Il riassunto di tutte le ultime novità dal mondo digital di questi ultimi sette giorni. Ecco le social media news da non perdere nella nostra Weekly marketing recap dell’8 novembre.
- Facebook elimina il riconoscimento facciale per i tag sulle foto
- Nuovi insights per Instagram
- Uno studio rivela che Instagram Reels ADS performa meglio di TikTok ADS
- L’aggiornamento dell’algoritmo Page Experience sarà presto disponibile per ricerche Google desktop
- Google semplifica la rimozione delle foto di minori dalla ricerca
- Nuovi strumenti LinkedIn per aiutare le aziende ad attirare talenti
- Zoom testa le ADS sui piani free
News Facebook
Facebook elimina il tag con riconoscimento facciale
All’inizio della scorsa settimana, Facebook ha annunciato la chiusura del suo programma di riconoscimento facciale per il tag automatico delle foto. In un post sul blog, Jerome Pesenti, VP of artificial intelligence di Facebook, ha spiegato che tale decisione è stata presa a seguito delle crescenti preoccupazioni degli utenti in termini di privacy e non solo.
La società ha altresì annunciato che, nonostante l’eliminazione di questa specifica funzione, i suoi tecnici sono già al lavoro per lo sviluppo di altre tecnologie di riconoscimento facciale che possano aiutare gli utenti in termini di privacy e trasparenza, fornendo all’utente il massimo controllo su come verrà utilizzato il proprio volto.
News Instagram
Instagram aggiorna i suoi Insights
Finalmente Instagram ha deciso di aggiornare e migliorare la sua sezione Insights, aggiungendo la possibilità di selezionare un arco temporale fino a 90 giorni.
Ma non è tutto. La società ha aggiunto nuovi dati consultabili:
- Account coinvolti, ovvero il numero totale degli utenti che ha interagito;
- Pubblico coinvolto, ovvero informazioni demografiche sugli utenti che hanno interagito con i contenuti, siano essi già follower dell’account o meno;
- Account raggiunti, ovvero gli insights demografici sugli utenti che sono stati raggiunti da un contenuto, anche se non seguono l’account.
Inoltre, avendo unito tutti i formati video in un’unica tab, le statistiche saranno da ora in avanti disponibili in un’unica sezione dove sarà possibile visualizzare i dati totali e quelli per singolo post e / o formato.
Certamente siamo ben lontani dai dati disponibili con tool di analisi di terze parti, come per esempio Sprout Social o Hootsuite, ma questo è sicuramente segno che Instagram stia comprendendo quanto siano importanti le statistiche per gli account business e creator e siamo certi che, con il tempo, verranno migliorate ulteriormente.
Uno studio rivela che le Instagram Reels ADS sono meglio delle ADS TikTok
Sono meglio gli annunci Instagram Reels o TikTok?
A rispondere a questa domanda ci ha pensato Creatopy, una piattaforma specializzata in AD Design, che ha deciso di condurre uno studio lanciando due campagne di annunci video identici sulle due piattaforme. Entrambi avevano obiettivo Copertura, un budget totale di 1.000 dollari, creatività identiche e stessa pagina di destinazione. Ovviamente è stato mantenuto un target uguale in termini di età, localizzazione e interessi.
Ed ecco il risultato: la copertura di Instagram Reels è stata quasi doppia rispetto a TikTok, con impression addirittura triple. Il CPM è stato pari a 1,67 dollari su Reels e 4,38 dollari su TikTok e i clic sono stati maggiori da Reels.
Insomma, una vittoria schiacciante per Instagram Reels ADS!
Creatopy ha altresì svelato che il target di campagna erano uomini / donne di fascia di età compresa tra i 25 ed i 44 anni. Si pensa, quindi, che il successo di Instagram Reels rispetto a TikTok sia attribuibile al fatto che sulle due piattaforme sono presenti fasce demografiche completamente diverse: Instagram, infatti, ha un pool di utenti molto più ampio rispetto a TikTok. Tuttavia, lo studio non ha potuto confermare la validità della teoria, che di conseguenza resta un’ipotesi.
