioni. Per le dirette, invece, verranno mostrati gli account raggiunti, il picco di spettatori simultanei, i commenti e le condivisioni.
Tali dati verranno inclusi anche negli Insights dell’account per fornire un quadro più ampio sul rendimento dell’intero profilo.
Pubblicare da PC su Instagram? Il futuro sta arrivando
Secondo degli screenshot condivisi da Alessandro Paluzzi, Instagram sta testando una funzione per pubblicare post direttamente da PC, senza più passare dal Creator Studio.
Al momento si tratta di un test interno e non sono state rilasciate dichiarazioni in merito ad un futuro rilascio e, soprattutto, alle tempistiche.
Ritorna il conteggio dei “Mi Piace”
In questi giorni Instagram sta attivando la funzione per mostrare o meno il numero dei like sui post, dopo che per quasi un anno è stato rimosso.
Per controllare se anche il tuo profilo ha già questa opzione vai su Impostazioni ->Privacy -> Post e noterai il label “Nascondi il numero di Mi piace e di visualizzazioni”.
Inoltre puoi anche sceglie per ogni singolo post se mostrarlo o meno accedendo alle impostazioni avanzate durante la creazione e attivando “Nascondi il numero di Mi piace e di visualizzazioni su questo post”
News Twitter
Twitter riavvia il processo di verifica del profilo
Dopo aver sospeso il suo programma di verifica alcuni anni fa, Twitter ha reintrodotto la possibilità con una novità: regole e requisiti molto più chiari per gli utenti.
Per averne diritto sarà necessario appartenere ad una delle seguenti categorie:
- Governo e Politica,
- Aziende, brand e organizzazioni,
- Editoria e giornalismo,
- Entertainment,
- Sport e giochi,
- Attivismo,
- Influencer e Celebrities.
L’ambito badge blu non è solo uno status symbol come prima, ad oggi diventerà una parte importante per distinguere l’autenticità degli account di un certo livello.
Twitter si sta preparando a lanciare Ticketed Spaces
Qualche giorno fa, Twitter ha annunciato che chiunque abbia più di 600 follower può ora ospitare e programmare gli Spaces. Ma ora l’azienda ha presentato in anteprima una nuova funzionalità di monetizzazione: Ticketed Spaces.
Tutti gli utenti statunitensi saranno in grado di ospitare Spaces a pagamento. Tuttavia, questo è solo un test e bisognerà fare una richiesta specifica.
I Ticketed Spaces consentono agli utenti maggiorenni, con almeno 1.000 follower e che hanno già creato almeno 3 Spaces nell’ultimo mese, di aggiungere un biglietto per la partecipazione e monetizzare.
I pagamenti saranno gestiti da Stripe, ma Twitter ha annunciato che coprirà le commissioni di transazione della piattaforma.
Twitter ha lavorato molto velocemente per sfruttare la tendenza delle chat audio. Ora, con ogni probabilità, è diventato il più grande concorrente di Clubhouse.
News Google
Google e le Live View su Maps: novità in arrivo
Uno tra gli aggiornamenti più interessanti 2021 di Google è l’integrazione di Live View su Maps: creata per consentirti di esplorare il mondo intorno a te in modo più semplice e dettagliato.
Dal lancio in versione beta nel 2019, Google lo ha migliorato con nuove feature e strumenti, tra cui l’inserimento di spazi interni come centri commerciali, aeroporti, stazioni e così via.
Ora l’azienda ha annunciato ulteriori miglioramenti grazie all’Intelligenza Artificiale, le quali consentiranno di esplorare virtualmente le aree in modo più dettagliato.
Gli utenti saranno in grado di accedere a Live View direttamente da Google Maps e ottenere immediatamente informazioni su negozi e ristoranti, come orari, dettagli su prodotti, servizi e recensioni.
Inoltre, saranno aggiunti alla mappa anche marciapiedi e strisce pedonali, per facilitare la navigazione di incroci complessi.
Il servizio si adatterà all’ora del giorno in cui l’utente si connette all’app, ad esempio evidenziando i bar nei dintorni aperti alle 7:00 del mattino o alle 22:00 di sera.
La feature è disponibile solo in alcune città e entro la fine del 2021 verrà ulteriormente allargata.
Google Web Stories ha nuove funzioni
Cercando di assomigliare sempre più alle stories sui social Google permetterà di inserire nelle web stories sondaggi, quiz e stories a 360°. Anche se ancora in Italia non sono molto popolari, in America, Gran Bretagna e India molti brand conosciuti stanno iniziando ad utilizzarli per creare nuove esperienze sempre più immersivi per l’utente.
Durante il GOOGLE IO showcase il consiglio è stato quello di inserire sui siti una categoria Stories in qui raggrupparle e farli apparire in home page.
Google cerca di sfondare le barriere linguistiche per il ranking con KELM
Dopo Bert è la più grande novità dal punto di vista dell’algoritmo.
Da Search Engine Journal scopriamo che “KELM è l’acronimo di Knowledge-Enhanced Language Model Pre-training. I modelli di elaborazione del linguaggio naturale come BERT sono in genere addestrati sul Web e altri documenti. KELM propone di aggiungere contenuti fattuali affidabili ( potenziati dalla conoscenza ) alla pre-formazione del modello linguistico al fine di migliorare l’accuratezza fattuale e ridurre i pregiudizi.”
L’intelligenza artificiale di Google sta lavorando per comprendere gli intenti di ricerca degli utenti superando le barriere linguistiche e dare risultati compatibili al linguaggio naturale. Infatti finora la lingua inglese era centrale per l’ottimizzazioni di Google, mentre tutti gli ultimi update sono incentrati sul creare un aggregazione dei dati delle ricerche per associare i risultati non solo in base alle key ma sull’utilità dei contenuti dei siti.
Cosa dobbiamo fare noi? In realtà questa direzione è chiara da anni e chi opera nella SEO in questi anni ha già cambiato rotta. Lo studio dell’utente e di cosa vuole ricevere è la base di ogni ricerca che influenza il nostro lavoro all’interno dei siti. Quindi al momento il modo di lavorare non cambia. Preoccupiamoci molto di più dei web core vitals che daranno davvero uno scossone nei posizionamenti da giugno in poi.
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