Guida al progress marketing, il ramo del marketing utile alla personalizzazione delle strategie di loyalty
- Che cos’è il progress marketing
- Obiettivi del progress marketing
- I vantaggi del progress marketing
- Come fare progress marketing
- I dati sono il presente e il futuro
Su questo blog abbiamo parlato più volte dell’importanza della brand loyalty. Al giorno d’oggi, implementare dei programmi di fidelizzazione studiati per rispondere correttamente alle esigenze dei propri clienti è diventato fondamentale per costruire relazioni solide tra aziende e clienti, che vanno ben oltre al processo di acquisto vero e proprio.
In questo contesto si posiziona il progress marketing, il “nuovo” ramo del marketing che si focalizza sui nuovi media e sulle tendenze comportamentali degli utenti consumatori che li frequentano.
Che cos’è il progress marketing
Il progress marketing è una disciplina molto specifica che sfrutta i contatti e le relazioni con i potenziali clienti per raggiungere obiettivi di business basati sulla fidelizzazione ad un determinato marchio.
Si tratta di un ramo del marketing molto particolare, e per certi versi ancora inesplorato da molte aziende italiane, che combina i dati degli utenti con Intelligenza Artificiale e machine learning al fine di individuare il valore di ogni singolo cliente a cui destinare comunicazioni estremamente personalizzate.
Di fatto si tratta di un approccio multicanale, che integra soluzioni digitali e business intelligence, al fine di conoscere a fondo il singolo cliente, comprendere i suoi gusti, le preferenze e le propensioni di acquisto, facilitando una relazione che può diventare sempre più personalizzata, quasi one-to-one.
Obiettivi del progress marketing
Tra gli obiettivi principali di una strategia di progress marketing troviamo sicuramente il miglioramento delle performance di una qualsiasi campagna promozionale. Il raggiungimento di questo obiettivo può avvenire solo attraverso sistemi di business intelligence, basati per esempio su sistemi di machine learning e / o data science, che consentono ai marketer di apportare migliorie in tempo reale al fine di personalizzare in modo efficace le offerte e i percorsi loyalty già in atto.
Nella pratica, creare una strategia di progress marketing è fondamentale per migliorare le interazioni e per accrescere le potenzialità di engagement e coinvolgimento dell’utente, ma anche per influenzare il comportamento di acquisto, guidare il traffico verso un punto vendita online e / o offline, e in ultimo, ma non certo per importanza, per fidelizzare i consumatori nei confronti di un determinato brand, prodotto o servizio.
I vantaggi del progress marketing
Soffermandoci proprio sulla brand loyalty, grazie al progress marketing e al suo tipico approccio data-driven è oggi possibile raggiungere dei risultati che fino a non molto tempo fa erano impensabili. Primo su tutto arrivare ad analizzare a fondo i comportamenti dei clienti, proponendo loro delle comunicazioni rilevanti e in linea con i loro interessi, basandosi su informazioni reali e non su semplici supposizioni come in passato.
Il mondo digitale è estremamente mutevole e ancora non sono chiare quali saranno le evoluzioni per il futuro. Le buzzword del momento sono sicuramente zero-party data, ma anche NFT e metaverso: in pratica sembra che nei prossimi anni vivremo sempre di più la nostra vita online, ma con un’attenzione sempre maggiore dei big player rispetto alla privacy degli utenti.
Uno scenario che oggi potrebbe sembrare distopico, ma che probabilmente non si allontana poi così tanto da quella che sarà la realtà dei fatti.
Quindi, in un mondo sempre più connesso, ma con utenti sempre più attenti alla propria privacy, anche con il supporto di normative ad hoc e da tutti gli adeguamenti da parte di Meta, Google e altri, è diventato fondamentale per le aziende la ricerca di nuove strategie che le aiutino nella fidelizzazione online e offline. Qui si inseriscono strumenti quali i loyalty program e i concorsi a premio, purché studiati in ottica omnichannel e per offrire un’esperienza quanto più possibile personalizzata a coinvolgimento continuo.
Da qui uno dei più grandi vantaggi del progress marketing: la possibilità di rielaborare i dati ottenuti in tempo reale, perfezionando la strategia di comunicazione e aumentando così la sua efficacia.
Come fare progress marketing
La prima regola per fare progress marketing è quella di lavorare su tutta la client-base. Questo significa che non bisogna implementare la propria strategia solo su chi consuma di più, perché la fidelizzazione del cliente parte prima di tutto dal basso.
Facendo un esempio concreto, potremmo ipotizzare che una persona che vive da sola consuma un flacone di detersivo per lavatrice ogni due mesi, mentre una famiglia composta da quattro persone ne acquista due al mese.
Ha senso tagliare fuori dalla strategia di loyalty il primo target?
Assolutamente no, anche perché questo ha lo stesso valore di chi acquista di più e ha le medesime possibilità di partecipare a tutte le iniziative proposte dal brand, tra cui eventi, contest online e sondaggi.
Altro presupposto fondamentale del progress marketing è quello di andare oltre al concetto di RFM, acronimo di Recency, Frequency e Monetary value.
Prendiamo per esempio due clienti che condividono lo stesso profilo socio-demografico, che consumano lo stesso numero e tipologie di prodotti nel medesimo lasso temporale. Bene… Ai fini marketing queste due persone rientrano nel medesimo segmento di pubblico, ma in realtà sono consumatori differenti.
Analizzando nel dettaglio i comportamenti di entrambi i consumatori, il loro approccio al brand e al prodotto, è possibile leggere sfumature altrimenti impossibili da vedere e creare così dei messaggi personalizzati che vanno oltre la macro-targetizzazione alla quale siamo abituati oggi.
Infine, per fare progress marketing è necessario ragionare e agire in tempo reale. Troppo spesso si analizzano i dati a campagna conclusa, leggendo i dati in modo sommario.
Ad oggi siamo letteralmente circondati da strumenti che rendono accessibili, anche in ambito PMI, tecnologie quali business intelligence e machine learning che consentono di attivare un approccio scientifico basato su informazioni reali per creare strategie di marketing apprezzabili dai propri clienti.
I dati sono il presente e il futuro
Oggi si parla sempre di più di mettere il cliente al centro del proprio business, ovvero di customer centricity. In realtà, in un mercato sempre più competitivo e in un mondo sempre più digitale, questo è un concetto che dovrebbe essere scontato per qualsiasi azienda.
Lavorare sulle modalità di interazione con il proprio pubblico, sulle esperienze personalizzate e sulla costruzione di relazioni ed esperienze legate ai propri prodotti o servizi deve essere un must per ogni azienda di successo. Chiaro è che qui si devono legare delle esperienze di loyalty e una conoscenza del cliente che vada oltre a quelli che fino ad oggi sono stati considerati i punti cardine naturali nel settore del marketing online e offline.