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Come cambierà il digital marketing nell’era del web 3.0 e del metaverso? Ecco cosa aspettarsi

Diverse statistiche prevedono che, nei prossimi 10 anni, il metaverso conterà un miliardo di utenti in tutto il mondo e che l’intero mercato potrebbe arrivare a toccare 1 trilione di dollari in termini di entrate. Questo rappresenterà un’enorme opportunità per brand, esperti di marketing e inserzionisti, tanto che già oggi si ipotizzano quelli che saranno gli scenari del metaverse ADV.

Immaginare e adattare la tecnologia pubblicitaria digitale così come esiste oggi ad un mondo VR è abbastanza semplice. Di fatto verranno applicati gli stessi principi programmatici e il metaverso disporrà di spazi pubblicitari venduti al miglior offerente su base d’asta, un po’ come avviene oggi con Facebook ADS, Google ADS e altre piattaforme di ADV. Tuttavia, le dinamiche di engagement degli utenti saranno completamente diverse e, molto probabilmente, quando il metaverso sarà uno strumento alla portata di tutti ci sarà la corsa alle metaverse ADS, con il risultato di una metaforica “corsa all’oro”.

Prima di parlare di pubblicità nel metaverso, però, facciamo un passo indietro e vediamo a che punto siamo oggi.

Le parole chiave del metaverso

Il metaverso va a braccetto con diverse parole chiave, anche se sarebbe meglio chiamarle tecnologie, che saranno parte integrante di questo mondo parallelo completamente virtuale. Oltre agli NFT, ovvero i non-fungible token che stanno godendo di enorme successo in questo ultimo periodo, altre keyword saranno realtà virtuale, cryptovalute e blockchain. Di fatto si tratta di tecnologie strettamente legate fra di loro, tanto che la blockchain in particolare è la base per le cryptovalute e i non-fungible token.

Ma che cos’è una blockchain?

Secondo Wikipedia, la blockchain è “una struttura di dati condivisa e immutabile: un registro digitale le cui voci sono raggruppate in blocchi, concatenati in ordine cronologico, e la cui integrità è garantita dall’uso della crittografia”. Spiegato in parole semplici è un database acefalo e decentralizzato in cui gli utenti possono solo aggiungere o leggere dati, ma non possono modificarli o eliminarli.

La prima blockchain venne introdotta nel 2008 con l’obiettivo di registrare le transazioni degli allora nascenti Bitcoin. In questi ultimi anni di strada ne è stata fatta molta, tanto che oggi la blockchain può essere definita la tecnologia di partenza per lo sviluppo di nuove basi per l’economia globale e per i sistemi sociali. In questo contesto si inseriscono quindi il Web 3.0 e il metaverso.

Cosa sappiamo oggi sul metaverso

Che la distanza tra mondo online e mondo offline si sia notevolmente accorciata non è certo una novità, tanto che negli ultimi anni Internet è entrato “prepotentemente” nella vita di ognuno di noi e il mondo digitale è oramai parte integrante del quotidiano. Ogni giorno chattiamo con gli amici su WhatsApp, facciamo videochiamate, controlliamo Facebook, Instagram, TikTok e altri social media, utilizziamo le e-mail, facciamo acquisti su Amazon e molto altro.

Il metaverso, contestualizzato all’interno del Web 3.0, può essere visto come un’evoluzione dei social media e, in quanto tale, porterà ad un’ulteriore accorciamento della distanza tra mondo reale e mondo virtuale.

Ad oggi esistono già delle piattaforme che si basano su tecnologia blockchain e che offrono esperienze di metaverso. Tra queste troviamo, su tutte, The Sandbox e Decenterland nelle quali già diverse aziende stanno investendo acquistando LAND, ovvero dei terreni privati, al fine di costruire immobili virtuali ad uso commerciale e non solo.

Al momento in cui scriviamo, su Decenterland hanno già investito con della cartellonistica pubblicitaria brand come Tommy Hilfiger, Dolce&Gabbana e Chanel, mentre Samsung ha creato una replica del suo negozio di New York in cui offre una serie di esperienze coinvolgenti. In occasione del Coachella, invece, Absoult Vodka ha creato un’installazione sempre su Decenterland, piattaforma sulla quale si è anche tenuta la Metaverse Fashion Week dal 24 al 27 marzo. Anche The Sandbox ha all’attivo diversi importanti investitori “proprietari terrieri”. Tra questi troviamo Atari, The Smurfs, Snoop Dogg e Adidas.

