Piovono Zucchine e il polverone social
Nella giornata di ieri, un’immagine assurda ha smosso le coscienze di tutti i socialmediacosi e degli utenti Facebook: parliamo del visual content di Piovono Zucchine, un ristorante vegano situato nel centro di Brindisi.
Quella che vedete a lato è l’immagine incriminata, quella colpevole di aver scatenato il pandemonio sui social network e di aver fatto arrabbiare tutti coloro che, in qualche modo, sono venuti a contatto con la pagina Facebook in questione.
L’immagine di per sè è di pessimo gusto, soprattutto a seguito dell’ennesima scossa che ha messo nuovamente in ginocchio il Centro del nostro Paese: cittadine intere destinate a diventare fantasma, patrimoni culturali devastati, storie di persone che hanno perso tutto.
Alle 13:32 di ieri una locandina sciacalla appare sulla pagina Facebook del ristorante vegano in questione. Essa viene pubblicata senza alcuna spiegazione da parte dei gestori del locale e della pagina, solo un’immagine senza capo nè coda condivisa come se non ci fosse nulla di errato in questo tipo di azione.
I commenti negativi dei clienti acquisiti e potenziali iniziano a fioccare come neve, e i gestori del locale (e della pagina) che fanno?
Ovviamente provano a gestire tutti i commenti, rispondendo a tutti coloro che hanno espresso un’opinione negativa nei confronti di questa immagine, a coloro che si sono sentiti offesi e anche a coloro che hanno speso 3 minuti del proprio tempo per offrire una breve consulenza su come fare social media marketing.
Cosa c’è di male nel rispondere a tutti i commenti?
I titolari del ristorante Piovono Zucchine hanno risposto a tutti questi commenti in malo modo, offrendo una lezione gratuita sugli errori da non fare nel crisis management.
Alle prime proteste, i gestori si sono rifiutati di fornire una spiegazione pubblicamente, invitando gli utenti a chiedere le spiegazioni via messaggio privato e non all’interno dei commenti.
Poiché l’immagine è sicuramente di dubbio gusto, avrebbero potuto semplicemente pubblicare un altro post di spiegazioni, di modo da limitare la diffusione virale sul web di questo contenuto.
Invece non è stato fatto, anzi, all’affermazione di un’utente che l’immagine potesse risultare offensiva per le persone colpite dal devastante terremoto la risposta è stata “A noi non interessa se sta infastidendo qualcuno, forse questo passaggio non vi è chiaro…“. Decisamente una risposta infelice, e anche le successive non rientrano nelle migliori risposte da utilizzare durante una crisi sui social network.
Ancora il ristorante dichiara di non aver avuto alcuna saccenza nel rispondere ai commenti degli increduli internauti e per rafforzare i concetti espressi dall’azienda, arrivano all’utilizzo delle parolacce: azione che un brand dovrebbe evitare come la peste sui social network.
Il General Manager di Piovono Zucchine, Giuseppe Ferraro, a seguito del polverone scatenato dall’Epic Fail in oggetto, ha rilasciato un’intervista a Brindisi Report.
In questa intervista il Sig. Ferraro dichiara che “Avevano preparato quella locandina un paio di giorni fa. La cena benefica era in programma da tempo“.
A seguito di questa dichiarazione il dubbio che la beneficenza sia stata una scusa tirata fuori dal magico cappello di Piovono Zucchine solo in seguito al polverone, resta e anche abbastanza forte.
Consigliamo a questo ristorante vegano che asserisce di avere una strategia comunicativa molto forte, ai confini con la satira, di leggere qualche articolo relativo alla buona gestione delle crisi sui social, come quello relativo a Vileda e Findus, aziende che si sono ritrovate a gestire una crisi senza averne alcuna colpa.
Anche i grandi brand fanno scivoloni, l’importante è ammetterli e saper chiedere scusa agli utenti che si sono sentiti offesi.
Nella giornata odierna lo stesso ristorante ha pubblicato un nuovo post asserendo che la loro strategia comunicativa è quella che abbiamo potuto vedere in quella terribile immagine (e in molte altre) e che a seguito del caos di ieri hanno subito minacce di tutti i tipi, fino ad arrivare a quelle di morte.
Anche questo comportamento da parte degli utenti non è giustificabile, i leoni da tastiera sono in ogni dove, ma nel nuovo post da parte di Piovono Zucchine, nemmeno l’ombra di alcuna scusa nei confronti delle persone che si sono sentite offese: ovvero nei confronti di quelle persone che nel sisma hanno perso tutto ciò che avevano.
Una cosa è certa: Piovono Zucchine rimarrà nella storia come caso studio di tutto ciò che non deve essere fatto durante una crisi sui social media.
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