Condividi

Una Pagina Facebook sulla pallacanestro che ha creato una vera e propria community di riferimento. È “La Giornata Tipo” esempio positivo di creatività (vera) sui Social

Come creare dal nulla una pagina Facebook (ed un sito) che parla di uno specifico sport (che non sia il calcio) ed arrivare ad avere più di 290.000 fan e contestualmente più di 45.000 follower su Twitter?

Ovviamente il successo di una iniziativa non si può decretare solo da questi numeri, ma in questo caso il numero dei follower è solo uno degli aspetti che rendono interessante La Giornata Tipo. Infatti il suo ideatore, Raffaele Ferraro, è riuscito non solo a creare quello che a tutti gli effetti è diventato un magazine online dedicato alla pallacanestro, ma anche una comunità che commenta, si emoziona e condivide la sua stessa passione.

creare community sportiva 1
esempio di un post sulla pagina: 145 condivisioni, 45 commenti

Abbiamo raggiunto Raffaele che gentilmente ha risposto a qualche nostra domanda su come è partita questa avventura e su come gestisce La Giornata Tipo.

La “Giornata Tipo” nasce prima di tutto come un modo per immaginare scherzosamente “le giornate tipo” dei più famosi giocatori di basket del mondo. Prima di tutto: quando e come ti è venuta questa idea?

«La molla è scattata per semplice e pura passione per questo sport. Prima dell’avvento di Facebook esistevano i forum di appassionati di basket; in uno di questi intervenivo di continuo con lo pseudonimo di “Mimmo” e per anni ne ho combinate di cotte e di crude. I miei interventi sul forum erano conditi da una serie infinita di gag e freddure sui giocatori e allenatori di Bologna e provincia. Qualche anno dopo provai ad aprire una pagina dedicata esclusivamente al basket su Facebook: la chiamai “La Giornata Tipo” per un motivo prettamente goliardico: quando qualcuno dei miei amici compiva gli anni ero solito dedicare una descrizione della loro “giornata tipo” come sfottò, pubblicandola direttamente sulla pagina del diretto interessato. E così ho fatto poco dopo anche parlando di basket. Esordii descrivendo un’ipotetica giornata tipo del campione NBA LeBron James».

Poi “La Giornata Tipo”, a cominciare anche dalla Pagina Facebook collegata, è diventata anche molto di più: una vera e propria Pagina (e un sito) dedicata all’amore nei confronti della pallacanestro: hai iniziato impostando un piano editoriale per i social o ti sei semplicemente buttato?

«Il sito internet nasce per dare spazio ad articoli più lunghi, strutturati e spesso analitici, che non potrebbero essere semplicemente inseriti in un post. Col tempo sono arrivato ad avere una redazione di 15 persone che ad intervalli abbastanza regolari scrivono articoli. Tra questi anche addetti ai lavori come Matteo Soragna e Marco Crespi. L’obiettivo è quello di crescere come redazione e come produzione di articoli anche con tagli completamente diversi da quelli proposti finora».

Interviste, viaggi negli States, post quotidiani con contenuti, battute, idee: come metti in fila la produzione di questi contenuti originali? Quanto occupa la tua giornata la produzione di questi contenuti?

«”La Giornata Tipo” occupa molto del mio tempo perché a contenuti non propriamente originali (commenti a fatti di attualità) cerchiamo di affiancare la produzione di tanti contenuti originali scritti, di immagini e video, dando sempre un taglio diverso a seconda del social in cui vengono pubblicati. L’obiettivo è quello di variare ogni volta cercando di non offrire troppi contenuti simili nel breve periodo».

Utilizzi una forma di sponsorizzazione dei post?

«In 5 anni di attività ho sponsorizzato 5 contenuti. Quindi no, non è abitudine e non è nemmeno strategia la sponsorizzazione delle nostre attività. L’ho fatto per lavori corposi come le guide (Final Four di Eurolega, NBA ecc.), che sono contenuti poco social e hanno bisogno di una spinta di visibilità per essere letti, sfogliati, studiati».

Twitter (dove hai 48200 follower): è su questo social che forse il “popolo” della Giornata Tipo si fa vedere al suo meglio: il commento della partite di basket (come quelle della nazionale degli ultimi europei) con hashtag apposito (#europeitipo) arriva quasi immediatamente fra i top trend italiani. Come ti trovi su questa piattaforma? Differenzi i contenuti che posti qui rispetto a Facebook?

«Twitter è un social network sottovalutato e sottostimato in Italia dove c’è ancora poca consapevolezza su cosa sia e come sia meglio utilizzarlo. E’ perfetto per alcune attività come i sondaggi e i livetweeting che sono lo strumento migliore per seguire in real time le partite. E’ soprattutto il social network più immediato, che ti permette di scoprire prima rispetto agli altri, quali siano gli argomenti più discussi e le tendenze del momento».

Lavori nell’ambito della comunicazione per squadre di Pallacanestro professionistico, come fai a separare i due ambiti?

«Semplice: la giornata è formata da 24 ore e io le sfrutto tutte e 24. Per la gioia di mia moglie…».

Guadagnare online. Domanda secca: “La Giornata Tipo” riesce a produrre ricavi o è solo un bel passatempo che magari ti ha aiutato a trovare il tuo lavoro?

«”La Giornata Tipo” è un’isola felice. Mi piace definirla così. Nel tempo siamo stati coinvolti in alcuni progetti in cui abbiamo semplicemente svolto quello che sappiamo o che possiamo svolgere.

L’anno scorso siamo stati contattati da Eurolega e Adidas per una campagna che ha coinvolto 8 giocatori per i quali abbiamo confezionato 8 servizi video che hanno raccontato alcuni momenti della loro giornata pre-partita, della partita, degli highlights e una intervista, sempre col nostro taglio, col nostro modo di comunicare e realizzare video. Credo che questo rappresenti al meglio quello che “La Giornata Tipo” può fare in ambito commerciale».

Mondo del basket vs giornata tipo: che feedback hai avuto dai “pro” che magari hai anche un po’ preso in giro?

«”La Giornata Tipo” mi ha dato la possibilità di conoscere ambienti che non conoscevo e soprattutto persone. Gli addetti ai lavori che sono stati coinvolti da nostri articoli, dalla nostra ironia e dalle nostre battute si sono comportati in maniera diversa. C’è chi sta allo scherzo, chi ha risposto a tono, chi si è divertito, chi non ama questo modo di comunicare, chi si è offeso quando ha letto qualcosa che lo riguardava. Ma nel momento in cui si sceglie un certo tipo di comunicazione, si mette in conto che non a tutti possa piacere».

In generale credo che in Italia siamo ancora un po’ indietro sull’argomento social network. C’è ancora una buona fetta di persone che non li ha digeriti o che non li sa utilizzare. Col tempo penso che miglioreranno le cose.


Se hai trovato questo articolo interessante, iscriviti alla nostra Newsletter!


Potrebbe interessarti anche:


Riassunto
Creare da zero una community social sulla pallacanestro: intervista a Raffaele Ferrero de La Giornata Tipo
Titolo Articolo
Creare da zero una community social sulla pallacanestro: intervista a Raffaele Ferrero de La Giornata Tipo
Descrizione
Come creare dal nulla una pagina Facebook (ed un sito) che parla di uno specifico sport (che non sia il calcio) ed arrivare ad avere più di 290.000 fan e contestualmente più di 45.000 follower su Twitter. L'esempio di La Giornata Tipo: intervista al fondatore e gestore Raffaele Ferraro.
Autore
Editore
Leevia
Logo Editore
Condividi