Una delle parole più gettonate quando si parla di Social Network è “community”. Molte volte a ragione, ma molto più spesso a sproposito. Tuttavia una delle community più interessanti per chi sui Social c’è per relazionarsi con il proprio cliente è la cosiddetta “Brand Community”.
Caratteristica principale di una Brand Community: dialogo multidirezionale fra brand e utenti!
La Brand community è una “community online specializzata, non limitata geograficamente, basata su una comunicazione sociale e di relazione fra i consumatori di un brand”.
Una community si differenzia da qualsiasi altro strumento di marketing e si caratterizza dal fatto che i suoi membri non solo parlano con il brand ma anche e soprattutto fra di loro, su argomenti di loro scelta, con chi vogliono e quando vogliono.
Questo porta i brand a cambiare il proprio approccio con i clienti, e a portare la comunicazione da una comunicazione unidirezionale stimolo-risposta a un nuovo modello, dove è la community stessa a dare stimoli e l’azienda a riceverne e a muoversi di conseguenza.
L’esempio più recente di questo tipo di relazione è la nuova campagna di McDonald’s sulla colazione che si può ordinare tutto il giorno: un servizio che i clienti richiedevano a suon di tweet da lungo tempo!
Alla fine la catena di fast food più famosa al mondo li ha ascoltati e ha impostato una campagna per lanciare il servizio proprio basata sui messaggi degli utenti!
La Partecipazione è controllo!
Partecipare alla vita di una community porta valore a te e alle persone che ne fanno parte
In questo modo molte aziende credono di perdere il controllo sulla loro comunicazione, ma possiamo parlare più che altro di un cambiamento, che porta invece l’azienda a muoversi più rapidamente e con scelte migliori, basate su un continuo scambio di informazioni.
Infatti partecipare attivamente alle discussioni dei membri della community e stimolarne le conversazioni garantisce una gratificazione maggiore per i membri stessi e inoltre porta ad avere allo stesso tempo feedback più veloci e più accurati sui servizi e sui prodotti, questo perché agli utenti interesserà DAVVERO dare la propria opinione, sentendosi parte di una comunità, di un gruppo sociale.
Condividi solo ciò che è di valore per i tuoi fan!
L’informazione è la colla che tiene insieme una community e che aiuta a mantenere la partecipazione. Il contenuto è il re di una community. Questo perché le persone sentono che ricevono valore dall’essere coinvolti quando considerano interessante il contenuto che il brand condivide con la propria community.
Si sentono quindi maggiormente tenuti in considerazione, più coinvolti e aumentano di conseguenza la loro relazione con l’azienda o il brand. Condividere contenuti di valore con la community è quindi indispensabile affinché le persone percepiscano il valore di appartenenza alla stessa e di conseguenza aumentando il rapporto che hanno con il brand.
Il valore emozionale
I tuoi clienti devono volere che tu abbia successo!
In questo modo il rapporto fra utente e brand si estende al di là del mero uso di prodotto o strumenti e diventa una vera e propria relazione, emerge così un valore “emozionale”, che porta l’utente a diventare non solo un utente fedele ma anche affezionato, nel senso che nasce un rapporto affettivo e di fiducia con il brand, sentendosi esso stesso parte del brand.
A questo punto molti di voi avranno già individuato quali Brand riescano a produrre questo tipo di affezione nei propri consumatori e se andiamo a controllare la top 4 dei marchi dal valore più alto diventa ancora più evidente il valore della brand community per un’azienda.
Tutte e quattro le aziende ai primi quattro posti infatti hanno fatto del rapporto emozionale con il cliente il punto di riferimento della propria strategia di marketing.
Il cliente è il venditore
La community diventerà il tuo venditore migliore
La community, se coltivata e stimolata, “produce” quindi clienti soddisfatti, che interagiscono in modo forte con il brand, diventando essi stessi promotori dei prodotti o dei servizi, andando a sostenere quello che un tempo era definito “passaparola” e che ai giorni nostri è diventato un “media”, un mezzo di comunicazione a sé stante, che come tutti i mezzi di comunicazione va curato e sviluppato.
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