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Cos’è successo sui social nel mese appena trascorso? Ve lo diciamo nel meglio e peggio del SMM di Febbraio

Febbraio è tempo di vari santi, da San Valentino a Sanremo… È indubbio quindi che sia un mese particolarmente amato dai Social Media Manager italiani, contenti di avere una sicura fonte di contenuti per buona parte del mese (e non dimentichiamo che il 17 è stata la giornata mondiale del gatto, santo patrono di ogni SMM che si rispetti).

Tuttavia, oltre alle campagne per gli eventi cerchiati in rosso, nel calendario editoriale di ogni SMM che si rispetti, c’è molto altro. Vediamo insieme le cose che a nostro insindacabile giudizio hanno funzionato e quelle che… Proprio no!

Fail

MediaWorld e il San Valentino da dimenticare

Anche quest’anno la catena di negozi di elettronica Mediaworld ha lanciato un concorso per dare l’opportunità ai vincitori di prendere tutto quello che riescono da un negozio della catena in un determinato lasso di tempo (cento secondi) la novità di quest’anno è che si poteva partecipare in coppia, omaggio alla festività di San Valentino, e quindi raddoppiare la possibilità di accaparrarsi più prodotti.

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Fin qui tutto bene. Sennonché sul regolamento esposto compare una nota che ha destato ire e perplessità della rete italiana. Il regolamento infatti specifica che possano partecipare solo le coppie del sesso opposto. 

Ovviamente la reazione non si è fatta attendere, una volta uscita la notizia.

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Utenti furiosi che scrivono praticamente sotto ogni post presente nella pagina del brand, SMM che immaginiamo disperati. Dopo un paio d’ore di attacchi di questo tenore sulla pagina compare la risposta:

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Con una pazienza certosina i social media manager di Media World copiano e incollano il più possibile questa risposta sotto ad ogni commento di insulti. Un Media Fail ma anche un buon caso di gestione della crisi, creata non certo dalla gestione della pagina, che ha invece mantenuto la calma e, con un buon coordinamento è riuscita a “risolvere” la situazione. Aggiungiamo che il tutto è avvenuto alla sera del venerdì. E la risposta di Media World è stata pubblicata alle 23. Un chiaro esempio che gli orari per un buon social media manager non sono certo quelli canonici!

Win

Vodafone usa bene l’ironia in coppia con “Il Milanese imbruttito”

Vodafone ha realizzato, insieme alla pagina Facebook “Il Milanese Imbruttito” una serie di video che in modo ironico e giocando molto sulla stereotipizzazione del “milanese DOC” pubblicizzano la rete dell’operatore telefonico.

Il primo video è sicuramente quello più riuscito per ora, non focalizzandosi sul messaggio che vuole imporre, ma raccontando invece una storia, nei toni consoni alla pagina partnership, che sfocia in modo naturale nel messaggio pubblicitario.

2 milioni e mezzo di visualizzazioni, 2500 like, più di 600 condivisioni. Scommessa vinta, soprattutto considerando che c’era il rischio di creare un personaggio antipatico (cioè quello del Milanese cafone) che invece viene reso positivamente, anche se ha tutti i tic e i modi di dire che i fan della pagina ben conoscono.

Amaro Montenegro sfrutta bene entrambi gli eventi

Su Sanremo si sono sbizzariti un po’ tutti. È in fondo l’evento social italiano dell’anno, quindi perché non approfittarne? Fra tutte le campagne che abbiano visto, alcune più forzate, altre meno, abbiamo scelto quella di Amaro Montenegro, che lavora bene sulla meta-interpretazione del proprio brand e sfrutta un personaggio invocato un po’ da tutti durante i giorni del Festival ma non presente sul palco dell’Ariston.

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Ma il Brand vince anche rispetto alla campagna per San Valentino:

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Utilizzo corretto dell’evento, richiamo ad una famosa app di incontri, prodotto in evidenza. Il perfetto mix del contenuto brandizzato per diventare virale.

Netflix, Santa Clarita Diet e lo splatter

Netflix non è nuova a video coinvolgenti per la promozione delle serie TV presenti in esclusiva. Dopo Salvatore Aranzulla per Black Mirror, in febbraio è stato studiato un altro video che sembra essere piaciuto molto agli utenti.

Per il lancio della serie Santa Clarita Diet, a metà tra horror e commedia e per alcuni tratti splatter, i geniacci di Netflix hanno ideato un video promo dedicato a tutti gli appassionati del genere.

Il video sembra scimmiottare un po’ tutti quei contenuti che propongono ricette in 60 secondi che vengono molto seguiti sui social network e su Youtube. Quello che aiuta nel definire questa campagna un Win è l’attività di community management di Netflix. Il Tone of Voice e le modalità di risposta ai commenti, distinguono il brand di TV on demand da molti competitor, incentivando gli utenti al commento con ironia e simpatia.

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Ma la campagna più riuscita, secondo noi (e sappiamo già che molti non saranno d’accordo) è quella per San Valentino di Real Time.

Andando per ordine, il 13 febbraio sulla stampa e sui social del canale televisivo compare questo:

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Se avete notato immediatamente l’errore grammaticale dell’articolo indeterminativo davanti al nome maschile, non siete DECISAMENTE stati i soli. I social di Real Time sono stati letteralmente presi d’assalto da tutti i “grammar-nazi” e i “social media addicted” italici.

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E così via, più o meno ironici, più o meno scandalizzati. Per tutta la giornata (con una prova di sangue freddo invidiabile) nessun SMM di Real Time risponde alle provocazioni. La risposta migliore compare il giorno successivo, San Valentino, con una campagna crossmedia che ha coinvolto stampa, social e tv.

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L’errore era voluto. La campagna di Real Time puntava a non fare discriminazioni fra “tipologie di amore”. Oltre al post il canale televisivo fa uscire anche con un video con tutti i suoi volti più noti e con una petizione per far accettare all’Accademia della Crusca il cambiamento grammaticale. Perché la parola amore non abbia un genere.

Perché ci è piaciuta la campagna? Perché è stata coraggiosa, incisiva ed ha centrato gli obiettivi: brand awareness per il canale e riflettore puntato sui valori che questo porta avanti.


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