Usati come sinonimi impropriamente, contest, giveaway e freebie sono molto diversi tra loro. Ecco tutte le differenze.
Molto spesso, navigando un po’ nel proprio feed social è possibile imbattersi in contest, giveaway o freebie lanciati da aziende, influencer o consulenti.
Seppur questi termini vengano utilizzati come sinonimi nel linguaggio comune, in realtà ci sono delle grandi differenze, soprattutto per quanto riguarda la normativa italiana che li regola.
Vediamo esattamente cosa sono e le differenze tra contest, giveaway e freebie a livello normativo e non solo.
Contest online: definizione
I contest online, secondo la legge italiana, rientrano nella classificazione dei concorsi a premi. Di fatto, secondo il d.P.R. 430/2001, sono dei contest tutte quelle promesse di premi volte a favorire la conoscenza di prodotti, servizi e aziende.
L’attribuzione dei premi messi in palio può dipendere dalla sorte, che si concretizza nell’estrazione casuale di uno o più vincitori tra tutti gli utenti che hanno preso parte al contest, ma anche dall’abilità dei partecipanti a stabilire pronostici o giudizi legati a determinate manifestazioni o dalla velocità di risposta. Questa specifica ci porta ad uno dei punti fermi dei contest online, ovvero un numero definito di vincitori rispetto al totale dei partecipanti.
Sono quindi dei contest online tutti quelle iniziative che, in cambio di un’azione specifica, mettono in palio uno o più premi destinati ad un numero selezionato di persone secondo la meccanica di gioco scritta all’interno del regolamento di concorso.
Esempio di contest online
Di esempi di contest online ne potremmo fare a centinaia e molte idee sono presenti all’interno della sezione dedicata ai casi studio Leevia. Uno su tutti potrebbe essere la richiesta, da parte di un’azienda, di caricare una foto con un tema specifico per partecipare all’estrazione finale di uno o più premi messi in palio. Altro esempio potrebbe essere la richiesta di caricare uno scontrino, oppure di compilare un form, anche con meccaniche di gioco prese in prestito dalla gamification, come lo Spin & Win o lo Scratch & Win, al fine di scoprire subito se si è vinto o meno uno dei premi messi in palio (Instant Win).
In tutti questi casi, seppur le meccaniche di gioco sono tra loro molto diverse, il fil rouge è sempre un numero ristretto di vincitori rispetto agli utenti partecipanti.
La normativa sui contest online
Compreso che, secondo la normativa italiana vigente, il contest online si assimila al concorso a premio è necessario quindi seguire tutti gli step richiesti dalla legge. Questi sono così riassumibili:
- Redazione di un regolamento;
- Versamento di una cauzione a garanzia dei premi promessi;
- Comunicazione al Ministero dello Sviluppo Economico entro 15 giorni dal lancio del concorso;
- Convocazione di un notaio o di un funzionario della Camera di Commercio di competenza sul territorio.
Inoltre, è sempre necessario utilizzare dei server di raccolta dati degli utenti posizionato su territorio italiano. Diversamente, è richiesta l’attivazione di un sistema di mirroring.
Infine, il d.P.R. 430/2001 stabilisce che solo le aziende iscritte al Registro delle Imprese possono lanciare contest online in Italia. Questo significa che consulenti, influencer o qualsiasi altro privato, seppur in possesso di partita IVA, non può designarsi come soggetto promotore di un concorso a premio, nemmeno affidandosi a un soggetto delegato come Leevia che possa effettuare gli adempimenti burocratici per suo conto.
Cosa sono i giveaway
La definizione di giveaway è donare qualcosa. Questo tipo di concorsi sono nati poco dopo il boom dei social media, prima negli Stati Uniti e poi in tutto il mondo.
Molto utilizzati da blogger, influencer e consulenti, oltre che dai brand, come strumento di marketing per aumentare l’engagement dei propri canali social, i giveaway in Italia sono stati classificati dal MiSE come veri e propri concorsi a premio.
Questo significa che qualsiasi azienda decida di lanciare un giveaway su territorio italiano deve seguire tutti gli step e gli adempimenti burocratici previsti dal Ministero dello Sviluppo Economico.
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I freebie: definizione e differenze con contest online e giveaway
I freebie sono letteralmente esplosi sui social media intorno al 2019, soprattutto su Instagram.
In pratica, si tratta di contenuti gratuiti offerti a tutti coloro che compiono una determinata azione su richiesta. Per esempio, se un’azienda offre un e-book gratuito a tutti gli utenti che lasciano i propri dati per l’iscrizione alla newsletter risulta essere un freebie. O, ancora, se un consulente mette a disposizione un minicorso a tutti coloro che commentano un determinato post su Instagram è un freebie.
In pratica, il freebie altro non è che un sinonimo di lead magnet: un contenuto gratuito e di valore in grado di attirare gli utenti e spingerli a compiere l’azione richiesta, sia essa la compilazione di un form, il commento e la condivisione sui social media o altro.
Poiché l’omaggio viene consegnato a tutti, i freebie non sono assimilabili ai contest online o ai giveaway e possono essere creati anche da consulenti, blogger e influencer senza alcuna limitazione.
Quindi in sintesi i Freebie sono legali, non necessitano di comunicazioni al MiSE se questi contenuti sono dati a TUTTI quelli che effettuano l’azione che stiamo richiedendo.