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Nel contesto attuale, ogni azienda ha infinite risorse per poter elaborare strategie di marketing vincenti e personalizzate e questo è possibile grazie alla data collection: non esiste nulla di più attendibile di dati raccolti correttamente e ben organizzati. 

Il Data Collection Marketing si sta rivelando la chiave vincente per elaborare strategie personalizzate, per conoscere le abitudini d’acquisto dei consumatori e per raccogliere preziose informazioni comportamentali sugli utenti.

In questo articolo andremo ad approfondire alcuni importanti aspetti del data collection marketing, con un focus sulla sua efficacia. In più, daremo alcuni consigli utili per segmentare i dati nel modo corretto, estrapolare abitudini comportamentali degli utenti, per poi concentrarci su due aspetti da non sottovalutare: privacy e sicurezza.

Perché scegliere di implementare in azienda il data collection marketing?

La raccolta di dati attendibili sugli utenti consente di segmentare il proprio database con l’obiettivo di migliorare la strategia aziendale da più punti di vista; infatti, una corretta data collection permette di:

  • Comprendere le preferenze degli utenti 
  • Monitorare le prestazioni di marketing
  • Personalizzare la user experience
  • Creare strategie di comunicazione mirate

Tutti questi fattori sono essenziali per sviluppare dei percorsi orientati a fidelizzare i clienti nel tempo. 

Quali tipi di dati si possono raccogliere?

Le tipologie di dati che si possono raccogliere sono due. La prima riguarda i dati quantitativi: dati numerici che possono essere analizzati statisticamente (ad esempio le vendite, l’abbandono del carrello, i dati anagrafici e demografici del cliente). 

La seconda tipologia di dati sono quelli qualitativi: si tratta di dati non numerici che aiutano a tenere il polso di cosa pensino effettivamente i clienti della tua azienda, quindi della tua brand reputation. Rientrano tra questa tipologia di dati le opinioni, le recensioni, i feedback.

Entrambe le tipologie di dati sono essenziali e complementari. Per una buona strategia di lead generation orientata alla data collection, è bene non solo raccogliere dati efficaci che aiutino a realizzare report e statistiche, ma sapere qual è l’opinione che i clienti hanno della tua azienda e su cosa puoi migliorare. 

Ad esempio, se da questi feedback dovesse risultare che la tua brand reputation è negativa, dovrai andare a migliorare la tua comunicazione in merito ai valori aziendali attraverso una pianificazione ad hoc sui social media o attraverso nuove azioni aziendali impegnate a livello di sostenibilità o nel sociale.

Come raccogliere i dati in modo efficace

Esistono differenti strumenti di data collection da implementare nella tua strategia con l’obiettivo di raccogliere informazioni utili in ottica di R&D. Uno di questi è il contest marketing. 

Il contest marketing si basa sulla partecipazione attiva dell’utente a concorsi online che aiutano non solo la data collection e la lead generation, con relativa profilazione del cliente, ma vanno anche a migliorare l’engagement e la brand awareness. I contest online, infatti, sfruttano il potere psicologico dell’urgenza e persuadono all’azione l’utente che avverte il desiderio di cimentarsi nella sfida proposta dal contest al fine di ricevere in cambio dei vantaggi.

In particolare, il contest marketing aiuta a:

  • Rafforzare la brand awareness
  • Aumentare la fedeltà delle persone già clienti del marchio
  • Coinvolgere nuovi potenziali clienti in target 

I questionari, le survey, le interviste e i sondaggi, che concorrono nella raccolta di importanti informazioni sugli utenti, possono essere integrati in una strategia di contest marketing: in Leevia disponiamo di oltre 20 tool di engagement ready to use che permettono di coinvolgere prospect e clienti in percorsi premianti, utili a raccogliere importanti informazioni sugli utenti.

Google Analytics è un altro strumento molto utile per raccogliere dati affidabili relativi alle metriche del sito web della tua azienda, ovvero dei dati aggregati in grado di fornire informazioni sulle prestazioni del sito, come: visualizzazioni delle pagine del sito in intervalli di tempo più o meno ampi (una settimana o un mese) e questo consente di capire se il traffico sul sito sta aumentando o diminuendo. Analytics è in grado di raccogliere dati sull’età, sul genere, sulla lingua e sul comportamento stesso degli utenti. 

Cosa fare dopo aver raccolto i dati?

Ora che abbiamo visto perché il data collection marketing è importante e in che modo si possono raccogliere i dati, andiamo a scoprire in che modo è utile segmentare il database per poter trarre maggior beneficio dai dati raccolti.

