Tutto sugli Instagram follow bot
- Che cosa sono i bot Instagram?
- A che cosa serve un Instagram follow bot?
- Le azioni automatizzabili
- Come funzionano i bot di Instagram?
- Crescere su Instagram con bot: perché vengono utilizzati?
- Instagram like bot: hanno davvero senso?
- Quali sono i limiti di un bot Instagram
- Altri buoni motivi per non usare bot Instagram
- Come scoprire se qualcuno usa un Instagram like bot?
- Come crescere su Instagram senza bot
Come ben sappiamo Instagram, con i suoi 2 miliardi di utenti attivi mensili è uno dei social media più utilizzati del momento. Per questo aziende, bloggers e aspiranti “influencer” di tutto il mondo sono alla continua ricerca di nuovi metodi per accrescere il numero di likes ricevuti ad ogni foto e il numero di followers del profilo. Uno di questi metodi, per quanto sconsigliato e pieno di rischi, è l’utilizzo di Bot Instagram.
Che cosa sono i bot Instagram?
Un bot Instagram è un software che può prendere in gestione un profilo Instagram automatizzandone alcune interazioni, lasciando così il tempo all’utilizzatore di concentrarsi sui contenuti e sulla gestione dei nuovi contatti.
A cosa serve un Instagram follow bot?
Se hai un account Instagram, e sei un utente attivo con un profilo pubblico, ti sarai certamente accorto che il numero di follower varia in continuazione e che sotto i tuoi post ci sono dei commenti tra loro tutti uguali. Ecco, queste sono le tipiche azioni che si possono fare con gli Instagram follow BOT, ovvero app o software di terze parti con il fine di aumentare la propria fan base sulla piattaforma.
Quali sono le azioni automatizzabili con un bot Instagram?
Le azioni automatizzabili con un bot Instagram sono quelle permesse dall’API di Instagram, ovvero principalmente: mettere o togliere un like, seguire o smettere di seguire un profilo, mettere o togliere un commento da una foto.
Lo scopo di un bot Instagram è quindi sostanzialmente quello di attirare l’attenzione di altri profili tramite l’automatizzazione delle azioni sopraelencate, facendo credere al ricevente che si tratti di interazioni genuine e auspicando in un like/follow/comment back.
Con un bot Instagram è spesso possibile automatizzare anche i direct e questa possibilità viene sfruttata da alcuni marketers per creare un secondo step di interazione con i profili di cui si è già attirata l’attenzione, cominciando una conversazione 1:1.
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Come funzionano i bot di Instagram?
Le logiche di interazione dei bot Instagram si basano su alcune informazioni dettate in fase di setup dall’utente, principalmente liste di hashtag e di profili simili a quelli dell’utente.
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Crescere su Instagram con bot: perché vengono utilizzati?
Proprio perché si tratta di uno dei social media più amato di questi ultimi anni, anche grazie alle continue implementazioni a livello di funzionalità, Instagram è una piattaforma che è riuscita ad attirare un pubblico molto ampio in termini di interessi e demografica, impresa che (a suo tempo) era riuscita solo al suo fratello maggiore Facebook.
Instagram è entrato nella vita di tutti i giorni e ha portato in luce diversi trend, tra cui l’evoluzione del concetto di influencer. L’eccessiva condivisione social della vita patinata di chi influencer è diventato davvero ha contribuito a veicolare un messaggio completamente sbagliato ad aziende ed utenti: i follower fanno guadagnare tanti soldi.
Questo è un grande errore, ma dall’espansione di Instagram e del fenomeno influencer sono nate decine e decine di bot per Instagram gratuiti (o a pagamento): servizi spesso attivati perché avere più seguaci è una tendenza che si spera faccia guadagnare davvero. Aziende, blogger ed aspiranti influencer di tutto il mondo sono alla ricerca continua di nuovi metodi per accrescere il numero di follower e poiché gli Instagram follow bot promettono miracoli, sembrano la via più semplice per cominciare a guadagnare in tempi brevi.
Instagram like bot: hanno davvero senso?
La risposta a questa domanda è no. Utilizzare i like bot Instagram non ha senso dato che i follower sono solo un numero e la piattaforma ha una policy molto chiara a riguardo. Nelle linee guida di Instagram, infatti, si legge quanto segue:
Promuovi interazioni significative e autentiche.
Per aiutarci a evitare lo spam, non raccogliere in modo artificiale “Mi piace”, seguaci o condivisioni, non pubblicare commenti o contenuti ripetitivi e non contattare ripetutamente le persone per fini commerciali senza la loro autorizzazione.
Questo ci fa comprendere che Instagram ha sempre vietato l’utilizzo di app di terze parti, tanto che lo ha indicato espressamente nella propria policy. Nonostante questo, però, il numero di utenti ed aziende che fa uso di Instagram follow bot per l’accrescimento della community è sempre più alto e, di recente, la piattaforma ha annunciato che rimuoverà tutti i falsi follower acquisiti con l’uso di tali applicativi.
