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Come migliorare le prestazioni su Google ADS e ottenere risultati velocemente

Quando si inizia a lavorare su un account o una campagna Google ADS, in linea di massima, esiste già una storia pregressa. Quindi, a meno che l’account Google non sia neonato, lo step da affrontare in primo luogo è quello di condurre un audit al fine di guardare la situazione con occhi nuovi e comprendere come impostare una campagna che sia performante e possa restituire risultati concreti.

Per questo oggi ti spiegheremo come migliorare le prestazioni su Google ADS, grazie all’ottimizzazione di cinque aree chiave.

Come migliorare le prestazioni su Google ADS: cosa valutare

Per migliorare le prestazioni su Google ADS, nel momento in cui l’account ha uno storico, è necessario valutare alcuni fattori:

  1. Prestazioni per località;
  2. Prestazioni per dispositivo;
  3. Rendimento per posizionamento;
  4. Prestazioni del pubblico;
  5. Keyword negative.

Vediamo in che modo tutto questo può aiutare nel perfezionare le performance.

Prestazioni per località

Tra le prime cose da valutare, al fine di migliorare le prestazioni su Google ADS, troviamo la zona di provenienza del pubblico.

Analizzando questi dati, potresti vedere dei modelli completamente diversi a seconda della città. Questo non è così strano, considerato che i dati demografici possono variare, anche di molto, da un luogo all’altro.

Per esempio, da chi vive in città ci si può aspettare un valore di transazione più elevato. In questo caso, quindi, il potenziale Lifetime Value potrebbe giustificare un aumento dell’importo che siamo disposti a spendere per l’acquisizione di quel tipo di clientela.

Delle forti differenze di rendimento in base alla località potrebbero suggerire di modificare le campagne e strutturarle in modo che gli annunci possano essere allineati di conseguenza.

Prestazioni per dispositivo

Piattaforme e dispositivi diversi portano ad un diverso comportamento dell’utente. E, attenzione, non è solo questione di dimensione e risoluzione dello schermo, ma anche di contesto e dei motivi per cui viene utilizzato un determinato dispositivo (es. mobile) al posto di un altro (es. desktop).

Conoscere i nostri utenti e il modo in cui convertono ci aiuta a capire su quali dispositivi puntare, adeguando così la strategia.

Rendimento per posizionamento

Potremmo discutere a lungo sulla qualità delle impression e dei clic provenienti dai siti Web dei partner, ma la verità è che questi, nella maggior parte dei casi, generano una quantità di traffico così irrisoria da perdersi nel contesto più ampio dell’account pubblicitario.

Tuttavia, discorso diverso è per la Rete Display. Tanto per cominciare, il posizionamento in Search è un mezzo pull, mentre quello in Display viene considerato un mezzo push. Anche se altamente mirati, gli annunci Display sono una forma di interruzione dell’esperienza dell’utente, cosa che bisognerebbe tenere sempre ben presente quando si lavora sulle creatività e sui messaggi.

Prestazioni del pubblico

Spesso vediamo che la ricerca genera una quantità significativa di traffico da clienti già esistenti che usano Google per entrare rapidamente nel proprio account. Per esempio, chi su Google cerca “Facebook” per accedere alla pagina di login.

Questi clic, se non vengono messe in atto delle misure ad hoc, possono essere molto costosi quando provengono da annunci PPC.

Per migliorare le prestazioni su Google ADS, quindi, puoi decidere di aggiungere degli elenchi di esclusione per evitare, laddove possibile, di incorrere in costi aggiuntivi che non genereranno conversioni.

Altro utilizzo delle prestazioni del pubblico includono la segmentazione della base di utenti in cluster basati sul comportamento e / o sul coinvolgimento. Una volta raccolti, questi dati forniranno informazioni preziose su quali segmenti forniscono prestazioni migliori, così da adattare gli annunci.

Analisi delle keyword

Analizzare le keyword di ricerca è fondamentale per migliorare le prestazioni su Google ADS. La complessità del linguaggio naturale, e i diversi modi in cui le persone ricercano qualcosa sui motori di ricerca, sono sicuramente degli scogli molto importanti che anche l’apprendimento automatico più sofisticato non può comprendere a pieno.

Pertanto, è fondamentale restringere le possibilità che le parole chiave digitate dagli utenti possano corrispondere a query indesiderate. Per questo è necessario rivedere ed estrarre continuamente i dati delle query di ricerca disponibili per ridurre i costi e limitare ricerche indesiderate, o non pertinenti, contribuendo allo stesso tempo anche ad aumentare il punteggio di qualità.

In conclusione

In un mondo ideale, ciascun marketer dovrebbe avere tutto il tempo necessario per concentrarsi sull’analisi dei dati e lavorare di conseguenza sulle correzioni. Purtroppo, la realtà dei fatti è molto diversa e spesso si è sotto pressione per ottenere risultati in fretta.

Pertanto, anche questa volta, diventa necessario scomodare Pareto con il suo principio statistico.

Perdersi tra i numeri, soprattutto quando si lavora su centinaia di campagne, gruppi di annunci e annunci, è molto facile. Quindi puoi cominciare cercando quelle campagne e quei termini di ricerca che sono responsabili della maggior parte della spesa pubblicitaria. È probabile che il 20% di questi sia responsabile dell’80% dei costi in uscita.

Se quelle campagne e quelle parole chiave stanno raggiungendo l’obiettivo finale, migliorare le prestazioni su Google ADS potrebbe davvero aiutare la tua azienda ad arrivare al livello successivo.

Ovviamente questo è possibile anche nel caso in cui quel 20% non ottenga i risultati attesi. Ma, in tal caso, è necessario concentrarsi sull’analisi correttiva di tali campagne in modo prioritario.


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Riassunto
Come migliorare le prestazioni su Google ADS
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Come migliorare le prestazioni su Google ADS
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Tutti i consigli su migliorare le prestazioni su Google ADS ed ottenere risultati concreti, in modo veloce, dagli annunci.
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