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Gli errori da non commettere per non compromettere il successo di un contest online

Lanciare un contest online legale in Italia non è sempre semplice, per via di tutte le complesse procedure burocratiche da rispettare, ma naturalmente la cosa più importante è che il contest centri a pieno gli obiettivi. Questo a volte non accade per via di qualche errore commesso in fase di ideazione o di realizzazione del contest online, errori che possono essere anche banali possono compromettere il successo di un’iniziativa di questo tipo.

Per questo abbiamo deciso di elencarvi le cose da NON fare quando decidete di creare un contest. Gli errori assolutamente da non commettere.

1. Fare un contest online SENZA avere chiari gli obiettivi e SENZA un sistema di reportistica

Partire dall’idea che il contest serva solo a “fare movimento” sulla pagina Facebook è il primo errore che dovete assolutamente evitare.

Qual è l’obiettivo del vostro contest? Possiamo identificare una serie di obiettivi che possiamo raggiungere creando un contest online:

  • Trovare nuovi lead;
  • Promuovere un nuovo prodotto;
  • Aumentare la brand awareness.

Ognuno di questi obiettivi deve essere chiaro così come deve essere chiaro il sistema con cui andrete a misurare se sono stati centrati.

Ad esempio: se volete raccogliere dei lead, fate un confronto con gli altri metodi di lead generation e stabilite, a fronte della spesa totale sostenuta per lanciare il contest e del costo per lead, un numero minimo di contatti da raccogliere. Importante anche avere un sistema che vi consenta di analizzare tutti i dati, magari integrandosi con Google Analytics.

2. Fare un contest che si basi solo sui like alle foto postate come pubbliche su Facebook o altri social network

Questo è un errore che, oltre a rendere pressochè inutile il contest su Facebook (in quanto una volta terminato non avrete nessun nuovo lead) è anche pericoloso perchè vi espone a poter essere multati dalla Agenzia delle Entrate, in quanto non utilizzatori di server italiani per raccogliere i dati dei partecipanti.

Ricordiamo infatti che per la legislazione italiana ogni contest realizzato sul suolo italiano deve essere garantito da una applicazione esterna ai social network ospitata su server italiani, oppure che replichi i dati dei partecipanti in tempo reale su server presenti su suolo italiano.

È bene sottolinearlo: i contest realizzati solo sui social network, oltre che inutili, sono ILLEGALI ed espongono voi o il cliente ad una possibile, salata, contravvenzione.

3. Lo sforzo che richiedete ai partecipanti NON è proporzionato alla vincita (o alla possibile vincita)

Se chiedete ai vostri possibili partecipanti di pensare ad una foto originale, scattarla, uplodarla e condividerla state chiedendo un certo tipo di sforzo, che deve essere proporzionato alla possibile vincita.

Ricordate che state richiedendo del tempo ai vostri partecipanti, un bene molto prezioso e che quindi il premio deve essere proporzionato rispetto al tempo che l’utente impiegherà per partecipare al concorso.

4. Il premio NON è coerente con il vostro business

Per essere certi di ottente lead qualificati, che quindi siano interessati al vostro core business e ai prodotti che vendete o promuovete non puntate solo su premio dal valore molto grande, ma su un premio che riguardi strettamente il vostro settore.

Quindi individuate un premio che il vostro possibile target amerebbe avere, fra i vostri prodotti di punta o dei vostri partner.

Per esempio il contest #ShoppingConBelen, realizzato da Piazza Italia su Leevia, prevedeva come premio un buono di 1000 euro da spendere nei negozi della catena di abbigliamento. Quindi un premio importante dal punto di vista economico, ma anche molto indirizzato al target, ovvero tutti i clienti che amano la tipologia di abbigliamento venduta dal promotore.

In questo modo attirerete partecipanti che sono realmente in linea con il target che vi prefiggete di raggiungere.

5. Il contest NON viene promosso

Una volta aver pensato il contest, aver deciso i premi, aver stilato il regolamento ed esserci accertarti di essere in regola con la legislazione italiana, uno degli errori più grandi che potete fare è a questo punto pensare che il contest si promuova da solo, grazie alla condivisione organica.
NIENTE di più sbagliato, il contest online va promosso e fatto conoscere ai nostri potenziali lead.

Quali sono i modi migliori per far conoscere un contest online?

  • Post sponsorizzati su Facebook;
  • Collaborazione attiva con gli influencer di settore;
  • Post sul proprio blog aziendale e newsletter mirate.

È importante pensare contestualmente alla creazione di un contest anche alla sua promozione, per assicurarsi che il contest sia partecipato.

6. Il contest ha una durata troppo corta

Altro errore piuttosto comune è non riuscire a quantificare la durata migliore per fare in modo che il vostro contest sia conosciuto e poter dare il tempo ai vostri utenti di partecipare.

Il nostro consiglio è di creare un contest e una campagna a supporto (vedi punto 5) della durata di almeno 4 settimane.

Programmate per tempo il vostro contest online, infatti molto spesso si arriva alla creazione definitiva del concorso in ritardo rispetto alla deadline che originariamente si era pensata come fine contest, con il risultato di dare troppo poco tempo agli utenti per partecipare!


I contest online sono una cosa seria!

Se state pensando di crearne uno contattateci per non commettere nessun errore!

Riassunto
Titolo Articolo
6 cose da non fare quando si lancia un contest online
Descrizione
I contest online sono uno strumento molto utile per intercettare nuovi lead: ecco i 6 errori a cui fare attenzione
Autore
Editore
Leevia
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