Infine, il re-design dei profili avvenuto nel 2018 ha dato un minor risalto al numero di follower degli utenti, con la possibilità di eliminare la visualizzazione del numero di persone che hanno messo Mi piace ad un determinato post. Questo per dimostrare, ancora una volta, che l’ansia da caccia ai follower è assolutamente immotivata.
Quali sono i limiti di un bot Instagram?
Il più grande limite dei bot Instagram sta nella loro stessa natura: sono appunto dei software di automazione e funzionano senza un operatore umano a controllarne l’operato in tempo reale.
Può quindi capitare che un bot Instagram cominci a seguire profili “strani” o metta like a foto poco in linea coi gusti dell’utilizzatore.
Gli altri limiti dei bot sono perlopiù quelli orari imposti da Instagram, superati i quali si verrà bloccati per quell’azione specifica durante un lasso di tempo variabile che va da alcuni minuti a più infinito.
Altri buoni motivi per non utilizzare bot Instagram
Instagram, da un lato, sta perdendo di credibilità proprio a causa del numero sempre più alto di aziende ed utenti a caccia di follower. C’è da dire che la piattaforma è un vero e proprio strumento fondamentale nel marketing e nella comunicazione, ecco perché diventa chiara l’esigenza di una strategia politically correct per l’acquisizione di utenti potenzialmente interessati da convertire in clienti.
Di seguito, altri due buoni motivi per non utilizzare gli Instagram follow BOT e qualche suggerimento utile per la creazione di interazioni e relazioni vere con la propria community.
I follower “comprati” non convertono
L’utilizzo di strumenti facilitatori quali i BOT o i pacchetti di follower difficilmente portano ad una conversione. Se un’azienda decide di attivare Instagram come canale di marketing è perché è interessato ad aumentare le vendite e a raggiungere nuovi potenziali clienti in target.
Il consiglio è quello di lasciar perdere i BOT e concentrarsi sull’ADV, ovvero sulle inserzioni pubblicitarie a pagamento. I servizi BOT hanno un costo mensile, ecco perché si potrebbe pensare di destinare quel budget ad attività più idonee come delle campagne per portare traffico al proprio profilo o per sponsorizzare contenuti in target. Raggiungere persone poco interessate diminuisce l’engagement. Lavorare con utenti in target, invece, aumenta le possibilità di trasformarli in acquirenti.
Le relazioni false non piacciono a nessuno
Accrescere il proprio profilo Instagram in maniera naturale è possibile. Per farlo, basta lavorare su relazioni ed interazioni vere, utilizzando gli strumenti di engagement messi a disposizione dalla piattaforma: hashtag per aumentare la reach dei contenuti, Instagram Stories per “metterci la faccia” e mostrare il lato più umano e scherzoso del brand, sondaggi, domande e molto altro.
Inoltre, per aumentare il numero di persone raggiunte attraverso la piattaforma, puoi lanciare un Instagram Contest: ovvero un concorso foto o video dove puoi chiedere ai tuoi utenti di condividere un contenuto per partecipare all’estrazione di uno o più premi in palio. In questo caso, ovviamente, dovrai prestare attenzione alla normativa italiana in materia concorsi a premio (puoi leggere un approfondimento qui) e non potrai utilizzare Instagram come luogo di svolgimento del contest, bensì sarà necessario appoggiarti ad una piattaforma esterna come quella offerta da Leevia. In questo modo puoi creare engagement naturale ed una crescita della tua community reale e non facilitata da applicativi che vanno contro le linee guida della piattaforma.
Come scoprire se qualcuno usa un BOT?
C’è un piccolo trucco che uso per capire se qualcuno stia usando un bot: creare un nuovo profilo e seguire una sola persona, ovvero quella da monitorare. Come ricordiamo Instagram ci dà la possibilità di controllare le ultime interazioni fatte dalle persone che seguiamo; bene, sappiate che questa funzione è attiva anche se si segue un solo profilo.
Esistono poi un sacco di strumenti per monitorare i profili altrui, tra questi troviamo socialblade.com. Usare questo tipo di programmi può farci avere una visuale completa su quelle che sono le crescite e decrescite di un profilo. Questo tipo di strumento è molto utile per capire anche se qualcuno ha acquistato pacchetti di followers, oltre che aiutare a capire se il profilo usi bot o meno.
Una volta scelto il proprio “strumento di analisi”, gli indicatori su cui basare le proprie osservazioni sono molteplici e si basano sulle logiche di funzionamento dei bot e sui loro limiti.
Nessuno di loro potrà farci sapere con certezza assoluta se qualcuno stia utilizzando questo tipo di servizio, ma in compenso possono aiutarci a dedurlo.
Ecco la lista di quelli che uso io:
Orari di attività del profilo —> Se mi accorgo che un profilo di una persona è attivo 24:7, probabilmente si tratterà di un bot. Tutti hanno bisogno di dormire ogni tanto!
Ratio Follower/Followed —> Un ratio followed/followers molto alto non necessariamente indica l’utilizzo di un bot, ma vedere un ratio di 1:60 può essere un buon indicatore per decidere di iniziare a indagare su un profilo e scoprire se stia usando questo tipo di servizio.
