Cosa sono le manifestazioni a premi e perché può essere utile richiedere una consulenza prima di lanciarne una
- Differenza tra concorso e operazione a premi
- La normativa italiana sulle manifestazioni a premi
- Consulenza manifestazioni a premi: perché richiederla
Rientrano nelle manifestazioni a premio tutti i concorsi e le operazioni che, a fronte di una specifica richiesta, come per esempio l’acquisto di un prodotto, la condivisione di una foto, la partecipazione ad un quiz o altro, consentono ai partecipanti di vincere uno o più premi, a seconda della meccanica di gioco scelta, messi in palio dal soggetto promotore.
Secondo la normativa italiana, rientrano nelle manifestazioni a premio tutte quelle iniziative volte a favorire la conoscenza di prodotti, servizi, ditte, insegne e marchi, oppure la vendita di prodotti o servizi, in cambio della promessa di un premio.
Nel primo paragrafo abbiamo parlato di concorsi a premio e operazioni a premio. Entrambe le tipologie fanno parte del quadro normativo più ampio delle manifestazioni a premi.
Concorso a premi o operazione a premi?
Prima di lanciare una qualsiasi manifestazione a premi è importante definire se questa avrà la forma di un concorso o di un’operazione. La differenza principale tra queste due tipologie sta sicuramente nel fatto che nel caso di un’operazione a premio è sempre previsto come requisito di accesso l’acquisto di un prodotto / servizio promozionato. Per i concorsi a premio, invece, la partecipazione è aperta a tutti.
Ma non è solo questo. Le operazioni a premio prevedono che l’omaggio, quindi il premio messo in palio, venga destinato a tutti coloro che soddisfano le premesse previste dal regolamento. Inoltre, la durata massima può essere di 5 anni.
I concorsi a premi, invece, si differenziano perché:
- l’assegnazione dei premi non è certa e può dipendere dalla sorte, da un macchinario, dall’abilità dei concorrenti nell’esprimere correttamente un giudizio o pronostico o ancora dalla velocità di adempimento alla richiesta eseguita dal soggetto promotore;
- non è obbligatorio inserire un vincolo di acquisto;
- la sua durata massima può essere pari a 12 mesi.
Già tra le diverse tipologie di manifestazioni a premio esistono quindi delle sostanziali differenze e scegliere la migliore, rispetto agli obiettivi di business, può non essere semplice per un’azienda che per la prima volta si approccia a tali iniziative promozionali.
Manifestazioni a premi: quadro normativo
A prescindere dalla loro natura, tutte le manifestazioni a premio vengono assoggettate al d.P.R. 430/2001, al GDPR per quanto riguarda la privacy e il trattamento dei dati raccolti degli utenti, all’ultimo aggiornamento delle FAQ ministeriali e al Codice Civile.
Il d.P.R. 430/2001 disciplina tutte le manifestazioni a premio, definendo le differenze tra concorsi e operazioni, chi possono essere i soggetti promotori, il ruolo del soggetto delegato, gli step necessari al lancio di un’iniziativa promozionale di questo tipo e molto altro. Inoltre, indica chiaramente quali manifestazioni sono vietate in Italia, le esclusioni ministeriali e, in generale, tutti i requisiti che i soggetti promotori, o delegati, devono necessariamente rispettare per operare nella totale legalità per evitare sanzioni, anche molto onerose.
Laddove non arriva il d.P.R. entrano in gioco le FAQ ministeriali. Queste ultime hanno effettivo valore legale e fungono da integrazione per un decreto ministeriale che, in diversi casi, risulta obsoleto.
Per esempio, all’interno delle esclusioni ministeriali è inclusa quella del cosiddetto “minimo valore”.
Essa prevede che tutte le manifestazioni nelle quali i premi siano costituiti da oggetti di minimo valore, assimilabile a quello di un lapis, di un calendario, o di una bandierina, in buona sostanza un gadget, non debbano rispondere a particolari normative.
Con un vecchio aggiornamento delle FAQ ministeriali, oggi non più valido, questo “minimo valore” è stato portato a 25,82 euro. Un ulteriore aggiornamento ha poi reintrodotto la definizione indicata all’interno del Decreto Regio Legge 25 luglio 1940 n. 1077, quindi il “famoso” gadget, per i concorsi a premi, mantenendo il valore di 25,82 euro solo per le operazioni a premi.
Approfondisci: la normativa completa sulle manifestazioni a premio
In un quadro normativo così complesso, e soprattutto in costante aggiornamento, una consulenza prima di lanciare una manifestazione a premi diventa sicuramente fondamentale.
Vediamo insieme il perché.
Consulenza manifestazioni a premi: perché richiederla
Come abbiamo detto, la normativa sui concorsi e le operazioni a premi può risultate a volte un po’ difficile da comprendere e gli step richiesti per il lancio di questo tipo di iniziative promozionali possono scoraggiare le aziende. Inoltre, le sanzioni del MiSE sono davvero alte, fino a 500.000 euro, quindi è necessario fare tutto nella completa legalità e il rischio di incappare in errori è davvero dietro l’angolo.
Ecco quindi che, ancor prima di lanciarne una, una consulenza sulle manifestazioni a premi può essere chiarificatrice.
Noi di Leevia, a tutti i nostri prospect, offriamo sempre una call gratuita iniziale per meglio definire quale tipologia di concorso o operazione a premi è più idonea alle singole esigenze, tenendo conto del budget, delle risorse a disposizione, degli obiettivi di marketing e del target di destinazione.
In aggiunta al nostro servizio di consulenza per manifestazioni a premio, possiamo anche assumere il ruolo di soggetto delegato, se richiesto, così da sollevare la tua azienda da tutto l’iter burocratico necessario al lancio di un concorso o operazione a premi.
Noi di Leevia possiamo guidarti in tutte le fasi della tua manifestazione a premi: dall’idea, all’organizzazione, agli adempimenti normativi, fino alla promozione necessaria al raggiungimento dei tuoi obiettivi aziendali.