Come utilizzare correttamente un Instagram marketing bot
Quando si parla di Instagram Marketing parlare anche di bot è quasi inevitabile.
UPDATE 2021: MOLTI DI QUESTI SERVIZI SONO ORMAI FUORI USO DA ANNI PER VIA DEL CAMBIO DI API SU INSTAGRAM.
INOLTRE NOI SCONSIGLIAMO L’UTILIZZO DI QUESTI BOT IN QUANTO POSSONO PORTARE AL BAN DELL’ACCOUNT.
QUINDI LEGGETE QUESTO ARTICOLO PER CULTURA E CONOSCERE CHI SONO I VOSTRI NEMICI.
I bot, certo, sono strumenti utili a risparmiare tempo, ma devono essere usati correttamente, soprattutto a fronte di una strategia ben pianificata, che veda due elementi fondamentali: il targeting e l’immagine del brand.
Anzitutto è importante avere un proprio stile, distinguersi dagli altri, non solo a livello di immagini pubblicate, ma anche di piano editoriale, andando ad individuare gli interessi del proprio target.
Altrettanto importante ottimizzare il profilo e la biografia, inserire un link pertinente e saper dialogare con il proprio pubblico.
Per questo aspetto non esistono trucchi o scorciatoie, si deve affrontare un grosso lavoro di pianificazione iniziale e un lavoro quotidiano che nessun bot potrà mai sostituire.
Gli utenti infatti non devono percepire il profilo come “finto”, per questo è importante affiancare comunque un lavoro “umano” a quello del bot, pubblicando costantemente e interagendo in prima persona con i follower.
Fatta questa doverosa premessa vediamo come impostare correttamente un bot.
Quale Instagram bot scegliere
Ne esistono a decine, tutti con caratteristiche più o meno simili e prezzi che variano da pochi euro a poche decine di euro al mese, a seconda delle caratteristiche.
In questo post prenderemo in considerazione Instagress, che ci sembra il migliore come rapporto funzionalità/prezzo e offre una demo gratuita di 3 giorni, con pacchetti che partono da 9.99€ al mese fino a 79.99€ per 360 giorni: diventa quindi molto conveniente per pianificazioni lunghe, ma comunque non eccessivo anche per un utilizzo circoscritto.
Altri bot che potreste provare sono Follow Liker, molto simile a Instagress o Massplanner, più complesso da settare ma con opzioni più personalizzabili.
Cose da fare prima di iniziare
Prima di iniziare ad impostare Instagress, o un qualsiasi altro bot per Instagram, è necessario avere un’idea ben precisa sul piano editoriale da sviluppare e, soprattutto, su quali hashtag si vogliono utilizzare e sul proprio target.
Questo perché, se non partirete con una strategia ben precisa, otterrete ben pochi risultati.
Definite quindi questi elementi:
- Hashtag;
- Location di interesse se siete un business locale;
- Profili in linea con il vostro;
- Tipo di media che volete pubblicare (foto/video);
- Profilo del vostro follower (inclusi il numero medio di like, commenti e tutte le altre informazioni utili);
- Percentuale maschi/femmine del vostro target.
Per fare tutto questo potete usare servizi come Social Rank (gratuito) o Iconosquare (a pagamento), che vi consentono di fare analisi avanzate sui vostri follower.
Come funziona un Instagram Bot
Un bot non è altro che un software dedito a compiere azioni che, altrimenti, dovreste svolgere voi manualmente.
In particolare un Instagram Marketing Bot può eseguire queste azioni:
- Like;
- Follow;
- Unfollow;
- Commenti.
Come impostare Instagress
1. Activity
Anzitutto, è importante che non lasciate operare il bot 24/7, se non volete che Instagram si accorga di quello che state facendo e blocchi il vostro account (nel peggiore dei casi), impostate quindi una tabella di orari casuali, evitando di lasciare operativo il bot durante la notte e impostando orari diversi durante il giorno.
Potete farlo cliccando sul bottone raffigurante un calendario vicino al bottone start/stop.
Sulla destra, invece, potrete impostare le azioni che volete far compiere al bot.
Il mio consiglio è, nella maggior parte dei casi, di usare solo like, follows e unfollows, per evitare di mettere commenti imbarazzanti su foto ancora più imbarazzanti.
Questo vale soprattutto se il vostro target è ampio e non conoscete esattamente il contenuto dei post dove andrete a commentare: potrebbe capitarvi di commentare “Awesome” sotto alla foto di un tredicenne in mutande. Quindi, nella maggior parte dei casi, lasciate perdere.
Altro consiglio: i primi giorni avviate il bot utilizzando solo i like, introdurrete solo successivamente i follow e gli unfollow (tra poco vi spiegherò come funziona).
2. Targeting
Nella seconda parte del pannello di controllo potrete impostare le regole per il targeting, qui avete diverse possibilità:
- Tags (consigliato), il bot interagisce solo con profili/post che contengono almeno uno dei tag che andrete ad inserire successivamente;
- Locations (consigliato), soprattutto se il vostro è un brand locale, sarà meglio targettizzare anche utilizzando le location;
- Followers, qui abbiamo la possibilità di targettizzare i nostri follower o i follower di altri profili che inseriremo successivamente;
- Following, come sopra, ma questa volta targetizzeremo chi ci segue e non chi seguiamo;
- Likers, possiamo targettizzare le persone che hanno messo il like ad un profilo specifico o ai media pubblicati negli ultimi giorni da quel profilo;
- Commenters, come sopra, ma in questo caso parliamo di commenti.