La segmentazione del database permette di renderlo efficace e funzionale attraverso l’organizzazione delle lead raccolte in cluster di utenti, con l’obiettivo di definire le priorità strategiche, comprendere le esigenze del pubblico e personalizzare di conseguenza user experience e strategie di comunicazione.

Esistono diverse tipologie di segmentazione, le principali sono:

  • Segmentazione geografica: città, CAP, regioni ecc.
  • Segmentazione demografica: età, sesso, reddito ecc.
  • Segmentazione psicografica: gusti, passioni, preferenze
  • Segmentazione comportamentale: attitudini, abitudini di consumo e relazione dell’utente con il brand.

Questi ultimi due metodi di segmentazione si basano sui behavioral data, ovvero i dati comportamentali e quindi le informazioni che descrivono il comportamento dell’utente quando interagisce con i touchpoint fisici o digitali dell’azienda, come lo store, il sito web, l’app, i profili social e altro ancora. 

Le organizzazioni che sfruttano le informazioni comportamentali dei clienti superano i competitor dell’ 85% nella crescita delle vendite e di oltre il 25% nel margine lordo: sapere come un utente si è comportato in passato, aiuta a prevedere come si comporterà domani, soprattutto se implementeremo delle strategie incisive conoscendo le sue abitudini passate.

Focus on Behavioral Data

I behavioral data aiutano a capire come e perché gli utenti si comportano in un determinato modo e questo permette di costruire una user experience ancora più efficace per poter ottenere il feedback comportamentale desiderato.

I vantaggi dei dati comportamentali

Raccogliere dati comportamentali aiuta a prevedere cosa farà in futuro il cliente, creando una user experience personalizzata o touchpoint mirati come ad esempio delle mail di nurturing relative ad argomenti o prodotti per cui l’utente ha dimostrato interesse in passato. 

Aiuta a comprendere se la tua app o il tuo sito web presentano dei punti ciechi o delle lacune, ad esempio se molti dei tuoi clienti abbandonano la pagina in una determinata sezione, saperlo ti consentirà di migliorare a livello grafico o contenutistico quella sezione. 

Una volta raccolti sufficienti dati comportamentali, potrai determinare i canali e le campagne che funzioneranno meglio in base alle abitudini riscontrate, creare un pubblico sosia e aumentare la fidelizzazione dei clienti.

Come si raccolgono i dati comportamentali?

Esistono diversi strumenti per raccogliere questa tipologia di dati, tra cui:

  • HotJar: una piattaforma che consente di visualizzare come si comporta l’utente su una pagina web, registrando le interazioni e il suo “viaggio” all’interno del sito. Si tratta di uno strumento comodo in quanto attraverso delle mappe di calore segnala quali sono le aree più calde e più fredde del sito, consentendo di riscaldare quelle più fredde con dei cambiamenti a livello di copy, di grafica o di programmazione.
  • Google Analytics: come abbiamo già visto, Google Analytics consente una data collection inerente al sito web della tua azienda, tra cui anche la raccolta di dati comportamentali. La Google Analytics behavioral data collection aiuta a capire come i visitatori della tua pagina web interagiscono con il sito e come si muovono al suo interno. 
  • Strategie di continuous engagement e loyalty: oltre agli strumenti di cui ti abbiamo appena parlato, esiste un metodo efficace per conoscere il comportamento degli utenti, ovvero le strategie di continuous engagement e loyalty.

    Creare occasioni di interazione con l’utente attraverso contest, quiz e sondaggi, ha una duplice funzionalità: da un lato va a creare uno storico del comportamento degli utenti, dall’altro va a generare engagement e maggiore fidelizzazione del cliente, che si sente coinvolto dal brand in modo positivo.

    Una strategia di loyalty marketing consente di creare un legame emotivo molto forte tra brand e utente, e a sviluppare un senso di fiducia importantissimo anche in ottica del trattamento dei dati personali: come vedremo in seguito, un utente che si fida di te, acconsentirà con meno resistenze alla condivisione dei propri dati personali.

Differenza tra privacy e sicurezza dei dati

Comprendere le preoccupazioni e le aspettative da parte degli utenti nel rilasciare il consenso al trattamento dei loro dati personali è essenziale per capire in che modo rassicurare gli utenti e incentivarli a condividere con l’azienda i loro dati.

Per ottenere questa fiducia bisogna essere consapevoli delle differenze intergenerazionali e creare delle comunicazioni ad hoc per garantire la massima trasparenza in merito a privacy e sicurezza.

