Che Facebook crei un Profilo Ombra per ogni utente non è un segreto, ma perché lo fa e cosa comporta per il concetto di privacy odierno?
Vi siete mai soffermati a verificare i suggerimenti per le amicizie di Facebook? La funzione legata al PYMK (People You Might Know) è infatti uno degli aspetti più misteriosi della piattaforma Social, non essendo mai stato divulgato come realmente funzioni. L’indicazione generica che viene data dall’azienda è che le persone suggerite dipendano dalla città in cui si vive e dagli amici in comune. In linea generale sono indicazioni che tutti noi possiamo riscontrare fra i profili che ci vengono suggeriti.
Vedi anche: Come funziona la privacy su Facebook
Alcuni suggerimenti, però, sembra che non cadano proprio in nessuna delle due categorie, anzi. Può capitare infatti che PYMK suggerisca di aggiungere persone che abbiamo incontrato solo una volta ad una riunione di lavoro, e con cui non abbiamo nessuna amicizia in comune. Le stranezze possono però andare anche più in là, come dimostrano vari casi che sono stati raccolti dalla giornalista Kasmhir Hill in diversi articoli in cui si è occupata delle modalità con cui PYMK funzioni.
La risposta dunque è ancora avvolta avvolta nel mistero, e probabilmente anche a Facebook sono pochissimi quelli che la conoscono veramente (probabilmente solo il team di lavoro di PYMK), ma quello che sappiamo è che per creare queste connessioni Facebook si serve di un “Profilo Segreto” o meglio di un “Profilo Ombra” che crea automaticamente per ognuno di noi, e che si forma a partire dalle informazioni che raccoglie dal network di contatti.
Cos’è e come viene creato il tuo Profilo Ombra su Facebook
Il Profilo Ombra non è altro che un profilo che viene creato da Facebook e che si “somma” al profilo reale dell’utente, aggiungendo tutta una serie di informazioni che non vengono date in prima persona, ma che vengono inferite dal Social attraverso altri utenti. Attenzione, non per forza da amici o conoscenti, ma letteralmente qualunque altro utente di Facebook che può avere un pezzo di informazione relativo all’utente.
Come sappiamo che Facebook ha un Profilo Ombra per ognuno di noi?
Grazie ad un bug del 2013: infatti, per un breve lasso di tempo, chi scaricava i file del proprio profilo si trovava ad avere anche le informazioni “ombra” dei profili dei propri contatti, ovvero informazioni aggiuntive che non erano state rese pubbliche dagli utenti. Il bug venne riparato subito, nel senso che non è più possibile scaricare quelle informazioni, non che Facebook ha smesso di raccoglierle.
In che modo avviene questa operazione?
Quando una persona si registra su Facebook una delle prime operazioni che viene richiesto di effettuare (sia da desktop che da mobile) è la sincronizzazione con i contatti della propria rubrica telefonica. Anche successivamente il Social tenta di accedervi tramite messaggi che compaiono sia su Facebook che su Messenger (il “Find Friend”):
Quando l’azienda specifica, come nell’immagine che vedete qui sopra, che “caricherà i contatti in modo continuo per metterti in contatto con i tuoi amici”, sta dicendo che periodicamente caricherà la lista della vostra rubrica telefonica sui propri server per associare eventuali nuove informazioni, come numeri di telefoni e mail diverse da quella indicate nei profili, agli utenti iscritti al Social.
Facciamo un esempio pratico e molto comune: molti di noi hanno una casella di posta elettronica personale e una di lavoro, con presumibilmente agende di contatti separati. Molto spesso quindi le persone con cui interagiamo per lavoro non sono fra i nostri contatti, salvati attraverso l’account di posta personale.
Tuttavia, basta che un nostro contatto di lavoro abbia la sincronizzazione dei contatti attiva per la propria e-mail di lavoro perché Facebook sappia che quell’account di posta che usate per lavoro corrisponda al vostro profilo. Questa informazione, che non viene divulgata e che nessuno ad eccezione di Facebook sa (neanche voi stessi quindi) viene utilizzata dal Social per proporvi “Persone che potreste conoscere”, ovvero con tutta probabilità quindi anche gli utenti che sono in comune fra voi e il vostro ipotetico contatto lavorativo.
La stessa cosa avviene anche per i numeri di telefono, in modo ancora più semplice in quanto il numero di telefono è ormai la strada più sicura per associare un identità virtuale ad una identità reale.
Cosa comporta?
Innanzitutto comporta una sempre più difficile possibilità di separare ambiti di vita che fino a pochi anni fa potevano esserlo. Sfera lavorativa e privata per esempio, ma ovviamente anche altre “sfere private” che potevamo essere certi non potessero collidere, per il semplice fatto, per esempio, che le due “sfere” si trovassero in città diverse.
L’interconnessione dei social, sommata al diminuire dei 6 gradi di separazione che collegano una persona da qualsiasi altra nel mondo (che fra gli utenti di Facebook passa a 3 gradi e mezzo), infatti, comporta una limitazione della propria privacy che va al di là anche della propria volontà. Infatti l’utente non ha alcun controllo delle informazioni del proprio Profilo Ombra, perché, se per ipotesi un utente volesse cancellare quei dati, dovrebbe chiedere a chiunque egli abbia fornito il suo contatto, nel corso della sua vita, di cancellarlo dalla lista sincronizzata con Facebook. Un’impresa praticamente impossibile.
Secondariamente, comporta un passaggio da un concetto di privacy “personale” ad un concetto di “networked privacy”, ovvero di privacy condivisa fra tutte le persone che fanno parte della propria rete di contatti, per cui non si può più sfuggire alla condivisione di una parte di informazioni relative alla propria sfera privata, neanche se si limita volontariamente il proprio accesso ai Social.
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