Condividi

Una ricerca di Facebook mostra quanto le creatività pensate solo per il mobile performino meglio nelle Video Ads

In caso qualcuno ancora non se ne fosse accorto, viviamo nell’era in cui tutti siamo attaccati allo smartphone e il mondo ha smesso di andare in una destinazione sempre più mobile, semplicemente perché finalmente siamo arrivati a quel punto di svolta. Nel 2017 l’utilizzo di Internet da mobile ha ufficialmente superato l’uso da desktop per arrivare ad una percentuale di penetrazione pari al 51,3%. Nel 2018 si prospetta che verranno guardati da mobile il 25% di video in più. Avete ancora qualche dubbio sul dovere seriamente lavorare prettamente per il mobile?

Già molte piattaforme web si stanno sviluppando come pensate prettamente per il mobile, con il menù ad “hamburger” sulla sinistra e uno scroll quasi infinito che permette la navigazione in verticale e utilizzando a tutti gli effetti lo spazio di un monitor come fosse quello di uno smartphone.

Questa tendenza sta indubbiamente invadendo anche il mondo dei video; una recente ricerca di Facebook, realizzata in collaborazione con MetrixLab, ha dimostrato che i video su Facebook e Instagram pensati prettamente per il mobile hanno delle performance migliori rispetto ai video adattati al mobile.

video ads facebook


Innanzitutto, le ads sono stati suddivise in tre gruppi a partire da due variabili: il tempo percentuale di visualizzazione e l’aided recall, un termine che in marketing fa riferimento ad una tecnica per la quale agli utenti viene mostrato un annuncio pubblicitario al seguito del quale ci sono una serie di domande. Questa metrica viene utilizzata principalmente per misurare la brand awareness. Dal grafico che vediamo sopra possiamo dedurre che i video pensati prima per il mobile vengono visti per più tempo ed hanno un aided recall più elevato. Questi risultati sono facilmente riconducibili anche alla tipologia di storytelling che ogni tecnica va ad impostare:

  • per i video adattati al mobile, lo storytelling tende ad essere molto lungo e a mostrare il brand nei primi secondi;
  • per i video mobile first invece la narrazione è più breve, anche se il brand resta comunque uno dei primi elementi mostrati;
  • la narrazione tradizionale utilizza la stessa tecnica, mostrando il brand come primo elemento.

Come vediamo in tutti e tre i casi la presenza del brand è molto imponente, questo perché è molto importante in fase di aided recall, e dunque in fase di awareness. Scorrendo il Newsfeed molti utenti tendono a restare su un video anche solo per 3 secondi, quindi si ritiene importante mostrare subito chi è il soggetto che sta comunicando un determinato messaggio per restare impressi nella loro mente, aldilà dell’azione che commetteranno successivamente (continuare a vedere il video, oppure andare via).

Ma perché gli utenti sono così attratti dai video?

I video sembrano muovere le emozioni come nessun altro mezzo è in grado di fare e catturano l’attenzione 12 volte più di un testo. Questo perché è noto che un oggetto in movimento riesce a farci stare attenti e a farci fermare più di un testo da leggere. Prestare attenzione ai movimenti è un’abilità che fa parte del DNA dell’essere umano. Inoltre dobbiamo tenere conto del fatto che le immagini non sono riescono a farci guardare qualcosa, ma riescono anche a farcelo rimanere impresso: il 90% delle informazioni che il nostro cervello immagazzina sono visive.

Inoltre, la presenza di persone all’interno di un video è in grado di farci sentire parte integrante dello stesso: avete mai notato che quando un attore in un film piange oppure ride iniziamo a provare la stessa emozione? Beh, per questo dobbiamo ringraziare i neuroni specchio che proprio per questa ragione hanno una forte influenza su tutto il visual content marketing e, di conseguenza, sulla realizzazione delle creatività per le ads. I brand quindi utilizzano queste tecniche per creare una connessione con le persone, e quale strumento migliore dei video che ci permette di immergerci in un mondo a 360 gradi?

Uso dello smartphone + video ads: ecco la formula magica!

Dunque, il modo per rendere più appetibili le ads che si vanno a creare sui social è proprio quello di pensare i video in modo che possano essere visualizzati al meglio su Facebook e Instagram. In questo modo la sponsorizzazione apparirà come un contenuto nativo e non sarà diversa dagli altri contenuti. Sul feed di Instagram ad esempio è normale utilizzare un video che abbia lo stesso formato che la piattaforma impone e non uno che non rientri negli standard e che faccia percepire la differenza tra quel particolare contenuto e il contenuto postato da un altro utente.

Ormai ogni anno è l’anno del mobile, ma mai come il 2018 chai non si adegua è costretto a scomparire.


Se hai trovato questo articolo interessante, iscriviti alla nostra Newsletter!


Potrebbe interessarti anche:


Riassunto
Video Ads di Facebook: meglio se solo in formato mobile
Titolo Articolo
Video Ads di Facebook: meglio se solo in formato mobile
Descrizione
Video Ads di Facebook, una ricerca indica il formato nativo per mobile quello che performa meglio. Perché l'utente è più portato a focalizzare la propria attenzione sul video piuttosto che sul testo?
Autore
Editore
Leevia
Logo Editore
Condividi