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Oggi parliamo di email di benvenuto per gli iscritti alla tua newsletter. Alcune idee strategiche per convertire i tuoi lead in clienti

Le email di benvenuto sono singole comunicazioni, oppure una serie, che si inviano automaticamente agli utenti che si sono iscritti ad una newsletter.

Il momento del rilascio dei propri dati coincide con quello in cui l’iscritto è più entusiasta. Ciò rende le welcome email la migliore occasione per presentarti, mostrare alle persone come puoi aiutarle e perfino stimolare la conversione / vendita.

Secondo le statistiche, solo il 39% dei brand invia un’email di benvenuto ed il 41% degli stessi, in genere, attende 48 ore o più prima di farlo.

Inoltre, diverse aziende utilizzano la newsletter solo per inviare i propri post del blog, senza aggiungere un reale valore. Ecco, se anche tu rientri in questa categoria, sappi che stai perdendo grandi opportunità per trasformare i tuoi lead in clienti veri e propri per la tua azienda.

Gli obiettivi di una email di benvenuto

Anche quando si imposta una strategia di email automation è necessario avere degli obiettivi ben chiari in mente. Con una o più welcome email puoi, tra le altre cose:

  • acquisire nuovi clienti per i tuoi prodotti o servizi;
  • effettuare cross-sell o up-sell;
  • ottenere più telefonate o contatti diretti;
  • offrire maggiori informazioni;
  • ingrandire la tua community;
  • richiedere feedback per migliorare la tua attività.

Come creare un funnel di conversione tramite newsletter

Compresa l’importanza di creare delle email di benvenuto efficaci, vediamo ora un esempio di come impostare un funnel di conversione ben delineato, al fine di tramutare i tuoi lead in clienti.

Email nr. 1 – Benvenuto

La tua email di benvenuto è il primo passo per impostare un funnel di vendita. Qui dovresti presentarti e dare alle persone le informazioni per le quali si sono iscritte.

Per che cosa si può usare? La risposta non è univoca, ma dipende sempre dagli obiettivi aziendali:

  • offri un lead magnet (es. e-book gratuito);
  • convinci le persone ad utilizzare effettivamente i tuoi prodotti o servizi;
  • fornisci informazioni utili alle persone;
  • presenta la storia del tuo brand;
  • richiedi feedback sulle esigenze specifiche.

Quando un utente si iscrive ad una newsletter, l’invio di una email di benvenuto è assolutamente imprescindibile. Quello che fai in questo momento dipende dall’azione specifica che vuoi che le persone intraprendano, ma alla fine tutto si riduce a due passaggi:

  • dai ai tuoi utenti ciò che si aspettavano;
  • dì loro che cosa accadrà dopo.

Se fai tutto in maniera corretta, le prestazioni della tua welcome email saranno a dir poco eccezionali.

Email nr. 2 – E se ti risolvessi questo problema?

I tuoi lead hanno un problema e, molto probabilmente, il prodotto o servizio da te venduto li aiuterebbe a risolverlo. Anche se questo è chiaro per te, non è detto che lo sia anche per loro.

Ecco, quindi, cosa devi fare con questa seconda email: dimostrare che esiste una risposta al loro problema. In altre parole, devi spostare i tuoi utenti verso la consapevolezza di una soluzione.

funnel email

Qui un esempio di My Formula, brand italiano che produce prodotti per capelli personalizzati. All’interno del suo funnel di conversione, come seconda e-mail fornisce dei consigli concreti che si possono tradurre in acquisto.

Per scrivere questo tipo di comunicazione devi porti tre domande:

  • quale problema deve risolvere il mio lettore?
  • cosa deve fare per risolverlo?
  • in che modo dovrebbe farlo?

Con la risposta a questi quesiti verrà tutto più naturale.

Email nr. 3 – Fare leva sul senso di colpa

A nessuno piace sentirsi in colpa. Le persone vogliono credere che i problemi non siano scaturiti da responsabilità proprie e tu dovrai convincerli proprio di questo, fornendo soluzioni concrete.