In questo contesto si inserisce anche Meta, con il suo progetto di metaverso basato sulla piattaforma Oculus, ai quali si stanno legando dei progetti annunciati in modo concreto come, per esempio, gli NFT su Instagram e lo Zuck Buck.

Le opportunità di marketing nel metaverso

Osservando il metaverso dal punto di vista del marketing e delle opportunità pubblicitarie possiamo immaginare uno spazio virtuale in cui gli utenti trascorreranno il proprio tempo libero e nel quale possono visualizzare contenuti legati a brand specifici per cui hanno mostrato interesse. L’analogia più vicina oggi sarebbero i social media, ai quali gli utenti accedono per interagire con amici e gruppi, incontrando contenuti sponsorizzati e inviti alla conversione.

Nel corso degli anni, gli stessi social media si sono evoluti con la funzione Shop, attraverso la quale ogni cliente può effettuare acquisti diretti online senza passare dal sito web aziendale (almeno negli Stati Uniti) e sulla base di questo principio anche nel metaverso esisteranno dei negozi virtuali in cui sarà possibile visualizzare annunci pubblicitari, provare prodotti e prendere delle decisioni di acquisto.

Metaverse ADV: come potrebbe cambiare il mercato pubblicitario

Sul fatto che il metaverso porterà a nuove possibilità per brand e inserzionisti non ci sono dubbi. Al momento in cui scriviamo, per esempio, l’Ente del Turismo di Vienna ha lanciato uno speciale contest online su Decenterland: tutti coloro che desiderano fare una chiacchierata con il Dott. Freud nel metaverso possono poi compilare un form online per vincere un viaggio nella città. Un’interessante strategia di marketing che ci fa comprendere quelli che potrebbero essere i risvolti futuri del metaverso.

Concentrandoci sul metaverse ADV, invece, ci sono due modi in cui guardare le opportunità pubblicitarie. Innanzitutto le metaverse ADV possono essere un canale aggiuntivo su cui effettuare investimenti pubblicitari, in aggiunta a quelli digitali più comunemente utilizzati (es. Facebook, Instagram, Google, Tiktok e così via dicendo). Di fatto anche nel metaverso sarà possibile tracciare il traffico e investire in modo intelligente, su questo non ci sono dubbi.

In secondo luogo, con metaverse ADV sarà possibile esplorare nuove modalità di narrazione facendo vivere agli utenti delle esperienze pubblicitarie coinvolgenti utili a raccontare la storia del marchio.

Di certo non parliamo di un concetto nuovo. Con la progressiva adozione dei visori VR sono diversi i brand che hanno investito in sofisticati video 360° per campagne pubblicitarie specifiche e ne è un esempio la campagna pre-fall 2017 di Gucci, per la quale il pubblico è stato invitato a partecipare ad una coreografia di danza.

E ancora prima, nel 2012, Barack Obama ha utilizzato dei cartelloni pubblicitari virtuali nella versione live del gioco Need for Speed Carbon per Xbox 360.

barack obama metaverse adv
Fonte: npr.org

Sicuramente con metaverse ADV il mondo B2C potrà esplorare nuove opportunità di business, ma è bene ricordare che il metaverso è ancora ricco di insidie. Al momento la tecnologia blockchain è sicuramente considerata come promettente per lo sviluppo di piattaforme web 3.0 e di nuovi mondi virtuali, ma è altrettanto controversa dati i dubbi sull’impatto climatico e sui possibili utilizzi illegali.

Il consiglio per tutti coloro che vogliono entrare in questo nuovo mondo è quello di attendere un attimo per comprendere i reali sviluppi nel prossimo futuro, al fine di non perdere in reputazione qualora qualcosa dovesse andare storto.


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Riassunto
Metaverse ADV: il marketing nel metaverso
Titolo Articolo
Metaverse ADV: il marketing nel metaverso
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Il metaverso è già qui e lo dimostrano le diverse aziende che hanno già investito sui mondi virtuali Decenterland e The Sandbox, ma sulle metaverse ADV non ci sono ancora certezze. Tutti i possibili scenari nella nostra guida.
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Leevia
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