Problemi per DASH e per l’ANSA, mentre fra i WIN questo mese spiccano CarGlass e NOWTV, ecco i nostri personali WIN e FAIL del mese
Siamo a fine mese, le foglie dell’autunno stanno già cadendo copiose e a noi Social Media Marketers non resta che iniziare a pensare alle immagini per Halloween e ai giochi di parole sull’inverno che sta arrivando (ma quest’anno che non c’è GOT sarà dura). Comunque, vediamo nel frattempo da cosa possiamo prendere spunto oppure decisamente no dal Social Media Marketing di settembre.
La campagna di Totti per i PODS che diventa un problema “politico”
Partiamo da un presupposto: la campagna in sé non è un FAIL. Poi il livello recitativo del Capitano è quel che è, ma il risultato è più che accettabile, e il testimonial è simpatico. Inoltre la campagna è stata declinata anche per i Social in modo diverso dal solito video, con immagini per la copertina della Pagina di Dash Italia e con post a carosello:
Purtroppo però, anche con una campagna ben studiata e “innocua” il pericolo di fraintendimenti è sempre dietro l’angolo. E in questo caso è avvenuto:
A quanto pare molti utenti di Facebook hanno equivocato POD con PD, a causa del fatto che la O è composta dal prodotto stesso…da questa (piccola) disavventura di Dash ne deriva che molto spesso i Social Media Manager devono avere molta pazienza, come si vede: rispondere a tutti questi utenti con una risposta gentile e anche un po’ ironica non è semplice. E poi si deve sempre essere pronti a tutto: una crisi del marchio è sempre dietro l’angolo sui Social.
NOW TV rilancia la sua offerta e prende in giro DAZN
Per quanto riguarda invece i WIN abbiamo in questo mese campagne semplici ma dal sicuro risultato. Il primo esempio è quello di NOW TV, che all’interno del rilancio autunnale della propria programmazione ha anche iniziato a reclamizzare la storica serie tv di Dawson’s Creek, approfittandone per prendere in giro DAZN e i suoi spot:
Anche in questo caso, scorrendo la Pagina Facebook e i commenti stessi a questo post troviamo Social Media Manager che devono fare anche del supporto ai consumatori di base, essendo l’entry point per le lamentele. Un po’ come accade anche per DAZN.
Revenge utilizza gli haters per i video spot su Facebook
Ricade nei WIN anche l’utilizzo a proprio vantaggio dei commenti omofobi con cui alcuni utenti avevano accolto il trailer del film Revenge. Il film infatti parla di una ragazza che, dopo aver subito un abuso, si vendica uccidendo tutti i suoi carnefici (uomini ovviamente). Pur essendo nel 2018 evidentemente un film con una donna forte crea dei problemi nei confronti di diverse persone.
Ottimo uso quindi di quello che poteva essere una pubblicità negativa, risolto invece a proprio vantaggio!
CarGlass e la doppia citazione carpiata
Sempre della serie Post ironici semplici ma ben fatti troviamo questo mese anche nella nostra personale “classifica” CarGlass, che “usa” l’uscita del film su Ken Shiro (un must per la generazione che ora ha l’auto, i 30-40enni), accoppiata con una citazione filmica più nostrana per promuoversi e aumentare l’engagement:
Gli utenti non hanno resistito, ma anche in questo caso le risposte del Social Media Manager è sempre stata all’altezza.
Come ti distruggo l’Influencer: il FAIL di Sara Affi Fella
La storia ha superato il ristretto circolo dei fan della trasmissione “Uomini e Donne” ed è diventata in pochi giorni (poche ore in verità) un caso da manuale di Social Media Crisis e di Cyberbullismo insieme. Sara Affi Fella infatti, nota alle cronache per essere stata tronista della trasmissione di canale 5, è stata scoperta aver mentito per lungo tempo alla trasmissione (e al suo pubblico) in merito alla relazione con l’ex fidanzato, che non era per nulla ex.
Per essere chiari: la ragazza partecipava ad una trasmissione per single senza essere single ma solo per avere fama e notorietà. Una volta venuta fuori la notizia, grazie all’ex fidanzato (mollato sul serio questa volta) l’influencer, che aveva fino a pochi giorni fa più di un milione di follower su Instagram, è stata al centro di una vera e propria gogna Social: insultata e abbandonata dai suoi fan, è stata presto abbandonata anche dalle aziende con cui aveva collaborazioni e anche dall’agenzia di comunicazione che la seguiva. Non potendo evidentemente in questo momento sopportare l’onta mediatica, la ragazza ha disattivato il profilo Instagram e si è trincerata dietro il silenzio. A noi resta l’impressione che diventare “influencer” oggi forse è un po’ troppo facile rispetto ai propri reali meriti e che soprattutto, se non si è adeguatamente seguiti da un punto di vista della comunicazione è anche molto pericoloso.
All’ANSA hanno dei problemini con la condivisione degli articoli su Facebook
Qualche “piccolo” problema per il sistema di condivisioni sui social della più importante agenzia di stampa italiana:
Consigliamo all’ANSA di assumere un Social Media Manager che almeno controlli i post automatici!