Il Festival di Sanremo si è profondamente evoluto nel corso della sua storia, adeguandosi alle tecnologie e ai cambiamenti nel comportamento degli spettatori. Nato come semplice concorso canoro nel 1951, in un’epoca in cui la televisione muoveva i suoi primi passi e il web e i social media sarebbero stati pura fantascienza, oggi è diventato un evento fortemente marketing-oriented.
Ancor di più lo dimostrano le ultime edizioni, sempre commentatissime sui social. A questo va aggiungersi il Fantasanremo che compare ovunque sui social media, con tantissimi brand e influencer con la propria lega, e le varie campagne di real time marketing costruite sul tormentone del momento. Impossibile da dimenticare la diatriba tra Morgan e Bugo sul palco di Sanremo 2020, alla quale è seguito un grandissimo tam-tam sui social media, anche alimentato da numerose aziende che hanno trasformato quella scena, facendola propria attraverso i meme per promuovere prodotti / servizi.
Il real time marketing è solo meme divertenti?
No, una real time marketing strategy non può basarsi solo sui meme. Certo, sono estremamente divertenti, quando ben fatti, ma se la volontà aziendale è quella di “usare” il Festival di Sanremo per fare marketing non è possibile basarsi solo su immagini simpatiche da far girare sui social media. In questo caso è necessario costruire una vera strategia contestualizzata, ipotizzando vari scenari per coinvolgere la follower-base.
Real time marketing, definizione
In realtà non esiste una vera e propria definizione di real time marketing. In linea di massima, è possibile dire che un approccio di instant marketing si basa sulla capacità di un’azienda di essere reattiva e rispondere velocemente agli stimoli esterni, come per esempio degli eventi di rilevanza internazionale, nazionale o notizie legate al proprio settore.
Sanremo è uno di questi eventi, ecco perché le aziende fanno ormai a gara per creare la campagna migliore al fine di aumentare l’engagement e acquisire nuovi potenziali utenti.
Sanremo, real time contextual marketing e lead generation
Ma si sa, quello che succede sui social media rimane sui social media. E no, non è una storpiatura del celebre slogan relativo a Las Vegas. Con questa frase ci riferiamo al fatto che l’engagement sui social media dato da un meme riuscito bene fornisce sicuramente una gratificazione immediata, ma quanto è poi funzionale sul medio-lungo periodo?
Partendo dal presupposto che i follower non sono clienti e che non conosciamo nulla su di loro, salvo quello che si riesce a carpire dagli Insights e dagli Analytics, per far sì che un’operazione di real time marketing funzioni per davvero è necessario stabilire un obiettivo misurabile e concreto, con dei KPI realmente utili al proprio business. L’aumento di follower non lo è, poiché rientra a pieno diritto tra le vanity metrics, ovvero quelle metriche utili alla sola riprova sociale.
Questo significa che per sfruttare Sanremo ai fini marketing ci vuole ben di più che una creatività studiata bene. Ci vuole un obiettivo, una strategia e il modo di metterla in pratica.
Per esempio, grazie al prodotto Pronostici della suite Leevia è possibile attivare una strategia di customer engagement volta alla lead generation e alla loyalty.
Il funzionamento è molto semplice. Attivando un contest Pronostici in occasione di un evento come Sanremo, ma può essere anche un match sportivo, la notte degli Oscar o altro, l’utente può inserire il risultato previsto, in questo caso il nome ipotizzato come vincitore / vincitrice della kermesse. Superato questo primo step, il partecipante dovrà registrarsi per validare la risposta e può farlo con social login oppure con e-mail e password. Una volta uscito il risultato ufficiale, tutti i partecipanti che hanno indovinato possono partecipare all’estrazione finale di un premio in palio, meglio se pertinente alla brand identity aziendale così da attirare solo pubblico in target.
Grazie a uno strumento come Pronostici, quindi, è possibile raccogliere contatti qualificati e in target, sui quali agire successivamente con azioni specifiche di remarketing finalizzate alla conversione e poi alla fidelizzazione.
Poiché stiamo entrando in un’epoca cookieless, costruire un database profilato è molto più importante dell’acquisizione follower sui social media. Non che le due cose non possano andare di pari passo, ma meglio pochi seguaci che convertono che milioni silenziosi che non compieranno mai un acquisto. Il real time marketing può portarti in una o l’altra direzione, sta a te decidere quale.
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