Tutte queste opzioni ci danno la possibilità di crearci un target davvero molto specifico per le azioni del bot, questo è importante per non “sparare nel mucchio”, ma creare una community di persone interessate alla nostra azienda/brand.
3. Speed
Nel terzo step possiamo selezionare la velocità con cui vogliamo che il bot compia le azioni richieste: il mio consiglio è di partire con la velocità più bassa e crescere gradualmente ad intervalli di una settimana.
4. Filters
Nel quarto step possiamo inserire diversi filtri, che ci aiuteranno a migliorare ancora le azioni del bot.
I miei consigli per impostare i filtri sono:
- Selezionare il filtro media age, per fare azioni solo su post recenti, ad esempio una settimana;
- Selezionare se vogliamo colpire foto, video o entrambi i tipi di media, a seconda del piano editoriale che abbiamo in mente;
- Inserire un numero massimo di like e commenti per foto (ad esempio 20), per evitare di andare a prendere profili con troppi like, che non ci darebbero nessun riscontro;
- Impostare un numero massimo di followers (vale come sopra);
- Impostare il filtro per genere, se vogliamo colpire solo uomini o solo donne.
5. Comment
Nel quinto step possiamo inserire dei commenti che, a rotazione, il bot pubblicherà sotto ai post che rispondono ai filtri impostati.
Questo naturalmente se nel primo step avete selezionato l’azione commenti.
Instagress ne inserisce già una serie di default, che sono poi gli stessi che avrete visto sotto a migliaia di post: Outstanding!, Wow like it!, Looks goodly, etc.
Se proprio volete usare questa opzione, cercate di personalizzare i commenti quanto più possibile, restando però sempre su frasi di apprezzamento molto generiche perché, ricordate, non avete la possibilità di sapere quale commento verrà pubblicato su quale post.
6. Follow
Nel sesto step, invece, possiamo impostare il Follow Cycle, cioè il numero di profili che il bot seguirà prima di iniziare il ciclo di unfollow.
Come funziona?
Semplice: impostate un numero dai 300 ai 500 (potrete successivamente fare dei test per aumentare/diminuire questo numero). Il bot seguirà un numero di profili corrispondente a quello da voi indicato. Raggiunto questo numero inizierà il ciclo di Unfollow, seguendo le indicazioni che gli darete nello step successivo. Questo per evitare di avere un profilo con troppe persone seguite e pochi seguaci, ma soprattutto perché così facendo avrete più possibilità di ricevere followback, seguendo sempre persone nuove.
7. Unfollow
Nel settimo step ricordatevi quindi di selezionare come fonte per gli Unfollow Instagress, cioè i follow che il bot ha fatto per voi e di mettere un ciclo con un numero uguale o simile a quello dei follow.
8. Tag
L’ottavo step è forse quello più importante, perché è dove andrete ad inserire i tag # che vi consentiranno di targettizzare al meglio i profili con cui il bot andrà ad interagire.
Non serve che vi spieghi quanto la selezione di questi hashtag debba essere accurata e in linea con il vostro profilo e con il vostro target.
9. Locations
Il nono step è invece dedicato alle location. Qui vi consiglio di inserire non solo i tag dei paesi che rappresentano il vostro mercato (Italy, USA, UK, etc.) ma soprattutto – se li conoscete – dei luoghi che il vostro target potrebbe frequentare.
Facciamo un esempio: se il profilo appartiene ad un museo, potrete selezionare una serie di altri musei come location (oltre naturalmente al vostro), in questo modo sarete sicuri di interagire con persone che frequentano, almeno sporadicamente, luoghi di cultura.
Consiglio: se volete targettizzare solo sull’Italia non utilizzate questa opzione, ma piuttosto usate il targeting per tag, inserendo solo tag in lingua italiana. Se invece il vostro è un profilo corrispondente ad un’attività locale, questa è sicuramente l’opzione più interessante per voi, perché potrete selezionare solo location nelle immediate vicinanze o location simili alla vostra nella stessa zona.
10. Usernames
Nel decimo step potrete inserire una serie di username di profili simili al vostro, per poter interagire (secondo le modalità che avete selezionato nel secondo step) con essi, con i loro follower e con le persone che seguono.
11. Blacklists
Nell’undicesimo step è presente la blacklist, grazie alla quale potrete evitare alcuni tag (consiglio di inserirne sempre qualcuno che potrebbe rappresentare post spiacevoli), username e keyword.
In fine, inserite nell’ultimo step un tempo massimo di inattività, nel caso il bot esaurisca le fonti si fermerà così automaticamente.
Un ultimo consiglio: testate!
Quando avrete avviato il vostro bot, non abbandonatelo a sé stesso. Fate degli A/B test, misurate i risultati e continuate a migliorare le vostre strategie!