La segmentazione psicografica può aiutarti a migliorare la tua strategia di marketing. Ecco che cos’è e tutto quello che dovresti sapere
La segmentazione psicografica è una tecnica di segmentazione in cui i gruppi vengono formati in base a caratteristiche psicologiche comuni quali, per esempio, stile di vita, stato sociale, attività, interessi, opinioni e comportamenti che a loro volta influenzano le abitudini di acquisto e di consumo.
Qualsiasi azienda e / o organizzazione che intende comprendere al meglio i propri consumatori può suddividere il proprio database secondo questa metodologia. La segmentazione psicografica, inoltre, è uno tra i metodi più efficaci, insieme alla segmentazione demografica, a quella geografica.
Differenza tra segmentazione demografica e segmentazione psicografica
Abbiamo menzionato poco sopra la segmentazione demografica. Questo tipo di segmentazione consente di suddividere i lead e i clienti presenti all’interno di un database tenendo conto di caratteristiche ben definite quali:
- genere,
- età,
- reddito
La segmentazione psicografica, invece, tiene conto di tutte quelle caratteristiche comportamentali che vanno a definire il profilo dei gruppi di “consumatori tipo”. Tra queste, come già anticipato, troviamo lo stile di vita, gli interessi, i comportamenti, le attività, le opinioni e così via dicendo.
Nel mondo del marketing, al fine di creare comunicazioni quanto più possibile personalizzate, è bene utilizzare sia la segmentazione demografica che quella psicografica. Ciò consentirebbe alle aziende di creare strategie efficaci, studiate su misura per il proprio pubblico.
Segmentazione psicografica e marketing: i segmenti da analizzare
Esistono dei criteri di base che non si possono ignorare quando si decide di applicare i principi della segmentazione psicografica. Tra questi troviamo, come già anticipato:
- Stile di vita – Dello stile di vita di un consumatore fanno parte gli hobby, gli interessi e i valori di un individuo.
- Stato sociale – Quando si analizza lo stato sociale, in genere, ci si focalizza prettamente sul lavoro svolto dai consumatori (es. alti dirigenti, pensionati, operai specializzati e così via).
- Interessi e attività – Questo criterio si basa sulle attività che i clienti o i lead svolgono normalmente e sugli interessi specifici da loro manifestati (es. prodotti di bellezza, fitness, ecc.).
- Personalità – Anche la personalità influisce sui comportamenti di acquisto. Per esempio, sapere se una persona è impulsiva può consentire alle aziende di impostare delle strategie personalizzate. Al contrario, se un consumatore è più riflessivo, la stessa comunicazione non permetterà di raggiungere il medesimo risultato.
- Atteggiamenti – Di questo criterio fanno parte il background culturale, famiglia di origine e altri fattori possono influenzare il processo di acquisto e di interazione.
I vantaggi della segmentazione psicografica nel marketing
Come abbiamo già visto, la segmentazione psicografica del database consente in primis di conoscere al meglio i propri clienti e i propri lead. Ma non solo. Adottando questo tipo di segmentazione potrai:
- comprendere le esigenze dei tuoi clienti al fine di entrare in contatto con loro attraverso delle comunicazioni che abbiano il giusto Tono di Voce,
- personalizzare prodotti e servizi in base alle esigenze del tuo pubblico,
- migliorare la segmentazione comportamentale, arricchendola di ulteriori informazioni utili,
- affinare le tue tecniche di comunicazione, investendo solo sui canali più adatti al target di destinazione,
- essere più competitvo, perché potrai concentrarti su nicchie e segmenti specifici.
Come fare un’analisi psicografica: alcuni esempi e strategie
Per la segmentazione psicografica è importante innanzitutto avere un CRM sempre aggiornato, da alimentare costantemente con nuove informazioni sui lead in esso presenti e sui clienti già acquisiti. Fondamentale, quindi, è di disporre di informazioni proprietarie: i cosiddetti zero-party data.
Oggi più che mai, raccogliere dati proprietari è diventato estremamente importante. Attivare delle strategie di raccolta dati consentirà alle aziende di sopravvivere a un futuro cookieless che si sta avvicinando sempre di più, ma anche di connettersi in modo più profondo con i propri consumatori (anche attraverso la segmentazione psicografica).
Ma come raccogliere dati proprietari che siano utili alla segmentazione psicografica?
Tra le strategie sicuramente più efficaci troviamo i contest online. Con un concorso a premi online, infatti, potrai mantenere coinvolto il tuo pubblico ed estrapolare dei dati proprietari che ti consentiranno di migliorare la segmentazione.
Un prodotto molto interessante, in questo caso, è il quiz di personalità. Attraverso poche semplici domande potrai conoscere i tuoi lead, mantenendoli coinvolti e divertendoli, anche grazie alla possibilità per loro di vincere uno dei premi messi in palio. Lo stesso discorso si può applicare anche ad altre tipologie di contest online adatte all’analisi psicografica, come per esempio i Sondaggi e gli Instant Poll (entrambi basati sullo stesso principio ma con due meccanismi di vincita differenti).
Tra i altri metodi più efficaci per raccogliere dati da segmentare troviamo anche i walled garden, ovvero delle piattaforme “chiuse” di proprietà di un brand. Esempio di walled garden sono app, website e piattaforme all’interno del quale l’utente può registrarsi per accdedere a vantaggi, trovando anche informazioni utili per interagire con la marca. Due esempi concreti:
- Be Iren è il walled garden di Iren mercato, la piattaforma integra i servizi di diverse società del gruppo a partire da un’unica app, Iren You. Oltre ad accedere alle informazioni di servizio, come consultare la propria bolletta, il cliente può fruire contenuti riservati e consigli per il risparmio energetico, che scatenano attività di ingaggio e relazione basati su processi di loyalty, come quiz, survey, game.
- L’app di Flying Tiger Copenhagen, è pensata per coinvolgere clienti e prospect attraverso una gamification evoluta, non solo basata su attività legate all’acquisto dei prodotti. Al suo interno l’utente può creare il proprio avatar, partecipare alle missioni e conquistare mondi fantastici, ma anche partecipare ai contest legati all’acquisto di prodotti. In entrambi i casi i walled garden diventano bacini per ottere dati di prima e seconda parte che i brand possono utilizzare per dialogare con le persone e accedere a informazioni psicografiche profondamente arricchite.
Infine, anche l’advertising può restituire dati psicografici. Creando degli A/B testing, infatti, potrai generare dati da analizzare e interpretare, ma anche da segmentare al fine di avere una panoramica quanto più completa e diretta sulle tue buyer personas.