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L’era cookieless sta arrivando. Ecco cosa cambierà e alcune tra le migliori soluzioni per il tracking e l’advertising

Il tema privacy è sempre più caro agli utenti. Le leggi in materia sono in aumento, così come le piattaforme che dicono addio ai cookie di terze parti per il tracciamento delle attività online. Ciò significa che le aziende dovranno trovare nuove modalità per tracciare le attività del proprio pubblico, soprattutto dopo essersi affidate per tantissimo tempo solo a questi dati.

First-party data e zero-party data: cosa sono e differenze

Sempre di più si sente parlare di first-party data e di zero-party data. In effetti, queste informazioni saranno quelle che permetteranno a imprese e brand di sopravvivere online all’epoca cookieless. Poiché si tratta di dati proprietari, ovvero raccolti dalle aziende in modo diretto con strategie mirate (es. contest online, lead magnet, walled garden, ecc.), queste informazioni possono essere utilizzate per proporre offerte personalizzare, migliorare l’esperienza dell’utente, aumentare le conversioni e molto altro.

In particolare, gli zero-party data sono le informazioni che vengono condivise in modo diretto e volontario dagli utenti. Sono considerati tali tutte quelle informazioni utili a:

  • costruire relazioni dirette e durature con i propri potenziali clienti,
  • profilare gli utenti in modo più accurato sul web,
  • personalizzare comunicazioni, campagne, messaggi e offerte.

Tali dati possono essere raccolti attraverso svariate modalità:

  • partecipando a contest online,
  • iscrivendosi a una piattaforma proprietaria dell’azienda / walled garden,
  • iscrivendosi a una newsletter,
  • scaricando un e-book,
  • partecipando a quiz e / o sondaggi,
  • e molto altro.

I first-party data, invece, sono dei cookies proprietari che tengono conto delle interazioni degli utenti sul sito web aziendale. Questi dati, quindi, ci possono raccontare lo storico acquisti, il comportamento e le preferenze di coloro che acquistano e lasciano i dati sul sito web di proprietà.

Cookieless analytics: come tracciare il percorso degli utenti senza i cookie di terze parti

Google Analytics 4 è quasi del tutto cookieless. Il tracciamento si basa principalmente su universal ID, machine learning e statistical modeling: in pratica, l’utente viene “seguito” nel suo viaggio attraverso diverse piattaforme e touchpoint, ma senza mai essere identificato.

Altro strumento molto importante per tenere traccia dei contatti e dei lead acquisiti, gli zero-party data di cui abbiamo parlato poco sopra, è proprio il CRM. Per esempio, in Leevia abbiamo creato un funnel di marketing automation, così da collegare in maniera diretta GA4 e Google ADS per avere il maggior numero possibile di informazioni sui nostri contatti. Il tutto nel pieno rispetto della privacy e della sicurezza online dei nostri utenti.

Nel prossimo futuro, anche le soluzioni AI-based rappresenteranno un’ottima alternativa per comprendere la customer journey dei propri utenti online. Attraverso la raccolta di dati diversi da quelli di navigazione, come per esempio l’engagement dell’utente o le informazioni sul sito nel quale viene pubblicato un annuncio, sarà possibile raccogliere ulteriori parametri per veicolare con successo le proprie campagne pubblicitarie.

L’advertising senza cookie: cosa succederà

Senza i cookie di terze parti inizierà una nuova era per l’advertising, con le aziende e gli inserzionisti costretti a misurarsi con nuove sfide. Poiché le “bricioline” con cui siamo stati abituati a seguire i nostri utenti non esisteranno più, sarà necessario individuare nuove modalità per fare retargeting. Qui entrano ancora una volta in gioco gli zero-party data: per esempio, caricando la propria lista di indirizzi e-mail sulle principali piattaforme, come Meta o Google, è possibile fare remarketing con offerte personalizzate per quel determinato segmento.

Inoltre, sempre più spazio verrà conquistato dal contextual advertising. Si tratta di pubblicità mirate che veicolano dei messaggi specifici in base ai contenuti visualizzati in quel momento dell’utente. Per raggiungere questo risultato, nell’adv contestuale viene fatto un grande uso dell’intelligenza artificiale, soprattutto per ciò che concerne l’elaborazione del linguaggio naturale, il machine learning e altri parametri.

Google Ads stesso, in primis, si basa sempre di più sul machine learning. Tanto che oggi è possibile ottenere grandi risultati in termini di advertising proprio affidandosi a ciò che la piattaforma ha appreso dalle campagne eseguite nel tempo.

In conclusione

Per quanto tanto atteso dagli utenti web, il futuro cookieless non lo è altrettanto da parte delle aziende. Il fatto che cambieranno le modalità di tracciare gli utenti nel loro percorso porterà, inevitabilmente, a un aumento dei costi pubblicitari. Questo però non significa che tutto sarà nero, anzi: per gli inserzionisti cominceranno nuove sfide, ma c’è tutto il tempo necessario per prepararsi iniziando già oggi a raccogliere zero-party data e first-party data, nonché di iniziare a sfruttare a pieno le piattaforme per migliorare le opportunità per il prossimo futuro.


Preparati al futuro cookieless con Leevia!

Riassunto
Un futuro Cookieless: dal tracking all'advertising
Titolo Articolo
Un futuro Cookieless: dal tracking all'advertising
Descrizione
First-party data, zero-party data, CRM evoluti e contextual advertising: ecco le migliori soluzioni per preparare la tua azienda a un'epoca cookieless.
Autore
Editore
Leevia
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