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Tutto sulla cauzione nei concorsi a premio: ecco cosa dice la normativa

Il d.P.R. 430/2001, ovvero la norma sui concorsi a premi, stabilisce anche che il soggetto promotore, ovvero l’impresa che desidera lanciare un contest online o tradizionale, debba prestare una cauzione al Ministero dello Sviluppo Economico, la cui ricevuta dovrà essere allegata alla comunicazione di inizio svolgimento.

Ma vediamo esattamente che cos’è la cauzione nei concorsi a premio, come versarla e altre cose da sapere prima di lanciare un contest online.

Cauzione concorsi a premio: chi deve versarla

Secondo la normativa italiana, la cauzione al MiSE può essere versata dal:

  • Soggetto promotore, ovvero l’azienda che decide di lanciare un concorso a premio,
  • Soggetto delegato, ovvero l’agenzia di promozione, o lo studio legale specializzato, che sotto delega dell’impresa promotrice può farsi carico di tutti gli adempimenti burocratici, tra cui il versamento della cauzione. Anche noi di Leevia, per conto dei nostri clienti, possiamo essere nominati come soggetto delegato.

Come presentare la cauzione a garanzia dei premi

La cauzione nei concorsi a premi può essere presentata in tre modi alternativi:

  1. mediante deposito in denaro o in titoli di Stato presso la Tesoreria provinciale dello Stato;
  2. con fidejussione bancaria;
  3. con fidejussione assicurativa.

Dato che le fidejussioni hanno dei costi, a cui aggiungere quello del notaio e della marca da bollo necessaria, il deposito in denaro in titoli di Stato può essere la soluzione ideale quando il valore da garantire si aggira sulle poche centinaia di euro.

Quando, invece, la cauzione da versare è più alta, il primo metodo è sconsigliato per diversi motivi. Innanzitutto, per fare il versamento è necessario recarsi di persona allo sportello preposto della Tesoreria provinciale dello Stato, che non è nemmeno presente in tutte le città, e in secondo luogo, date le attuali norme antiriciclaggio, sarebbe pressoché impossibile versare in contanti più di 1.000 euro senza aspettarsi una segnalazione all’Agenzia delle Entrate.

Ecco perché, in genere, per cauzioni superiori al migliaio di euro viene preferita la fidejussione.

Differenza tra fidejussione bancaria e fidejussione assicurativa

Facciamo un piccolo passo indietro. Secondo l’articolo 1936 del Codice Civile:

è fideiussore colui che, obbligandosi personalmente verso il creditore, garantisce l’adempimento di un’obbligazione altrui. La fideiussione è efficace anche se il debitore non ne ha conoscenza.

Di fatto, una fidejussione è un contratto a tutti gli effetti che il soggetto promotore può stipulare con un’assicurazione o una banca.

In linea di massima, non ci sono grandi differenze tra fidejussione bancaria e fidejussione assicurativa. Nel caso di versamento della cauzione per concorsi a premio, però, è bene sapere che la fidejussione bancaria va a scalare l’importo garantito dal castelletto aziendale, riducendone la capacità di credito. Ecco perché per i contest si tende a preferire la fidejussione assicurativa, la quale non presenta particolari svantaggi per il soggetto promotore.

Ammontare della cauzione per i concorsi a premio

Per i concorsi a premio, secondo la normativa, è necessario garantire il 100% del valore complessivo dei premi promessi, IVA esclusa. Nel caso di operazioni a premio, invece, è sufficiente garantire il 20% del montepremi stimato, sempre al netto dell’IVA.

Quando viene restituita la cauzione di un contest?

Trascorsi i 180 giorni dalla data di trasmissione al MiSE dei verbali di chiusura del concorso a premio, la cauzione si può intendere svincolata, sempreché non sia richiesto un incameramento parziale o totale della stessa.

Questo può accadere nel caso in cui, in fase di controllo, il MiSE accerti delle irregolarità. Per questo è sempre bene affidarsi a professionisti qualificati che possano seguirti per tutti gli adempimenti burocratici necessari per il lancio di un concorso a premio.


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Riassunto
Cauzione nei concorsi a premio: come versarla e perché
Titolo Articolo
Cauzione nei concorsi a premio: come versarla e perché
Descrizione
Il d.P.R. 430/2001 stabilisce anche che il soggetto promotore debba prestare una cauzione al Ministero dello Sviluppo Economico, la cui ricevuta dovrà essere allegata alla comunicazione di inizio svolgimento. Tutto sulla cauzione concorsi a premio.
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