Un’ottima mail che dice “non è colpa tua” può anche partire da una storia personale. Per esempio, se proponi un corso di cucina, puoi raccontare che anche per te ci sono voluti anni per imparare, che è una cosa non da tutti, che richiede una grande dose di tempo e pazienza e così via dicendo.

Dopodiché apri le porte al tuo prodotto, stendendo un bel tappeto rosso fiammante.

Di fatto, l’email nr. 3 è quando presenti ciò che vendi. È quando porti il tuo lettore alla consapevolezza verso la soluzione specifica.

Non hai ancora bisogno di forzare la mano verso la vendita, ma è comunque un’opportunità per menzionare il tuo prodotto / servizio ed iniziare a raccogliere i primi frutti da parte di lead caldi.

Email nr. 4 – Immagina, puoi (sì è una cit.)

In che modo la tua offerta cambierà la vita dei tuoi utenti?

Beh, se vuoi vendere devi essere in grado di rispondere a questa domanda. E ancora più importante, dovrai essere in grado di convincere il tuo lettore che puoi aiutarlo.

Ma qui arrivano i problemi:

  • i risultati reali, nella maggior parte dei casi, arrivano sul lungo periodo;
  • le persone non si entusiasmano dell’attesa e vogliono il risultato ORA;
  • hai bisogno di coinvolgere le persone per convincerle ad acquistare da te.

Ed ecco che entra in gioco il future pacing, ovvero il modo in cui si utilizzano le parole per far sì che le persone si vedano in un futuro in cui si stanno sperimentando gli incredibili risultati forniti dalla soluzione da te proposta.

Quando utilizzi questa tecnica di copywriting puoi scegliere più periodi di tempo. Ovvero i vantaggi immediati, quelli ottenuti in poche settimane e quelli dopo mesi / anni.

Esponi le tue opportunità e aggiungi sempre frasi come “pensa a” o “immagina”. Questo modo di scrivere aiuterà la persone a visualizzare sé stesse con il tuo prodotto, stimolando così la vendita.

Email nr. 5 e 6 – Tempo di vendere

Se hai mai eseguito una canalizzazione email per il lancio di un prodotto, sai che la maggior parte delle vendite arriva alla fine. Sicuramente qualcosa può entrare anche prima, ma è nel momento in cui si crea il senso di urgenza che le persone cominciano a mettere mano al portafoglio.

La scarsità, infatti, è uno dei sette principi di persuasione descritti da Cialdibi. E con questo arriva anche l’urgenza, la quale può fare veri e propri miracoli.

Queste ultime due comunicazioni sono la tua ultima possibilità per effettuare la vendita e convincere i lettori. Ecco il fulcro di ogni email:

  • Nr. 5: urgenza e caratteristiche / vantaggi. Puoi inserire un timer per il conto alla rovescia che indica quando terminerà l’offerta, oppure puoi spingere sull’avversione alla perdita dipingendo l’immagine di una vita triste senza il tuo prodotto.
  • Nr. 6: promemoria finale e testimonianze. Un’email più breve che è un semplice memo per ricordare l’ultima possibilità.

In conclusione

Sei pronto a lanciarti nel magico mondo dei funnel di conversione? Se la risposta è sì, sappi che quelli che ti abbiamo fornito oggi sono dei semplici esempi che puoi adattare alla tua attività.

Non dimenticarti di testare sempre i risultati, così da migliorare la tua strategia passo dopo passo.


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Riassunto
Email di benvenuto efficaci: come creare il tuo funnel di conversione
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Email di benvenuto efficaci: come creare il tuo funnel di conversione
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Le email di benvenuto sono singole comunicazioni, oppure una serie, che si inviano automaticamente agli utenti che si sono iscritti ad una newsletter. Oggi ti spiegheremo come e perché inserirle all'interno di un funnel di conversione efficace.
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Leevia
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