Privacy dei dati

La privacy dei dati riguarda principalmente come questi dovrebbero essere raccolti, archiviati e gestiti ed è regolata da leggi e norme in grado di tutelare le informazioni personali degli utenti, come ad esempio la GDPR (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati).

Data Security

Per data security si intendono le misure preventive che l’organizzazione mette in atto per prevenire ogni tipo di fuga di dati o hackeraggio, in poche parole lo “scudo protettivo” costruito attorno ai dati per evitare che terze parti possano appropriarsene.

Con il progredire dell’Intelligenza Artificiale, entrambi gli aspetti di privacy e sicurezza diventeranno sempre più centrali, soprattutto considerate la portata e le potenzialità delle nuove strumentazioni tecnologiche AI based.

Data Collection e la grande sfida della privacy

La privacy e la sicurezza dei dati sono una sfida importante da fronteggiare quando si tratta di data collection marketing: sviluppare e mettere in pratica delle politiche che mirano a garantire la sicurezza dei dati aiuta ad aumentare il consenso al trattamento dei dati da parte degli utenti, che per legge deve sempre essere richiesto.

Per non tradire mai la fiducia che gli utenti decidono di darti, è importante investire in misure di sicurezza dei dati per proteggerli da eventuali minacce.

Generazioni e percezioni alla privacy: quali differenze?

In un’epoca in cui il digitale è ormai onnipresente, la questione privacy è diventata sempre più centrale e questo vale per tutte le generazioni.

Vediamo, caso per caso, cosa pensano della privacy le diverse generazioni:

  • I Boomer tendono a limitare la quantità e il tipo di informazioni che condividono, fidandosi poco degli strumenti online perché temono che venga violata la loro privacy.
  • La Generazione X, dimostra una maggiore apertura verso il mondo digitale. Per chi ne fa parte, la privacy è importante ma scendono a giusti compromessi dimostrando di fidarsi maggiormente di internet rispetto ai Boomer.
  • Coloro che appartengono alla Generazione Y, ovvero i Millennials, tendono ad essere selettivi nelle informazioni che condividono e dimostrano una maggiore cautela in termini di privacy e sicurezza. La loro posizione possiamo dire che si trovi a metà tra condivisione e consapevolezza.
  • La Generazione Z è nata nell’era digitale ma questo rende chi appartiene a questa generazione molto più consapevole dei rischi, ecco perché chi ne fa parte pretende un maggior controllo dei dati condivisi.
  • I nativi digitali della Generazione Alpha, invece, sono stati esposti a tutto ciò che appartiene al mondo digitale fin da piccoli, ad esempio attraverso giocattoli smart, e si sentono particolarmente a loro agio a contatto con la tecnologia. Per quanto ad oggi non ci siano sufficienti dati per stabilire quale sarà il loro rapporto con la privacy, probabilmente differirà di molto da quello di ogni generazione precedente.

Secondo La Cisco 2023 Consumer Privacy Survey, il 42% dei consumatori di età compresa tra i 18 e i 24 anni, esercita il diritto di accesso ai dati, che consente di scoprire quali sono i dati personali a cui l’azienda ha diritto di accesso, a differenza degli over 50 che lo fanno solo nel 6% dei casi.

La fiducia alla base di ogni strategia di marketing 

La lealtà e la fiducia nei confronti di un brand sono essenziali per poter implementare qualsiasi tipo di strategia di marketing.

Affinché gli utenti rispondano in modo positivo e attivo agli stimoli volti alla data collection, è necessario che si fidino a sufficienza della tua azienda da condividere informazioni private e personali. 

L’unico modo per guadagnare la fiducia di utenti e possibili consumer è creare dei touchpoint ingaggianti e una comunicazione in grado di veicolare in modo autentico, empatico e trasparente il cuore pulsante della tua azienda. 

Come riuscirci? Impegnandosi ogni giorno a non tradire mai la fiducia che ti viene data e tutelando al massimo le preziose informazioni che gli utenti decidono di mettere nelle tue mani.

Riassunto
Data Collection Marketing: dalle potenzialità dei dati comportamentali alla tutela della privacy
Titolo Articolo
Data Collection Marketing: dalle potenzialità dei dati comportamentali alla tutela della privacy
Descrizione
La raccolta dei dati è uno strumento importantissimo per comprendere il comportamento dei tuoi utenti: ecco tutto quello che devi sapere per sfruttarla in modo efficace e trasparente
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Leevia
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