Like a foto strane —> Vale quanto detto nell’esempio qui sopra: se vedete like su foto oscene da parte di profili verificati o “importanti”, allora probabilmente quel profilo sta usando un bot. Potete notare questa cosa visitando la sezione di Instagram dedicata alle interazioni (quella con l’icona a forma di cuore) e aprendo la vista dei “Followed”, dove potete vedere le attività dei profili che seguite.
Follow senza aver messo like nemmeno ad una foto —> Spesso, anzi spessissimo dopo aver fatto una qualche azione (come seguire un nuovo profilo) riceviamo nuovi followers che non interagiscono minimamente col nostro profilo né prima, né dopo il follow. Provate a segnarvi il nome di questi profili e vedrete che dopo qualche giorno saranno magicamente scomparsi dalla vostra lista followers.
Questi sono follow/unfollow fatti da bot e molto spesso si ricevono dopo aver seguito un profilo popolare.
Commenti generici —> Ogni volta che ricevo un commento come “awesome!”, “nice pic!”, stelline, cuoricini e altri commenti formati solo da emoticons, mi puzza di bot.
A volte c’è anche chi fa copia-incolla di questi messaggi manualmente. Spesso questo genere di commento è scritto in inglese per abbracciare il pubblico più ampio possibile.
Commenti del tipo “Che meraviglia la tua gallery!” senza aver messo un singolo like ad una qualche foto —> Vi è mai capitato di ricevere quel genere di commenti che esaltano la vostra gallery da parte di qualcuno che poi non ha messo un singolo like alle vostre foto, magari nemmeno a quella in cui ha postato il commento? Anche per questo genere di commenti vale quanto scritto sopra.
Followed che cambiano molto o di numero o di persone —> Normalmente i bot dopo un giorno (o qualche giorno al massimo) dal follow a una persona gli fanno anche il defollow. Tenere sotto controllo per qualche giorno i followed di un profilo può essere quindi un ottimo metodo per capire se possa stare usando un bot o meno: se c’è un ricambio di centinaia di persone al giorno quasi sicuramente lo sta usando.
Engagement molto molto molto alto —> Rispetto a quelli che comprano i pacchetti follower, che si ritrovano poi nella maggior parte dei casi ad avere fanbase a 5 cifre ed un engagement veramente infimo, chi usa un bot ha sempre un engagement stellare e un numero di likes/commenti sotto le foto che va ben oltre quello a cui potrebbero normalmente ambire con la loro base di follower.
Il messaggio “invia a molti” —> I direct fatti dai bot puzzano un po’ da messaggio “invia a tutti”. Se ricevete messaggi di questo genere da persone che non conoscete, potrebbe trattarsi di un bot.
Ebook consigliato: Instagram per la Lead Generation
Come crescere su Instagram senza bot
Per non rischiare il ban del profilo Instagram è bene pensare alle vecchie e sane pratiche di Instagram Marketing. Ne abbiamo parlato anche con un ospite di eccezione, un grande professionista, un Content Creator che di Instagram ha fatto la sua casa: Giacomo Lucarini. Content Creator e Community Manager che conta più di 22 mila follower su Instagram, è il co-relatore del webinar “Instagram Marketing: come avere un profilo performante” insieme ad Antonella Passini, Marketing Manager di Leevia.
Giacomo ha collaborato con diverse realtà internazionali come Mondadori, eBay, Warner Bros, Universal e Sky oltre ad essere un formatore per la sua community su YouTube e Telegram.
Nel webinar si parla di come creare contenuti efficaci, piani editoriali a prova di conversione, di promozione e si analizzano alcuni case study di successo.
Metodi alternativi per non utilizzare i bot e ottenere nuovi follower
Hai già un calendario editoriale che spacca e conosci tutti i segreti dell’algoritmo di Instagram? Allora dobbiamo passare a strategie più potenti.
Instagram Contest
Il Foto Contest ma svolto su Instagram. Gli utenti per vincere un premio devono scattare una foto, inserire l’hashtag dell’iniziativa e taggare il tuo profilo.
In questo modo, attraverso i contenuti organici dei partecipanti, puoi aumentare la popolarità del tuo Brand e prodotto.
Instagram Giveaway
In questo concorso a premi, gli utenti dovranno commentare un post che hai pubblicato. Il vincitore sarà estratto dall’elenco dei commenti. Per partecipare gli utenti dovranno commentare rispettando ciò che viene richiesto dal regolamento, compreso il tag a un amico.
In questo modo il contest può diventare organicamente virale, a patto che il premio e l’iniziativa siano in linea con i valori che hanno in comune utenti e il Brand.
NB: per fare un concorso a premi, il soggetto promotore deve essere un azienda iscritto alla camera di commercio. Inoltre dovrai utilizzare un software certificato per effettuare la copia dei dati dei partecipanti su server italiani (il cosiddetto mirroring.).
Per approfondimenti leggi la nostra guida sulla normativa italiana sui concorsi a premio.
Vuoi lanciare un contest per crescere su Instagram in modo naturale?
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