News Google
L’aggiornamento dell’algoritmo Google Page Experience presto arriverà su desktop
Google ha confermato che l’aggiornamento dell’algoritmo Page Experience verrà applicato anche alla ricerca su desktop a partire da febbraio 2022, con rilascio totale entro la fine di marzo. Questo significa che gli stessi parametri usati per il mobile, quindi Core Web Vitals, LCP, FID e CLS verranno considerati ai fini della classificazione.
L’unico segnale che non verrà considerato in questo update sarà l’ottimizzazione per mobile. Il che vuol dire che, se un sito web non è ottimizzato per dispositivi mobili ma rispetta tutti gli altri parametri potrà trarre comunque vantaggio da tale aggiornamento.
La società ha anche dichiarato che aggiungerà presto un nuovo rapporto a Search Console per aiutare gli utenti a capire il rendimento delle pagine desktop per quanto riguarda l’aggiornamento Page Experience.
Google aiuta i minori a rimuovere le proprie immagini dai risultati di ricerca
In un post sul blog, Google ha annunciato che sta semplificando il processo di rimozione delle immagini di sé stessi dai risultati di ricerca per bambini, adolescenti e tutori.
Per richiedere la rimozione di una foto finita per errore all’interno di Google Immagini, gli utenti possono visitare la pagina dedicata alla nuova regola dove la società ha elencato tutte le informazioni di cui avrà bisogno per il modulo di richiesta di rimozione.
Avviare il processo sarà molto semplice: gli utenti possono compilare il modulo dove verranno richieste informazioni come URL dell’immagine, eventuali pagine dei risultati di ricerca dove essa compare e le query. A seguito dell’invio, Google esaminerà il tutto per verificare che la richiesta soddisfi i requisiti per la rimozione e avviserà l’utente una volta che le immagini verranno rimosse.
La società ha però tenuto a precisare che, così facendo, la foto verrà eliminata dalla ricerca e non da internet in generale. Per questo sarà necessario contattare i proprietari dei siti web dove essa compare per farla eliminare.
Altre news
LinkedIn aggiunge nuovi strumenti per consentire alle aziende di attirare i migliori talenti
Per consentire alle aziende di sfruttare la parola dei propri dipendenti, al fine di attirare i migliori talenti in fase di candidatura, LinkedIn sta rilasciando un aggiornamento alla scheda “La mia azienda” con uno spazio dedicato ai dipendenti per la creazione di community e advocacy.
Questo update consentirà agli amministratori di pagina di curare ancora meglio contenuti, permettendo l’invio di un avviso istantaneo che consente ai dipendenti di condividere i post sul loro profilo personale, amplificando così le comunicazioni aziendali. Inoltre, la piattaforma mostrerà ai collaboratori una visualizzazione dinamica del contenuto che tutti stanno condividendo, in modo da comprendere in che modo la ri-condivisione stia effettivamente aiutando.
Ma non è tutto. Per aiutare le organizzazioni ad esprimere le proprie policy in evoluzione, LinkedIn sta creando la possibilità di specificare nell’intestazione se i servizi sono offerti da remoto, in loco o in modo ibrido. Inoltre, la piattaforma sta anche creando uno spazio aggiuntivo in cui le aziende possono chiarire la propria posizione su vaccini, adeguamenti salariali e altro ancora.
Zoom testa le ADS sui piani free
Gli utenti Zoom con abbonamento gratuito potrebbero presto cominciare a vedere degli annunci pubblicitari. La società ha da poco annunciato che tale opzione è in fase di test, attivo solo in alcuni paesi. Chiaramente, le ADS non verranno mostrate nel bel mezzo delle chiamate, ma solo all’inizio o alla fine di una riunione.
Janine Pelosi, responsabile marketing di Zoom, ha spiegato che la piattaforma sta eseguendo questa prova per sostenere gli investimenti effettuati durante la pandemia e per continuare a fornire agli utenti Basic un accesso gratuito.